⚠️Six⚠️

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Jaehyun's pov

Quando arrivammo nel mondo degli umani dissi a Mark di scoprire fino a che ora avrebbero lavorato a quel locale, così sapendo i loro orari decidemmo di andare a pranzare lì.
Quando entrammo nel locale quasi non rischiai di impazzire nel sentire il suo odore, il quale era entrato nelle mie narici appena avevamo oltrepassato la soglia della porta d'ingresso.
L'odore di Taeyong era in tutta l'aria, lo distinguevo benissimo, era evidente che fosse lui il mio futuro amante.
C'era un però a questa profezia, infatti sarebbe diventato tale solo se mi avesse baciato di sua spontanea volontà, di fatto in questo modo mi avrebbe donato la sua anima, cosa che non gli avrei tolto, ma che però sarebbe stata mia fino alla sua morte, questo legame, per l'appunto, sarebbe stato stretto facendo apparire un marchio sul corpo a significare che lui sarebbe stato di mia proprietà, proprietà di Satana.
Un ragazzo ci accolse, dal comportamento di Mark dedussi che fosse Donghyuck e non potevo dare torto ai pensieri del corvino, era molto carino, ma io cercavo un'altra persona.
Ci accomodammo ad un tavolo ed iniziammo a sfogliare il menù in cerca di qualcosa da mangiare che avrebbe soddisfatto i nostri palati ormai abituati a pasti ricchi e sostanziosi che venivano preparati nelle cucine del mio palazzo.
Non c'era nulla che mi soddisfacesse a pieno tranno l'odore di Taeyong, lo vidi correre da un tavolo all'altro con le portate in mano.
Non mi degnò nemmeno di uno sguardo per quanto fosse impegnato.
Avevo intenzione di fargli una sorpresa, anche se avevo un brutto presentimento, mi girai più volte per capire cosa ci fosse che non andasse e percepii qualcosa nel vedere tre uomini dall'altra parte della sala in cui mi trovavo insieme a Mark, si stavano "divertendo" parecchio.
Iniziai a leggere i pensieri delle persone intorno a me e quando sentii i pensieri di quei tre uomini quasi non mi trasformai nella mia forma demoniaca per massacrarli nel peggiore dei modi.
Stavano facendo commenti poco gradevoli sui camerieri, in particolare su Donghyuck e Taeyong, soprattutto su Taeyong.
Sentii le vene gonfiarsi nelle mie mani mentre stringevo forte il legno del tavolo.
Ero sul punto di sfondarlo quando Mark mi bloccò il braccio guardandomi negli occhi come se avesse capito cosa stesse succedendo anche se lui non era in grado di leggere nel pensiero di qualsiasi creatura.
Gli risparmiai di fargli sentire cosa quei tre uomini sulla trentina o poco di più stessero pensando su Donghyuck.
Già prima quando i loro sguardi si erano incontrati ero riuscito a scorgere negli occhi di Donghyuck una scintilla mentre sentivo anche Mark nel suo impazzire mentalmente, non riuscivo ad immaginare cosa avrebbe provato e potuto fare nel scoprirlo.
-Mio Signore, con tutto il rispetto, ma deve cercare di controllarsi per il bene di Taeyong- disse Mark cercando di calmarmi, poi percepii l'odore del rosa avvicinarsi sempre di più, così mi girai verso di lui.
Quando mi girai lui si bloccò sul posto, i nostri sguardi erano incatenati come la sera precedente.
Decisi di parlargli per farlo rimanere calmo.

"Non sono qui per mangiare te, stai tranquillo"

