Jimin tenne gli occhi chiusi, il cuore che batteva a mille e le dita che tremavano come foglie attorno alle spalle di Taehyung.
Si stavano baciando, si stavano baciando per davvero!
Soffrì quando Taehyung si staccò dalle sue labbra e risollevò le palpebre, agitato: che al minore non fosse piaciuto? Ché era troppo inesperto?
Le sue guance si fecero rosse di vergogna all'idea di aver sbagliato qualcosa, ma non poteva fare altrimenti, era stato il suo primo bacio a stampo...
Al contrario di quel che temeva, l'azzurro gli sorrise dolcemente e lo strinse a sé, accogliendolo sul suo petto con tocchi gentili, quasi temesse di ferire quell'essere angelico tanto prezioso.
"Ti amo Jimin, ti amo tanto tanto."
L'arancione tremò a quelle parole, ma poi un sorriso a labbra serrate si dipinse su queste; socchiuse nuovamente gli occhi e circondò con le braccia il collo di Taehyung, affondando il viso nel suo petto per nascondere il proprio rossore.
Si sentiva in paradiso, avvolto da una soffice nuvola in grado di tenerlo al sicuro ed al caldo... proprio come faceva Taehyung mentre lo abbracciava.
La musica terminò poco dopo, ma loro continuarono a danzare, ondeggiando lentamente da una gamba all'altra, in religioso silenzio.
Quella bolla che si era creata attorno a loro era come un piccolo rfugio, un angolo fatto di quiete e calma che gli rilassava, finalmente insieme.
Taehyung, resosi conto che forse per Jimin non era l'ideale rimanere in piedi, infilò le braccia sotto alle sue cosce e lo prese in braccio a mo di koala, i petti premuti l'uno contro l'altro.
"Torniamo in camera."
Il ragazzo dai capelli arancioni arrossì ancora una volta: d'ora in avanti sdraiarsi l'uno accanto all'altro sarebbe stato completamente differente, non essendo loro più amici... ne era spaventato.
Non sapeva come comportarsi, per questo aveva nascosto dapprima il volto nel collo di Taehyung, pregando che fosse l'azzurro a fare la prima mossa, proprio perché lui non aveva la benché minima idea di cosa fare.
Il minore lo fece sdraiare supino e, sorreggendosi sui palmi e sulle ginocchia, si sistemò sopra di lui per poter osservare quel ragazzo semplicemente stupendo, con i tratti dolci ed i capelli color del sole morente.
Sorrise emozionato e con le dita accarezzò la sua guancia morbida e paffuta, così rossa da sembrare una mela matura.
"So che è solo pomeriggio, ma per te va bene rimanere qui a letto insieme?"
Jimin annuì timidamente, sentendosi a disagio sotto lo sguardo indagatore del minore, ma si rilassò quando quest'ultimo premette per la seconda volta le labbra sulle sue.
Questa volta l'arancione riuscì più o meno a ricambiare, stringendo le spalle di Taehyung per tenerlo stretto a sé, e quest'ultimo sorrise nel bacio, intenerito dalla cosa.
"Non avrei mai pensato che un giorno sarebbe mai successa una cosa del genere... io e te, a baciarci lontani da tutti come due bambini che fuggono dopo aver rubato delle caramelle."
Era tutto perfetto... o quasi.
C'era qualcosa che non andava, il ragazzo dai capelli arancioni lo percepiva perfettamente, ma decise di provare ad ignorare la cosa.
Prese coraggio e diede un bacio a stampo al proprio... migliore amico?
Oh, quelle due parole sembravano così sbagliate da dire, ma d'altro canto non erano fidanzati, nessuno lo aveva chiesto... ma allora cos'erano loro due?
Taehyung aveva insistito nel dire che fossero soulmates, ma adesso che si erano confessati il loro rapporto era sicuramente differente rispetto a prima; qualcosa era cambiato, ma Jimin non riusciva a dargli un nome.
L'azzurro agrottò le sopracciglia nel notare l'espressione confusa del maggiore e gli si sdraiò accanto, guardandolo dritto negli occhi quando lo fece mettere su un fianco.
"Che succede Chim?"
L'arancione si mosse a disagio, vergognandosi, ma alla fine cedette alla curiosità e all'impazienza, parlando con tono così basso che Taehyung lo sentì per puro miracolo.
"Cosa siamo Tae?"
Il ragazzo dalla pelle ambrata rimase in silenzio, anch'egli pieno di dubbi, e in Jimin l'ansia aumentò ancora: ecco, aveva combinato un pasticcio, rovinando tutto.
Taehyung rimase in silenzio e Jimin si sentì morire all'idea di aver distrutto quel loro piccolo amore, tremando di puro terrore quando lo vide sfilarsi il loro bracialetto.
Gli occhi pizzicavano mentre fissava impotante la scena, guardando con infinita tristezza il polso vuoto del minore.
Quest'ultimo però alzò nuovamente lo sguardo, puntandolo in quello di Jimin con determinazione, ma anche un pizzico di agitazione, infatti dovette deglutire prima di parlare.
"Jimin, penso sia ormai chiaro che non siamo più amici... la nostra amicizia è diventata qualcosa di ancora più forte e profondo, ma questo braccialetto è da sempre simbolo del nostro rapporto e non voglio assolutamente separarmene."
Ma allora perché lo aveva tolto? Perché aveva preso il polso di Jimin fra le dita?
L'arancione non riusciva a capire niente e non poté far altro se non assecondare i movimenti di Taehyung.
Egli piegò il braccialetto ad otto e poi sovrappose i due piccoli cerchi, trattenendo il fiato con ansia.
"Apri la mano."
Jimin obbedì, se possibile ancora più confuso di prima, ma capì tutto quando Taehyung gli mise all'anulare quell'anello improvvisato.
Sorrise emozionato, con le lacrime agli occhi, e con l'altra mano dovette coprirsi la bocca per soffocare i singhiozzi.
Era così... felice, gli sembrava di essere in paradiso ora che aveva compreso il gesto del ragazzo dai capelli azzurri.
Così come l'amicizia era diventata amore, quel braccialetto era divenuto anello, continuando a simboleggiare il loro legame così unico e speciale.
"So che avrei dovuto chiederti prima se ti andasse bene, ma ti conosco così bene che la risposta già la so e non ho resistito all'impulso di mettertelo."
Fissò la mano del compagno, innamorato come non mai, e vedere quel dito cicciottelo avvolto dall'intreccio di arancione ed azzurro lo faceva star bene.
"Te lo chiedo comunque; vuoi essere il mio ragazzo Chim?"
Proprio come aveva predetto, Jimin annuì con decisione, incapace di dire anche solo una parola, e gettò le braccia attorno al collo di Taehyung, scoppiando a piangere come un bambino...
Ma cosa poteva farci? Era al settimo cielo.
L'azzurro lo strinse a sé, godendosi il suo profumo dolcissimo che sapeva di casa, di pace.
"Ti amo Jimin."
"Anch'io Taehyung."
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Friendship Bracelet [VMIN]
Fanfiction"Perché siamo qui Tae?" "Perché andiamo a caccia di farfalle."