14. Amanti clandestini

1.4K 62 43
                                    

Tish's pov

Dopo un mese e mezzo, le mie labbra assaporano le sue nuovamente. Forse ho impiegato un po' di tempo a capirlo, forse sono stata una stupida ad aspettare un mese e mezzo prima di chiarire, ma solo io so cosa provato quando non era con me e finalmente ho capito che non potevo farne a meno. Un suo tocco mi manda in estasi, provocandomi brividi ovunque. Un suo bacio mi isola dal mondo esterno, mentre restiamo solo noi nella nostra bolla. Un suo sguardo mi parla più di mille parole, facendomi sentire apprezzata.

Un suo abbraccio mi scalda il cuore, proteggendomi da tutta la sofferenza. Alberto mi fa questo effetto, ogni volta che mi sta accanto. E sono sicura dei miei sentimenti, ora più che mai. Non voglio negare a me stessa che le emozioni che mi fa provare non mi piacciano, era il mio orgoglio ferito che parlava per me, era il risentimento o forse la consapevolezza che lui avesse mi avesse capita con uno sguardo. Ha fatto crollare quei muri che in tutti quegli anni mi ero minuziosamente costruita, quella freddezza che avevo portato con me dalla Repubblica Serba, quel mio essere "nordica" che mi contrastingueva dagli altri, ma che ha saputo sciogliere come burro fuso.

In così poco tempo, mi ha compresa più di quanto io possa fare con me stessa. Ha raccolto i frammenti della mia anima, distrutta dalla fatica di ricominciare una nuova vita senza nessuno che credesse in me, ha incollato i pezzi con la sua pazienza e li ha tenuti insieme grazie al suo amore. Non mi sento più fragile, non accanto a lui, perché so che non mi farebbe piombare di nuovo nel baratro in cui ero entrata, nel vortice che mi ha inghiottita.

La tormenta è passata, la tempesta se ne è andata. Adesso, splende il sole, quello messinese, quel caldo afoso che mi scalda il cuore. All'orizzonte c'è un meraviglioso arcobaleno, formato da colori brillanti, che non hai mai visto prima. Il suo nome è Alberto, il ragazzo che ora è di fronte a me.

«Magari è tardi per dirtelo, però spero che per te non sia cambiato nulla. Proprio adesso che ho realizzato che ti amo anche io» sorride.

«Stai zitta, Tijana»

Mi poggia al muro e mi bacia con passione. Un bacio intenso, ricco di dolcezza ma anche di amore. Quell'amore  che ho sempre follemente sognato, in cui ho perdutamente sperato, ma che mai avevo trovato.

«Dai, aspetta» rido.

«Ancora? Non credi che abbia sofferto abbastanza?» mi guarda, sollevando un sopracciglio.

«Non intendo questo. Per favore, non diciamolo a nessuno. Neanche a Jefeo ed Umberto» lo ammonisco. «Teniamo per noi questa relazione» lo bacio.

«Tutto quello che vuoi» mi stringe la vita. «Ci ameremo in segreto» ridacchia.

«Grazie» poggio la testa sul suo petto, mentre lui mi stringe. «Vorrei restare qui per sempre»

«A chi lo dici» lo abbraccio fortemente. «Approfittiamo di questi minuti, che poi fino a stasera niente» sbuffo.

«E allora, che aspetti a baciarmi?» dico, prima di far scontrare le nostre labbra.

«Sai, potremmo incontrarci clandestinamente nel bagno o in ascensore» sorride malizioso. «Ma anche in camera tua» ammicca.

«Con nessuno che ci controlla, con nessuno che ci disturba e con nessuno che ci interrompe...» gli mordo il labbro inferiore e sussulta.

«Non provocarmi, stellina» sussurra.

«Altrimenti?» lo stuzzico.

«Potrei non rispondere delle mie azioni»

Ridacchio e mi allontano dal suo corpo, lasciandolo interdetto. Poi, mi avvicino alla porta, ma mi cinge i fianchi da dietro e mi bacia il collo. Una scarica di piacere mi attraversa la schiena e lo sento sorridere contro la mia pelle, che sta bruciando sotto il suo respiro accaldato.

Black & WhiteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora