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"Non ci credo che ti sto seriamente facendo entrare in casa mia."

Taehyung si spostò di lato, lasciando che il ragazzo dai capelli tinti di viola entrasse nella villetta a schiera poggiando il proprio casco sul mobile accanto alla porta d'ingresso.

"Oh fidati, nemmeno io riesco a credere di esser qui."

Namjoom si mise le mani in tasca e seguì il minore al secondo piano, così da entrare nella sua stanza il cui letto era sommerso di vestiti.

Ancora non sapeva il motivo per il quale Taehyung lo avesse chiamato il giorno prima, ma gli era sembrato così preoccupato ed ansioso che aveva accettato di andare a casa sua.

"Quindi, che devo fare?"

Chiese guardandosi intorno, notando subito come tutto fosse ben in ordine ad eccezione, per l'appunto, del materasso.

L'esatto contrario di camera sua in sostanza.

"Ecco... ho bisogno di aiuto."

Ammise Taehyung e gli costò enorme fatica, tant'è che abbasso il capo in imbarazzo: aveva davanti a sé il ragazzo che più detestava e doveva chiedere consiglio proprio a lui...

In realtà ai tempi delle medie erano anche diventati quasi amici, chiacchierando alla fermata dell'autobus e quando salivano su di esso, ma da quando Namjoon era diventato fumatore, centauro e amante del sesso occasionale, Taehyung aveva rotto i rapporti.

"Uh, vuoi una mano a letto?"

Gli chiese con malizia il maggiore, portando una mano sul fianco dell'azzurro, approfittando della sua altezza per guardarlo dall'alto, con una nota di superiorità.

"Pervertito, certo che no!"

Taehyung sbottò agrottanto le sopracciglia arrabbiato, prendendo la mano di Namjoon fra le sue e staccandola dal suo corpo.

"Mi devi aiutare a scegliere come vestirmi, è davvero importante."

"Hai un appuntamento?"

Taehyung arrossì imbarazzato: no non c'era nessun appuntamento, ma si trattava di Jimin e voleva essere perfetto per lui, voleva che rimanesse impressionato così da fargli venir voglia di rimanere con lui.

Se si fosse presentato in condizioni disastrose come suo solito sicuramente il suo migliore amico non avrebbe voluto aver a che fare con lui ancora.

Taehyung non poteva certo permettere accadesse una cosa del genere, non ora che si erano ritrovati e che era riuscito a guadagnare un secondo incontro.

"Però voglio qualcosa in cambio."

Il minore dei due alzò un sopracciglio, incuriosito dalla richiesta dell'altro che poi parlò ancora, con un piccolo sorrisino ad incurvargli le labbra e a mostrare le fossette.

"Voglio un appuntamento con quel tuo amico, Jungkook."

Lo sguardo che Taehyung riservò a Namjoon fu di puro sgomento, ma fu rapido a riprendersi e andare dietro di lui, posando le mani sulle sue spalle.

"No grazie, puoi anche andartene allora."

"Eddai Taetae, ci aiutiamo a vicenda!"

Friendship Bracelet [VMIN]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora