Il tango delle gelosie*

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" Il tango delle gelosie "

POV'S JUVIA

I giorni che seguirono il nostro litigio li passai quasi sempre chiusa nella mia stanza, diventando sempre più triste e malinconica. La sola cosa ancora in grado di riscuotermi dalla mia apatia era il benessere dei miei figli... " Già " pensai accarezzandomi il ventre ancora piatto mentre il mio sguardo spaziava sul panorama visibile al di fuori della finestra.

Appena due mattine dopo quella fatidica sera, mi ero svegliata stanca e nauseata. Quando poi mi ero ritrovata a rigettare i mie succhi gastrici nel lavandino, subito avevo capito, assieme all'assenza del mio ciclo di luna, che stavo aspettando un altro figlio.

In un attimo il mondo mi era crollato addosso. Non mi sentivo affatto pronta ad affrontare quella nuova gravidanza, non con l'attuale situazione tra di noi. Poco dopo mi ero raggomitolata sul letto con un'enorme macigno piazzato sul cuore e la voglia matta di urlare, bestemmiare e dare sfogo così a tutta la mia frustrazione, invece ero scoppiata in un pianto isterico e disperato. Fortuna che la casa in quel momento fosse pressoché deserta. Anna mi aveva informata che Gray quella mattina presto era partito per un piccolo viaggio d'affari, mentre Storm era andato con Max e Laky ad una fiera campionaria.

Dopo quello sfogo mi ero sentita vuota come se niente avesse più senso, ma decisa a non farmi abbattere, dovevo farlo per l'esserino che portavo in grembo anche se... ormai ero una moglie che non aveva più un marito ed ero una donna che per quanto si sforzasse di trovare una giustificazione al mutamento improvviso del suo uomo, non ne ne riusciva a venire a capo.

Ancora una volta mi aveva incolpata di essere una poco di buono senza che gliene avessi dato motivo. Mi aveva anche accusata apertamente dell'omicidio di Rufus e da come aveva parlato era venuto a conoscenza del nostro finto matrimonio e delle sue particolari inclinazioni. Doveva aver parlato per forza con qualcuno, di questo ne ero certa, ma con chi? In più era stato informato, da Max probabilmente, della lettera che avevo inviato a Margaret al mio... inesistente amante. Era vero, quella lettera l'avevo davvero spedita e non certo di nascosto, altrimenti non mi sarei portata il suo fedele servitore dietro. Ora che le acque si erano calmate e più nessuno ci avrebbe cercati, volevo sincerarmi che Lyon stesse bene. Non avevo più avuto sue notizie, ed ero in pena per lui. La mia era stata semplice preoccupazione per qualcuno che mi era caro... niente di più. Avrei potuto spiegarglielo se solo me ne avesse dato la possibilità, invece niente. Come al solito era subito saltato alle conclusioni sbagliate e mi aveva aggredita dando per scontato che fossi una bugiarda e una traditrice.

Ero stufa, stufa marcia del suo continuo darmi addosso e stufa di elemosinare un po del suo affetto. E pensare che ero stata li-li per dirgli che l'amavo, che stupida ero stata, probabilmente si sarebbe infuriato ancora di più o al massimo si sarebbe fatto una grassa risata. Ma tanto ormai non mi importava più di farglielo sapere, non dopo il modo in cui mi aveva trattata, non dopo che mi aveva detto che per lui ero sostanzialmente un oggetto di cui disporre quando ne aveva voglia. Era così che voleva farmela pagare, umiliandomi, ma io non glielo avrei più permesso, ormai tutte le sere mi chiudevo a chiave nella mia stanza, nel caso in cui fosse tornato a riscuotere i suoi diritti di marito. Non mi interessava più che mi cercasse. L'importante era che Storm adesso poteva contare su di una solida figura paterna, e per quanto mi riguardava non potevo negare che si stesse dimostrando un buon padre. Tenero e affettuoso, che aveva fatto di tutto per la sicurezza del figlio, così come ero sicura che sarebbe stato un buon padre anche per il piccolino o la piccolina in arrivo.

Quel giorno era il mio compleanno e quella stessa sera lo avrei rivisto, dopo quanto... sei-sette giorni? In cui fortunatamente si era tenuto il più possibile lontano da me. Poi all'improvviso mi aveva fatta informare da Laky di aver organizzato una cena con i suoi colleghi e amici, per "festeggiarmi". Naturalmente ci sarebbero stati Natsu e Lucy e con loro anche Rogue e Minerva assieme a Sting e alla sua giovane fidanzata. Fingere! Ecco quello che dovevo fare, sorridere e fingere che tutto andasse per il meglio. La mia mano scivolò ancora una volta lungo il mio ventre e proprio in quel momento un lieve bussare alla porta mi distolse dai miei pensieri.

§ TUTTA COLPA DI UNO SGUARDO §  Fairy-Tail  - Gruvia - ( Storia in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora