Capitolo VI: "Venature di rosso"

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(CAPITOLO BREVE DI APPROFONDIMENTO)

A questo punto della storia vorrei impegnarmi a fare una breve descrizione delle figure di Amaranto e di Ruber, per far sì che il lettore possa riscontrare delle differenze tra questi due personaggi molto simili, per via del modo con cui sono stati descritti in precedenza.

In primo luogo, è degno di nota il fatto che i due personaggi fossero completamente diversi esteticamente, infatti, mentre Ruber aveva gli occhi scuri e i capelli corti, ricci e castani, Amaranto aveva gli occhi marroni, quasi tendenti al verde, e i capelli lisci di colore marrone chiaro. Per quanto riguarda la corporatura erano entrambi robusti, ma mentre Ruber era piuttosto basso, Amaranto era alto.

Ruber era sia un cavaliere che un guerriero, perché da una parte aveva un rapporto diretto con il re, ma dall'altra sin da piccolo era stato addestrato a combattere. Lui non combatteva con una strategia in mente, ma basava l'esito di un combattimento unicamente sulla sua forza bruta. Sin da piccolo passava le sue giornate in compagnia di Caeruleus, ma conosceva molto bene anche Amaranto. Caeruleus e Ruber erano migliori amici ed è per questo che Caeruleus non avrebbe mai permesso che gli succedesse nulla: era anche disposto a stregarlo pur di averlo sempre con sé.

Come lo so? Beh... questo è un segreto, chiamatelo pure sesto senso se volete, ma per il momento non vi dirò altro...

A Caeruleus dispiacque molto per la morte del suo braccio destro e tale avvenimento contribuì a oscurare ulteriormente il suo cuore e a far sì che divenisse ancora più spietato nei confronti dei suoi nemici.

Comunque... stavamo parlando di Ruber e di Amaranto, quindi non voglio andare fuori tema e preferisco continuare a descrivere loro.

Anche Ruber e Amaranto si conobbero quando erano piccoli e dal quel momento restarono sempre legati per il fatto che condividevano gli stessi passatempi e svaghi. Ad entrambi piaceva combattere e nonostante Ruber fosse più bravo di lui si divertiva a duellare amichevolmente con Amaranto.

Amaranto era un fante, nulla di più, ma ispirava fiducia a chiunque incontrasse e tutti gli volevano bene perché non era un ragazzo malizioso. Il suo unico difetto era il fatto che quando c'era una disputa tra due persone si schierava sempre dalla parte del più potente.

Ruber indossava quasi sempre la sua armatura argentea, con solo qualche decorazione rosso-scarlatta sui polsi, sull'avambraccio e sulla schiena. Per combattere utilizzava uno spadone con un rubino incastonato sopra il manico. Tale gemma brillando gli dava la forza che utilizzava per abbattere ogni nemico che si mettesse sulla sua strada.

Amaranto non aveva un'arma che in particolare privilegiava e non possedeva un oggetto magico. Da quando Caeruleus l'aveva stregato, ogni volta che il re gli impartiva un ordine i segni che aveva sulle pelle incominciavano a brillare di un intensa luce rossiccia, in tal modo Amaranto si irrigidiva e acquisiva forza. L'armatura di Amaranto era il suo stesso corpo, che Caeruleus faceva sottomettere ad esperimenti per testarne la resistenza. Con un allenamento devastante Amaranto riuscì col tempo ad eguagliare la forza che aveva posseduto Ruber in precedenza, ma ancora mancava qualcosa...

I suoi occhi erano diversi da quelli di Ruber, erano persi, incuranti e sfuggenti. Come quelli di Flavus fissavano il vuoto e non lasciavano trasparire emozioni.

Anche Ruber non era mai stato in grado di esternare le sue emozioni, ma almeno il suo sguardo non era del tutto assente. Lui aveva sempre voluto poter comunicare agli altri quello che provava, ma mai dalla bocca faceva uscire niente e mentre le sue labbra rimanevano strette in una smorfia, i suoi occhi erano sbarrati, come se volessero comunicare qualcosa.

Ruber era amico di Aurantiaco, di Flavus e di Caeruleus, ma conosceva anche Viridis, per quanto quest'ultimo lasciasse intravedere della sua personalità. Ruber si rattristò per la morte del Principe Infelice, ma non pianse. Nonostante il principe avesse una grande stima del suo amico, non sembrava fosse una cosa reciproca. Forse il motivo era che Ruber non riusciva a capire fino in fondo Viridis e allora preferiva lasciarlo perdere quando faceva discorsi troppo difficili da capire.

Anche Amaranto conosceva Flavus e Caeruleus solo che, dopo l'effetto della pozione del re, Flavus aveva perso le emozioni, mentre il re aveva cose più importanti di cui occuparsi rispetto alle questioni sentimentali, perciò non ebbe alcun ritegno nell'utilizzarlo come cavia dei suoi esperimenti. Alla fine, Caeruleus si trovò un alleato in più nonché un vecchio amico d'infanzia.

Il rapporto che Amaranto aveva avuto con Viridis, invece, era stato di rispetto reciproco ma nulla di più, si può dire che i due stessero insieme solo quando erano presenti anche gli altri.

Quando Amaranto seppe della morte di Viridis, non pianse, ma quando venne a conoscenza di quella di Ruber si depresse a tal punto che decise di lasciare l'esercito per un po'. Fu in questa circostanza che Flavus si recò da lui dicendogli che Caeruleus gli voleva parlare. Amaranto non poteva immaginare che si trattasse di una trappola, sperava di poter veramente parlare col suo re e di potersi rincuorare a vicenda per la morte di Ruber.

Caeruleus aveva già superato il trauma e non aveva alcuna intenzione di tormentarsi ulteriormente, perciò preferì restare da solo e iniziare ad escogitare un modo per fronteggiare i suoi nemici, ovvero coloro che gli avevano portato via Ruber.

Dopo la sua "trasformazione", Amaranto divenne un'altra pedina nelle mani del Re di Cobalto, che poteva contare anche sull'aiuto di Flavus e di Aurantiaco, in precedenza già divenuti suoi burattini.

Un'altra differenza tra Ruber e Amaranto sta nella considerazione che i due avevano degli altri.

Ruber non badava molto al significato delle parole che utilizzava quotidianamente, tanto da offendere, a volte, le persone che gli stavano intorno. Amaranto invece stava attento a non offendere mai nessuna delle persone che considerava suoi amici, ma bisogna sottolineare il fatto che lui aveva questa considerazione solo per un piccolo gruppo di persone...

Con l'elenco di queste differenze non voglio in alcun modo "gettar fango", come si suol dire, sopra questi innocenti, ma bensì voglio evidenziarne le differenze, in modo tale che il lettore possa averne una descrizione più dettagliata e vedere tali personaggi come due individui distinti e non come uno la copia dell'altro.


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