Pronunciai nella sua testa e a lui scappò una piccola risata che risuonò nella mia testa come il suono più bello del mondo.
-Salve, avete già deciso cosa ordinare?- chiese con un ampio sorriso.
Sarei voluto scattare verso di lui per mordergli quelle dannate labbra, ma avrei dato il tempo a tutto, sarei stato disposto ad aspettare per l'eternità per lui.
Doyoung aveva proprio ragione, aveva predetto anche che ne sarei stato ossessionato fin dal primo momento, ma non avrei permesso a me stesso di perdere il controllo con lui, con una creatura così debole ed indifesa in confronto a me.
Gli ordinammo quello che avevamo deciso di prendere e dopo alcuni minuti le portate ci vennero portate una ad una.
Taeyong tornò di nuovo mentre stavamo mangiando il nostro secondo piatto ed iniziammo una piccola chiacchierata.
-Jaehyun, che ci fai qui?- il mio nome risuonò nell'aria facendo congelare sul posto Mark, nessuno mi aveva mai chiamato in quel modo se non Dio in persona, Nakamoto Yuta, la persona che più odiavo al mondo.
-Sono venuto a farti visita, disturbo?- risposi all'umano mentre cercavo di ignorare i pensieri di quei tre porci dietro di noi che stavano facendo commenti sul culo di Taeyong.
Poggiai la mia mano sinistra sulla mia coscia ed iniziai a stringere forte la pelle cercando di trattenere la rabbia in questo modo.
-Affatto, mi ha fatto molto piacere. Tu invece saresti...?- chiese guardando verso il demone accanto a me.
-Mark Lee, piacere- disse facendo un piccolo inchino.
-Oh il piacere è tutto mio, io sono Lee Taeyong- rispose il rosa con un sorriso innocente.
Si abbassò un po' per prendere il mio piatto dal tavolo avvicinando di conseguenza il suo collo al mio volto.
Quasi non impazzii del tutto a sentire quella fragranza divina.
-Volete dell'altro?- chiese infine Taeyong.
-Io no, grazie- disse il corvino.
Decisi di giocare un po' con il rosa, così gli parlai nuovamente nella mente.

"Sì, venire a casa tua"

Lo vidi arrossire un po' per poi abbassare lo sguardo e Mark mi guardò confuso nel vedere la reazione del rosa, il quale annuì solo in risposta alla mia domanda.
Sorrisi apertamente nel vederlo in quello stato, messo in imbarazzo così tanto solo a causa mia, mi stava facendo diventare pazzo.
Dopo poco andò via per tornare a servire gli altri tavoli.
Sentii il brutto presentimento di nuovo farsi spazio nella mia mente non appena vidi Taeyong andare verso il tavolo dei tre uomini con due piatti in mano.
Non potei fare a meno di guardarlo tutto il tempo per vedere se gli stesse per succedere qualcosa.
I loro pensieri mi invasero la mente un'altra volta facendomi sbattere i pugni sul tavolo.
Mark cercò di fermarmi ma non appena vidi quello più vicino tirare uno schiaffo al sedere di Taeyong non potei starmene al mio posto senza fare nulla.
Di scatto arrivai vicino a Taeyong scostandolo e mettendolo dietro di me.
Afferrai il polso di quell'uomo e lo strinsi così forte da lasciargli i segni violacei della stretta sulla pelle.
-Prova a toccarlo un'altra volta e giuro che ti ammazzo- sibilai all'uomo il quale era intento a gemere dal dolore.
Alzai la temperatura della mia mano fino a farla attivare ad un ottantina di gradi, così da bruciargli appena la pelle senza arrecargli troppi danni perché Taeyong mi afferrò la mano per staccarla dall'uomo.
Subito gli ripresi la mano a Taeyong e la curai dalla piccola scottatura che gli avevo provocato.
Lo guardai negli occhi in modo dispiaciuto, poi lui mi trascinò fuori dal locale dopo essersi scusato con l'uomo, al quale, insieme agli altri due uomini, avevo già fatto dimenticare la causa della scottatura.
-Come ti è saltato in mente?!- mi urlò contro il rosa.
Rimasi in silenzio, sapevo di aver fatto un'azione azzardata, ma non mi sarei mai scusato per quello che avevo fatto.
-Rischio il posto se mi fai fare queste figure! Sei impazzito?!- urlò ancora facendomi stupire, l'avevo difeso e questo era il ringraziamento per il mio gesto.
-Va bene, fai quello che ti pare Lee Taeyong. Se pensi che io abbia sbagliato sono problemi tuoi, non mi pento di averti difeso. Io me ne vado- dissi.
-Jaehyun asp- non lo feci finire di parlare che sparii dalla sua vista tornadomene nell'Inferno.
A Mark dissi di fare come gli pareva, non mi interessava, in quel momento avevo solamente bisogno di uno sfogo, così andai all'Arena del Diavolo per combattere e così scaricare la mia ira.

ꜱᴀᴛᴀɴ'ꜱ ᴘʀᴏᴘᴇʀᴛʏ ɪ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora