Capitolo 14

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LOUIS' POV

Salii sullo scooter e feci mettere con attenzione Harry dietro di me e gli dissi di reggersi forte. Partimmo a tutta velocitá e in mezz'ora arrivammo all'ospedale. Lo ripresi in braccio e tra gli sguardi incerti dei medici arrivammo dal dottor Jackins.

-"Come posso aiutarvi signorini?" Ci disse cordialmente il dottore.

-"Il mio amico è caduto dalle scale e penso si sia rotto qualcosa." Dissi cercando di essere il più naturale possibile.

-"Ok, emh, allora vediamo." Fece accomodare Harry su un lettino e gli alzò la maglia mentre io come un deficiente pensavo:'non toccare il mio Harry, è solo mio, non devi alzargli la maglietta!' La mia gelosia era senza limiti, anche per un medico. Vide il taglio e fece una faccia bruttissima.

-"Dobbiamo fare una o due lastre. Accomodatevi in quella sala."

Harry si sedè su una poltroncina ed un macchinario passò ripetutamente davanti a lui. Quasi un quarto d'ora dopo arrivarono le lastre ed il dottore le mise sulla lavagna elettrica.

-"Non ci sono ossa rotte del tutto, solo micro fratture qua e lá ma non per questo bisogna mettere il gesso. Dobbiamo disinfettare la lacerazione della pelle però. Brucierá un bel pò ma ti assicuro che dopo starai meglio." Disse Jackins ad Harry.

-"Va bene ma ci soffi sopra se urlo" Harry era infantile quel giorno ma era ancora più dolce se faceva così; in più mi aveva cominciato a fare gli occhi dolci per tenergli la mano mentre gli veniva disinfettata la ferita. Non potevo resistere a quegli occhi così accettai.

-"Ahi fa male!" Cominciò a gridare come una femminuccia ed io cominciai a ridere mentre il dottore rideva sotto i baffi.

-"Non ridere, quì c'è qualcuno che soffre!" Mi rimproverò Harry. Stetti zitto per due secondi e poi ricominciai a ridere.

Il dottore si avvicinò a me e mi disse:

-"Cos'hai sulla spalla ragazzo?"

-"Niente, mi sono scottato col ferro da stiro"

-"Preferirei mettere una pomata anche a te, è una brutta scottatura." Sapevo che non se l'era bevuta, ne la mia storia ne quella di Haz, ma aveva preferito non fare domande e per questo lo ringraziavo in silenzio.

Mi mise la pomata e poi con un paio di accertazioni ad Harry del tipo: non fare sforzi, stai attento, non sollevare cose pesanti etc etc... ci fece andare via. Aiutai il riccetto a scendere le scale con cautela e col motorino andammo di nuovo fino a casa. Presi le chiavi e aprii la porta. Feci entrare Harry e notai un bigliettino sul tavolo.

"Lou, questa sera sono con le bambine e Gemma ed Anne a mangiare fuori, ritorneremo verso mezza notte e mezza...tu ed Harry mangiate a casa nostra e aspettateci.
Ciao amore. Mamma xx"

'Bene la serata cominciava benissimo.' Pensai.

Per i due fidanzati segreti quella sarà una delle più belle serate della loro vita.

They can't know ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora