Rumore.
C'era un enorme frastuono intorno a me;
Grida di paura e dolore erano accompagnate da un rombo di esplosioni e dal crepitio delle fiamme.
Non riuscivo quasi più a sentire niente;
La testa mi pulsava, mandandomi fitte tremende che si estendevano lungo tutto il mio corpo, lasciandomi inerme e in balia degli eventi.
Un forte odore di morte, mista a zolfo, riempiva tutta l'aria circostante, rendendo difficile anche respirare.
Davanti a me un enorme e profondo fiume di sangue scorreva impetuoso e inarrestabile.
Al suo interno, una miriade di corpi cercavano di combattere la corrente per uscire da quel corso d'acqua infernale, ma nessuno riuscì nell'impresa.
"Ma dove sono" pensai tra me e me, trascinandomi a carponi il più lontano possibile da quell'orrore disumano.
Improvvisamente mi ritrovai in una caverna dove, strano a dirsi, l'unica cosa che riuscivo a sentire era il mio respiro affannato e pesante.
Più passava il tempo e più il mio corpo perdeva le energie, quasi come se quella grotta mi stesse prelevando la mia linfa vitale fino all'ultima goccia.
Ormai, completamente spolpato da ogni barlume di forza mi ritrovai stesa per terra.
Piccole e calde lacrime iniziarono a rigarmi la faccia.
Ormai non potevo fare più niente.
Ad un tratto, a pochi centimetri da me, spuntarono un paio di gambe bianche e congelate che continuavano ad ondeggiare furiosamente, quasi come fossero mosse da una bufera di vento invisibile.
Cercai di urlare, di chiedere aiuto, ma le parole mi morirono in gola, come se qualcuno mi avesse tappato a forza la bocca per non farmi parlare.
Quando tutto orami sembrava perduto, proprio davanti a me, si materializzò una luce accecante, dalla quale proveniva un forte profumo vaniglia mista a lavanda.
Riuscivo anche a sentire il canto di centinaia e centinaia di voci celestiali, che intonavano una melodia incomprensibile ma al contempo angelica.
"Ecco, finalmente posso uscire da questo posto maledetto".
Con le ultime forze che mi rimasero, puntellai i piedi su quell'enorme e freddo pavimento di pietra e con uno sforzo sovrumano delle braccia riuscii ad alzarmi.
Iniziai a fare piccoli passi, lenti ma decisi, verso quella che credevo sarebbe stata la mia salvezza.
Ma era solo un illusione.
Appena varcai la soglia venni investito da un enorme colata di lava incandescente che mi si appiccicò addosso, consumandomi la carne, penetrandomi fin dentro le ossa.
Mentre la mia vita mi stava abbandonando, mi aggrappai all'ultima speranza rimasta:
"Magari è solo un incubo. Forse tutto quello che devo fare è svegliarmi... O forse no! Probabilmente è questa la punizione eterna che mi aspetta".
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Storie Brevi
Historia CortaEcco una raccolta di brevi storie che vi terrà con il fiato sospeso. ................................................ #1 in riti (19/06/2019) #1 in Racconti (18/01/2019) #1 in Fantascienza (16/01/2019)