Capitolo 3

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Il giorno seguente entrambi erano turbati ma non sapevano che una cosa li avrebbe uniti...

LOUIS' POV

Anche oggi immerso nei pensieri sbagliai strada..che stupido che sono! Questa volta mandai un messaggio a mia madre prima di assentarmi. Volevo sedermi sulla panchina ma era giá occupata, occupata da...Harry. Mi feci coraggio e mi avvicinai.

-"He-ei" balbettai.

-"Hei, non ti avevo mai visto da queste parti!"

-"Ieri ho sbagliato strada ed ho scoperto questa panchina. L'ho vista per caso; tu perchè ti sei trasferito?"

-"Emh, p-per motivi di lavoro; Si mia madre d-doveva lavorare q-qui e ci siamo t-trasferiti." Sembrava a disagio nel dire la frase ma non ci diedi tanto peso. Parlammo un pò e poi lui se ne andò lasciandomi solo su quella panchina; prima di andar via mi aveva detto: 'allora domani ci si rivede qui dopo scuola è? Ciao!' 'Perciò lo avrei visto tutti i giorni? Saremmo diventati amici? O qualcosa in più? Cosa sarebbe successo?' Queste erano le domande frequenti nella mia mente.

[...]

'Che mi metto? Sta sera incontro Harry! Cosa cazzo mi metto? Allora vediamo..questo no, questo no, questo è troppo elegante, questo è perfetto! Anche se sembro una ragazza appena penso queste cose è il mio carattere e non posso cambiarlo. Ho preso una maglia bianca con bretelle rosse,  pantaloni verdi e le mie vans nere..ovviamente senza calzini! Non li metto mai, sono scomodi! Speriamo mi trovi attraente..anche se non è gay come me, ovvio.'

Mi dirigo verso scuola ed entro in classe, greco. 'Che cosa odiosa. Non riesco a pronunciare le parole e la prof dice sempre che uno del terzo anno è molto più bravo di qualunque alunno presente in questa scuola..anche di noi dell'ultimo anno'

Seconda ora, terza ora, quarta, quinta e sesta ora..lo strumento di tortura suona, mando lo stesso messaggio di ieri a mia madre e vado dritto non svoltando all'angolo. Non so cosa potrá succedere ora.

HARRY'S POV

'È mattina e anche oggi incontrerò Louis su quella bella panchina. Metterò il mio maglione bianco a quadri blu, jeans e le mie adorate converse bianche. Le metto sempre sotto qualsiasi cosa.' Vado a scuola e in prima ora ho latino, mi piace e non mi lamento. Seconda ora greco. Sono un genio; lo dicono tutti, sono l'alunno più bravo in tutto l'istituto e sono solo al terzo anno! Alcuni mi prendono in giro per questo chiamandomi 'secchione di merda' ma non posso mostrare che ci sgo male perciò faccio l'indifferente. Passano le ore e la campana suona. Ora vado da Louis. 'Mi piace troppo. Quasi quasi potrei amar...no, è troppo presto per pensare cose del genere! Mi piace e tanto e per ora basta, penso..

They can't know ||Larry Stylinson||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora