15. Segreti da svelare

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Tish's pov

Mi sveglio, sento due braccia cingermi i fianchi saldamente ed il suo respiro solleticarmi la nuca, facendomi ridere. Mi volto lentamente e lo osservo dormire. Sembra un angelo. Ha le labbra socchiuse, una mano che mi tiene stretta al suo corpo, l'altra intrecciata alla mia e le lunghe ciglia gli sfiorano le guance. È veramente bello, anche mentre dorme. Sorrido inevitabilmente, mentre mi faccio spazio nel suo petto. Prima di addormentarmi, ho indossato la sua maglia. Solo il pensiero di avere il suo profumo sulla mia pelle mi faceva impazzire.

Ovunque io andassi, il suo odore mi avrebbe seguita, così da colmare quella voglia di lui durante il giorno. In cambio, gli avevo regalato un elastico con la mia colonia. I suoi occhi si erano illuminati, per poi ringraziarmi con un piccolo bacio. Gli accarezzo dolcemente i capelli, per evitare di svegliarlo. È domenica. Oggi siamo liberi di riposare e, con questo, non dobbiamo rispettare il coprifuoco. Lo sento mugolare, ma lo cullo tra le mi braccia e si tranquillizza. Non voglio disturbare il suo sonno, perciò mi limito a distendermi di nuovo accanto a lui. Qualche secondo dopo, apre gli occhi.

«Scusa, non volevo svegliarti» sussurro e mi mordo il labbro.

«Non ti preoccupare, mi sarei alzato a breve» mormora, con la voce impastata dal sonno. «Comunque buongiorno, piccola» posa le sue labbra sulle mie e sorrido.

«Buongiorno a te, amore» ci abbracciamo. «Come hai dormito?» gli chiedo timorosa.

«Da dio» ammicca ed arrossisco. «Sei bellissima quando ti imbarazzi» mi bacia di nuovo, ma con passione.

«Cosa facciamo oggi?» domando.

«Intanto, rimani qui con me che voglio riempirti di baci» ridacchio e mi sorride. «Poi, ti porto la colazione a letto e potremmo restare in camera a coccolarci, a guardare un film ed a cantare. Decidi tu l'ordine»

«Così è semplicemente perfetto» concordo. «Dai, ora fammi alzare. Altrimenti, non sarò mai pronta in tempo»

«No, non andare» mi supplica, tirandomi il braccio. «Per me, puoi anche non vestirti. Sei fottutamente sexy»si inumidisce le labbra.

«Alberto, smettila. Mi sento a disagio» mi copro il viso con le mani.

«Non devi, tu sei meravigliosa. E non lo dico solo perché sono il tuo ragazzo, ma perché lo penso seriamente. Non hai nulla di cui vergognarti, per me sei meravigliosa» mi scopre il volto, abbassandomi le braccia. «Adesso, vado a prendere i vestiti in camera e torno da te»

Si solleva dal letto, mentre io sono impegnata a trovare un nuovo abito da indossare. Mi afferra dai fianchi e mi attira a lui, facendomi sussultare. La sua presa è salda sulla mia vita, ma non eccessivamente. Sorrido e mi sfiora l'orecchio con le labbra, mentre poggio la testa sulla sua spalla. Sa che facendo così, io cedo inevitabilmente.

«Ho cambiato idea» sussurra e rabbrividisco, gemendo. «Non puoi girare per la stanza in questo modo, potrei saltarti addosso»

«Scemo. Su su, esci adesso» lo spintono verso l'uscita. «A dopo» ci baciamo e lo vedo sparire dietro il legno della porta.

Appena chiudo, mi lascio scivolare a terra. Sono sicura che in questo momento ho gli occhi a cuoricino, ma non posso farci nulla. L'amore mi ha stravolta e devo ringraziare il tenore per questo, perché mi ha aperto gli occhi. Alla fine, la distanza ci ha davvero fatto bene. Pensavo ci distruggesse fino a ridurci in cenere, invece ha solamente rafforzato i sentimenti che provavamo l'uno per l'altra, li ha resi palesi ai nostri occhi e visibili ai nostri cuori scettici. Non avrei mai pensato di innamorarmi, eppure è successo.

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