L'UOMO E IL BAMBINO*

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" L'uomo e il bambino "

ANNO 1929 periferia di Magnolia

- Maledizione Natsu! Razza di imbecille testa calda, per poco non ci facevi ammazzare! - Lo so ma non avevo previsto di rimanere a pranzo con Sting e Rogue così come non avevo previsto che ci saremmo ubriacati – Che ti aspettavi, quando hai accettato il loro invito dovevi immaginare che sarebbe finita così! - I cugini Sting Eucliffe e Rogue Cheney si occupavano di rifornire al settore tranviario e agli armatori tutto quello che riguardava gli allestimenti interni delle navi passeggeri e dei treni. E non appena avevano iniziato a collaborare con Natsu Dragneel e Gray Fullbuster era nata già da subito un'intesa che poi era sfociata in amicizia e che ora li portava ad incontrarsi spesso anche al di fuori dell'ambiente lavorativo. Sting il più scapestrato dei due, aveva uno spirito libertino e festaiolo al contrario di Rogue che invece era più posato e tranquillo, non per niente tra i due era quello sposato felicemente con Minerva Holland, figlia del sindaco della della fiorente cittadina portuale - Cazzo Gray! Ho detto a Lucy che andavo con te dal barbiere si preoccuperà a morte se non ci vede tornare, che facciamo adesso? - E che ne so io. Siamo sperduti in mezzo al nulla assoluto, campagna del cazzo! - Sbottò furioso Gray scalciando una pietra - Dovevamo andarci per forza ad Hargeon vero? - Certo che si! - Rispose Natsu - Lucy desiderava tanto quella culla che aveva visto sulla rivista... com'è che si chiamava??? Ah! " Lieti eventi " volevo farle una sorpresa e fargliela trovare nella cameretta alla nascita del bambino - Bella mossa idiota! - Lo riprese il corvino - Dovevi per forza ridurti all'ultimo momento? - Non volevo che la vedesse prima – Si giustificò il rosato - E poi il dottore ha detto che è questione di giorni, mica che partorirà in questo preciso istante, quindi dobbiamo solo trovare un modo per tornare a casa! - E' una parola – Si guardò nuovamente attorno Gray sbuffando.

POV'S GRAY

Io e Natsu avevamo affittato un furgone per andare a prendere quella fottuta culla all'ultima moda ordinata da Lucy. Il servizio consegne però le aveva dato quindici giorni di attesa così il genio aveva deciso di andare a prenderla di persona e io più genio di lui non solo gli ero andato dietro, ma lo avevo anche fatto guidare per il tragitto di ritorno - Facciamo a turno sono molto meno ciucco di te! – Aveva detto. Ma poi aveva iniziato a correre come un pazzo furioso su quella cazzo di strada piena di buche con il magnifico risultato che il furgone prendendo una grosso fosso aveva bucato entrambe le ruote e per poco non ci eravamo schiantati contro un albero. Fortunatamente a parte qualche ammaccatura eravamo pressoché illesi se non fosse per il fatto che quella stramaledetta mulattiera era praticamente deserta e che ora dovevamo farci un bel po di strada a piedi. Ma perché gli avevo permesso di guidare, dovevo immaginare che sarebbe andata a finire male.

Mi sfilai rabbiosamente la giacca e la gettai sul sedile. il cielo era coperto ma il sole al di sopra delle nubi le riscaldava creando una cappa di soffocante umidità - E' la freccia per Magnolia quella – Dissi indicando il cartello stradale posizionato in mezzo ad un bivio - Forza avviamoci sembra anche si stia avvicinando un temporale – Magnolia era un piccola cittadina che distava a circa un'ora di macchina da dove abitavamo noi - Una volta arrivati in paese, potrai chiamare Lucy da un centralino e potremo far venire un carro-attrezzi a recuperare il furgone. Intanto noi ce ne torniamo a Onibus con il treno - Non se ne parla! Non ci salgo più su quell'aggeggio infernale, l'ultima volta sono stato male da cani – Incrociò le braccia mettendo il broncio come un bambino di cinque anni - Se è per questo, neanche la macchina ti fa bene! - Si, ma con la macchina è diverso, almeno posso fare delle soste per prendere un po' d'aria e poi quando guido mi distraggo - Me ne sono accorto grazie! - Sibilai - Maledizione a me che ti seguo sempre nelle tue stronzate - Volevo fare presto, sto per avere un figlio-cazzo! - Allargò le braccia - Peccato che tu ci stia pensando solo adesso! - Sospirai rassegnato - Sai Gray... questo deve essere proprio il punto in cui è successo l'incidente – Disse ad un tratto bloccandosi in mezzo alla strada – Stento ancora a crederci, chissà che è successo veramente - Subito il mio sguardo guizzò verso l'enorme specchio d'acqua che stavamo costeggiando, dove solo una settimana prima, tramite segnalazione di un pescatore era stata recuperata l'auto privata dei Lore. La notizia, data la notorietà del personaggio a Crocus, aveva fatto abbastanza scalpore visto che al suo interno erano stati ritrovati i documenti e gli effetti personali della giovane madame Lore e di suo figlio di appena sei anni, di cui la suocera e nonna del bambino ne aveva esposto denuncia di scomparsa alle autorità circa un mese e mezzo prima. Scomparsa avvenuta misteriosamente subito dopo la morte di suo figlio Rufus e di cui noi eravamo già stati informati tramite i nostri vecchi compagni che ci avevano anche detto di come la vecchia signora Lore fosse arrivata addirittura ad accusare pubblicamente la nuora tramite stampa di adulterio e del rapimento di suo nipote – Pensi anche tu come hanno ipotizzato i giornali che siano morti? - Domandò il rosato sovrappensiero – Non lo so e non mi importa! - Risposi fingendo disinteresse – Andiamo Gray quando hai saputo la notizia sei stato intrattabile per giorni. Ti costa davvero così tanto ammettere dispiacere per la morte di Juvia Porla, quando invece sappiamo entrambi che non sei mai riuscito a togliertela completamente dalla testa – Madame Lore!!! - Specificai con rabbia Per me Juvia Porla era già morta sei anni fa! - Se però a suo tempo l'avresti obbligata a sposarti a quest'ora saresti tu ad avere un figlio e non quel damerino defunto di Rufus Lore e magari lei sarebbe ancora viva coglione! Adesso basta! - Mi incazzai sul serio – Ma lo sai che hai proprio il tatto di una scimmia, ti ricordo che ho sepolto mia moglie e mio figlio da appena tre mesi! - Già scusa! - Ebbe almeno la decenza di mostrarsi dispiaciuto senza però abbandonare il suo cipiglio di rimprovero – Tanto non l'hai mai amata Ultear, non ci hai mai neanche provato – Aggiunse poi facendomi definitivamente saltare i nervi.

§ TUTTA COLPA DI UNO SGUARDO §  Fairy-Tail  - Gruvia - ( Storia in revisione )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora