Capitolo 17

3.7K 218 5
                                    

LOUIS' POV

Camminavo con Harry vicino per andare a casa fino a quando non sentii un professore chiamare i nostri nomi.

-"Signorini Styles e Tomlinson, perchè ieri eravate chiusi nello sgabuzzino? Le telecamere di sicurezza hanno cominciato a funzionare dalle 12:30 e verso le 13:00 voi siete usciti dal ripostiglio e avevate la chiave che cercava il bidello...oggi pomeriggio detenzione fino alle 17:30 per voi e niente scuse!" Prima che potessimo controbattere se ne era giá andato. Se avevano cominciato a funzionare dalle 12:30 non avevano ripreso la scena con Cy. Bastardi.

-"Avviso mamma ma dico che sono a studiare da un amico" disse.

-"Giá, anch'io!" Risposi.

Andammo a mangiare e poi andammo un pò arrabbiati, ma anche rassegnati, all'aula di detenzione. Entrammo e c'eravamo solo noi. Lì dentro per fortuna non c'erano telecamere...

-"Allora, starete quì dentro a meditare su ciò che avete fatto mentre io vado a mangiarmi qualcosa." Il professore ci disse così e ci lasciò soli. Il mio telefono squillò, era mia madre e misi il vivavoce.

-"Pronto?" Dissi.

-"Lou, stavo pensando ad una cosa. Cosa ne diresti di uscire con la vicina, Gemma? È una brava ragazza e non sei mai uscito con nessuno!" Avemo messo il muto perchè io ed Harry eravamo scoppiati a ridere; un pò di volte che mia madre diceva:

-"Lou? Ci sei? Pronto?"

Finalmente levai il muto e risposi.

-"Mamma nom ho intenzione di uscire con Gemma. Si è carina per essere una ragazza, ma non voglio uscirci!" Certo che era carina, assomigliava ad Harry!

-"Va bene...ma pensaci"

-"Ci ho giá pensato e NON VOGLIO USCIRCI!" Scandii le ultime parole e chiusi la chiamata. Non ne potevo più. Vidi Harry e volevo fiondarmi su di lui ma non potevo dato che dicevano non ci fossero telecamere ma sapevo che era così perchè c'erano delle lucette rosse sulle lampadine ed ero quasi del tutto certo che fossero telecamere.

Harry era un genio in tutte le materie e visto che non avevo finito tutta algebra mi feci aiutare da lui.

Scontate le ore di punizione tornò il prof

-"Bene, ora potete andare e ricordatevi di non infilarvi più in quel rispostiglio!"

-"Arrivederci" dimmo all'unisolo io ed Haz. Le mostre voci si fondevano perfettamente e adorai quel momento.

[...]

Erano le 18:00 ed ero pronto per la serata e Harry mi aveva detto di mettere qualcosa di pesante così presi dei jeans e una felpa verde militare. Suonò il campanello e io feci un sorriso enorme.

-"Allora, dove si va?" Chiesi emozionato.

-"Lo scoprirai, ma dobbiamo prendere il tuo motorino!"

-"Va bene ma non ti ci abituare!"

Una volta arrivati a destinazione eravamo in una specie di bosco.

-"Dovremmo camminare per un pò" disse Harry. Dopo una lunga salita arrivammo finalmente ad una soecie di collina senza alberi. Haz poggiò la coperta che aveva portato a terra e mi fece cenno per sedermi e così feci. C'era una visuale bellissima e all'orizzonte c'era il tramonto. Il cielo aveva sfumature rosse, rosa, violette, arancioni e soprattutto gialle. Lo adoravo; Harry aveva la sua testa sulle mie gambe e io mi sostenevo con i gomiti.

-"Non è finita la sorpresa!" Disse Hazza. Non smetteva mai, appunto, di sorprendermi perchè giá solo il tramonto era bellissimo.

Si era fatta notte e dopo due panini preparati dal mio ragazzo in precedenza egli mi disse di guardare in cielo. Mettemmo il cestino da pic-nic che aveva portato sempre Harry e lo usammo come cuscino. Davanti ai nostri occhi pochi minuti dopo si alzarono in aria i fuochi d'artificio più belli che o avevo mai visto.

-"Stanno facendo una gara lì sotto e noi abbiamo i posi migliori!" scherzò Harry.

-"Scemo!" Risi e lo baciai sul naso. Lo guardai negli occhi e lui si spostò sopra di me baciandomi con foga scompigliandomi tutti i capelli. Lo avrei rifatto mille volte!

They can't know ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora