"Torniamo a casa ora? Sono già le sette..."
Taehyung aprì lentamente gli occhi, guardando il ragazzo sdraiato accanto sé, all'ombra del grande ciliegio.
Avevano rincorso le farfalle per due ore buone, ma poi inevitabilmente il minore dei due aveva iniziato a sentirsi stanco per aver portato Jimin sulle spalle tutto il tempo.
Così avevano deciso di sdraiarsi nell'erba, incuranti dei propri vestiti che sicuramente si sarebbero riempiti di aloni verdognoli qua e là.
"Va bene, metti tutto nello zaino."
Il ragazzo dai capelli arancioni annuì mettendosi seduto ed iniziò a metter via tutte le cartacce ed i piccoli cartoncini del latte alla fragola con cui avevano fatto merenda.
Ovviamente mise nello zaino anche il retino, sorridendo nel prenderlo in mano, e quando chiuse la zip Taehyung era proprio lì davanti, a porgergli le mani così da permettergli di alzarsi.
Jimin le afferrò e in meno di un minuto era già sulla schiena del minore, diretti alla casa di campagna nascosta fra le colline verdi.
Una volta entrati in casa, i due andarono direttamente in cucina dopo essersi tolti le scarpe.
Taehyung si mise davanti al frigo, iniziando a studiare attentamente tutto quel che era contenuto: il giorno prima era riuscito a convincere la madre a portarlo lì e così aveva avuto modo di riempire le credenze con tutte le cibarie varie.
Stava siatemando proprio quella spesa quando era arrivato Jungkook...
I sensi di colpa fecero intristire Taehyung: gli dispiaceva molto per il torneo e per aver fatto piangere il più piccolo, ma era certo sarebbe riuscito a sistemare tutto una volta tornato a casa.
Non era il genere di persona da discutere al telefono, preferiva parlare faccia a faccia e quindi decide di non pensare molto a Jungkook.
Prese dal frigo il manzo e le verdure, mettendo tutto sul tavolo di legno massiccio a cui Jimin si era seduto, non potendo rimanere in piedi a lungo.
"Va bene se faccio del Japchae?"
Chiese al maggiore che annuì subito, ancora stupito dal fatto che fosse davvero capace di cucinare.
Lui al massimo metteva a scaldare del ramen istantaneo... Taehyung era davvero incredibile.
"Non pensavo sapessi cucinare..."
Il ragazzo dai capelli azzurri sorrise, prendendo un tagliere ed un coltello così da poter tagliare la carne di manzo e poterla mettere successivamente nella padella che aveva già preparato.
"Sono un ragazzo pieno di talenti, che posso farci?"
Jimin rise di gusto, scuotendo il capo senza però smettere di sorridere dolce, gli occhi puntati sulla schiena di Taehyung che gli aveva dato le spalle, lavandosi le mani nel lavandino.
Il silenzio gli avvolse, piacevole ed intimo in quella situazione semplice e domestica, con l'azzurro intento a tagliare la carne, con la padella già pronta sul fornello.
"Tae lascia che sia io ad apparecchiare... le posate sono ancora nel cassetto?"
Jimin premette i palmi sul tavolo e tese le braccia, mettendosi in piedi, ma il minore si voltò di scatto, fermandolo con un cenno della mano.
"Non serve ci penso io, tanto ora dobbiamo solo aspettare che cuocia."
Il maggiore annuì, tornando a sedersi, e rimase fermo a guardare l'altro apparecchiare per due, notando piccoli dettagli che gli erano sfuggiti.
I piercing al suo orecchio, le vene in rilievo sulle braccia, il neo sulla punta del naso che, quando era bambino, era molto più chiaro e piccolo...
Era un dato di fatto: Taehyung era davvero bello e quei capelli azzurri gli stavano molto bene, dandogli un'aria più allegra.
E Jimin? Lui si vedeva tutto fuorché bello, con quelle guance cicciotte, le labbra simili a due piccoli canotti e le gambe piene di cicatrici... ma non provò alcuna invidia per l'amico.
Semplicemente sospirò intristendosi, ma guardò curioso il minore quando egli si sedette difronte a lui, con un piccolo sorriso sulle labbra.
"Non hai idea di quanto mi renda felice il fatto che tu sia qui."
Jimin ricambiò il sorriso, con le guance di una sfumatura leggermente più rossa, ma non se ne accorse nemmeno.
"Penso sia stata una delle idee migliori quella di venire qui con te... mi sei mancato tanto."
"Anche a me, ho passato davvero dei periodi... malinconici ecco. Pensa che secondo Jungkook io sono gay ed innamorato di te e "soffrivo perché il mio amore era lontano", ma non penso sia vero."
Jimin stavolta seppe di esser arrossito perché percepiva le sue guance calde, quasi bollenti: Taehyung innamorato di lui? Era davvero un'assurdità.
"In realtà non mi sono nemmeno mai interrogato sulla mia sessualità... non ne ho mai sentito il bisogno ecco. Forse perché non credo di aver mai amato nessuno, ma poco importa: prima o poi forse mi innamorerò anch'io, poco mi importa se di un ragazzo o di una ragazza... o forse sono già innamorato e non lo so."
Taehyung ridacchiò e Jimin abbassò lo sguardo, trovando stranamente interessante osservare come stesse sfilando un filo dall'orlo della propria maglietta.
Era davvero così semplice accettare il proprio amore anche se nei confronti di un maschio?
Ma soprattutto: era davvero possibile innamorarsi di qualcuno senza nemmeno rendersene conto?
Ci riflettè un poco, facendo preoccupare Taehyung che ovviamente non poteva sapere i suoi pensieri e vedeva solo il suo miglire amico col capo chino e di silenzio.
Stava quasi per chiedergli se qualcosa non andasse quando il maggiore schiuse le labbra, parlando in un sussurro.
"Nemmeno io sono sicuro di non amare una persona... forse sì, mi piace qualcuno, ma non ne sono certo."
Poi alzò lo sguardo ed incatenò esso a quello di Taehyung, come se stesse aspettando una qualche reazione alla sua confessione.
Ma il minore non disse nulla e quel silenzio fu come una fulmine: fece rabbrividire entrambi, ma nessuno dei due seppe il perché.
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SPAZIO POLIPETTA🐙SONO IN RITARDO MA WTF ERO CONVINTA DI AVER GIÀ FINITO DI AGGIORNARE STA STORIA VI PREGO NON UCCIDETEMI
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Friendship Bracelet [VMIN]
Фанфик"Perché siamo qui Tae?" "Perché andiamo a caccia di farfalle."