SENTIMENTI NASCOSTI*

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" Sentimenti nascosti "

POV'S GRAY

Non avrei dovuto toccarla, non avrei dovuto farlo, maledizione a quella donna e alla sua linguaccia velenosa, le sue parole rabbiose, non avevano fatto altro che accrescere il mio, già di per se, mastodontico senso di colpa, facendomi sentire come la peggiore feccia presente sulla faccia della terra. Il bello è che quelle accuse le meritavo tutte, ma mi rifiutavo di continuare ad ascoltarle, volevo che tacesse, in modo da dare un po di tregua alla mia sporca coscienza, che non solo doveva fare i conti con quello che le avevo fatto, ma anche con quello che avrei voluto farle, perchè si!... Che io sia dannato... anche mentre mi insultava, con gli occhi che mandavano lampi e il viso congestionato dalla rabbia, non potevo fare a meno di trovarla stupenda e il mio pensiero continuava ad essere uno soltanto.

Volevo baciarla... baciarla e toccarla di nuovo, lo volevo così tanto, che se solo avesse potuto intuire l'entità del desiderio devastante che mi corrompeva l'animo in quel momento, probabilmente sarebbe fuggita da quella stanza senza più voltarsi.

E quando, cedendo ai miei bassi istinti, quasi con la disperazione di un assetato nel deserto cercai la sua bocca, tutto mi sarei aspettato, all'infuori di quella che invece fu la sua reazione, avevo pensato che come minimo si sarebbe messa a strillare con quanto fiato avesse in gola... invece, del tutto inaspettatamente, le sue esili braccia si avvolsero intorno al mio collo e le sue labbra morbide si schiusero appena, dandomi così libero accesso alla sua bocca calda e accogliente, ma si pensai... infondo che importava mi dissi semplicemente... all'inferno la coerenza, non me ne fregava un cazzo del come e del perché, sapevo solo che da quando l'avevo incontrata non riuscivo più a togliermela dalla testa, e che per quello stesso motivo, dovevo assolutamente esorcizzare quella logorante sensazione di bisogno, con l'unica cura esistente... lei.

POV'S JUVIA

Avrei dovuto reagire a quell'assalto, gridare o magari restarne costernata e nauseata, invece, non feci nessuna di quelle cose, lasciandomi ancora una volta mettere nel sacco come una stupida, da quel viso affascinante e da quegli occhi ammaliatori, che avevano il potere nonostante tutto, di farmi dimenticare chi ero io... e chi era lui... ossia la fonte diretta di tutti i miei guai.

Senza pensare più a niente gli circondai la nuca in un languido abbraccio, assaporando ogni sconosciuta sensazione, data da quelle labbra esigenti, esitante e curiosa al tempo stesso, rispondendo arrendevole alla richiesta pressante di quella bocca maschile, che cercava selvaggiamente la mia, fino a togliermi il respiro. Lasciando che le sue braccia forti mi afferrassero dietro le cosce, per sollevarmi a sedere su un tavolinetto appoggiato alla parete e che la sua lingua frugasse con dolce insolenza la mia bocca, permettendo senza obbiettare, alle sue mani impazienti, di sollevarmi il soprabito e la camicia insieme, per esplorarle il mio corpo libero dalle prigioni dei vestiti, mentre il rigonfiamento della sua eccitazione celata dai pantaloni, premeva indecentemente contro il mio ventre nudo. Dio mio!... Pensai disorientata, quando finalmente un barlume di ragione, mise fine a quella insensata follia.

Che cosa stavo facendo? Che ne era del mio orgoglio... davvero gli avrei permesso di prendermi su quel tavolo?... Come-come una comune prostituta, mentre nella stanza li di fianco, c'era una marea di gente e quando solo pochi minuti prima, era attaccato a un'altra donna e ne portava ancora il profumo addosso.

Ma che razza di morale aveva quell'uomo? E soprattutto io?... Che razza di morale avevo io? - Basta!!! - Mi staccai bruscamente da lui mettendo fine a quel contatto peccaminoso, puntandogli le mani sul petto - Juvia non vuole!!!... Non può fare questo! - Aggiunsi quasi con disperazione, disgustata da me stessa e dal quel mio corpo dispettoso, che solo da poco e in modo alquanto brutale, era stato iniziato al sesso, ma che non ostante quello, si rifiutava categoricamente di obbedirmi.

§ TUTTA COLPA DI UNO SGUARDO §  Fairy-Tail  - Gruvia - ( Storia in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora