⚠️Eight⚠️

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Passarono due giorni senza vedere Jaehyun ed arrivò il mio giorno di riposo settimanale.
Mi sentivo male all'idea di non dover lavorare per tutto il giorno, non avrei potuto trovare il modo di distrarmi dalla sua assenza.
Era ormai quasi sera quando mi sdraiai sul divano per disperazione, non avevo idea di cosa poter fare, mi stavo annoiando a morte e sentivo sempre di più la mancanza del Demonio.
Era così strano voler vedere Satana, volerlo vicino e potergli chiedere scusa per quello che avevo fatto?
Ero ancora nei vestiti che usavo come pigiama: maglietta grande e slip.
Passò un'altra mezz'ora di me che mi giravo in cerca di posizioni comode su quel mattone grigio, anche definito divano.
Quando finalmente riuscii a prendere un po' di sonno chiudendo gli occhi mi apparve una nuova immagine di Jaehyun, la quale mi fece saltare giù dal divano iniziando a camminare per casa per esasperazione.
Ogni volta che chiudevo gli occhi lo vedevo, non ce la facevo più, non ero sicuro nemmeno di avere la possibilità di vederlo nuovamente, non sapevo come stesse e non sapevo se mi stava pensando anche lui tanto quanto stavo pensando io a lui.
Ero ossessionato da lui, non riuscivo a farlo uscire dalla mia testa e ormai questa situazione mi stava dando alla testa.
-Dio! Perché non riesco a farti uscire dalla mia testa?! Perché mi manchi così tanto se ci siamo visti solo due volte?!- urlai disperato con gli occhi lucidi.
-Non invocare Dio, tu devi invocare solo me, che sia per insultarmi o per chiedermi aiuto, solo nel mio nome puoi farlo- sentii dire alle mie spalle.
Riconobbi subito la sua voce.
Mi girai di scatto verso di lui e nel vederlo quasi non gli saltai addosso.
-Jaehyun! Mi dispiace per quello che ti ho detto tre giorni fa! Ti prego perdonami! Non era mio intento farti arrabbiare!- quasi urlai abbassando lo sguardo.
Lui si avvicinò piano a me per poi alzarmi il volto con una mano.
-Ormai è passat- lo interruppi parlandogli sopra.
-Il tuo volto- dissi notando la ferita sotto l'occhio.
-Dici questo? Non è niente di importante- disse ridacchiando dopo alcuni secondi di silenzio.
-Come te lo sei fatto?- chiesi seriamente, Jaehyun notò la mia espressione seria e tornò serio anche lui.
-Non lo so, non me ne sono accorto- disse toccandoselo.
La ferita era uguale a quella che avevo sognato pochi giorni prima, non poteva essere una casualità.
-Togliti la camicia- ordinai e lui mi guardò un po' male.
-Già arriviamo a questa richie- lo fermai nuovamente dal finire la frase.
-Ora!- dissi e poco dopo lui iniziò a sbottonarsi la camicia nera che aveva addosso.
Quando se la tolse quasi non mi venne un attacco al cuore.
-Hai combattuto?- domandai, il suo corpo era nelle stesse condizioni di quando l'avevo sognato, era giusto senza macchie nere e senza il sangue addosso.
Lui rimase in silenzio a quella domanda, ovviamente la risposta era sì.
-Hai combattuto nell'Arena?- chiesi e lui mi guardò a occhi spalancati.
-Come conosci l'Arena? Non sei mai venuto negli Inferi- disse afferrandomi il polso con fermezza.
-È da giorni che sogno solo te ed il primo tra tutti i sogni l'ho avuto la sera del nostro litigio, quel giorno ho sognato te in quell'Arena, non ho idea del perché- risposi al castano avvicinandomi un po' a lui.
-Com'è possibile che tu mi abbia visto nel sonno? Saresti dovuto morire nel vedermi. Le persone muoiono quando mi vedono nei loro sogni- disse avvicinandosi al mio volto in modo pericoloso.
I nostri volti erano dannatamente troppo vicini, le nostre labbra erano a così poca distanza che rischiarono di sfiorarsi più volte.
-Non riesci a leggermi nel pensiero e quando ti sogno mi sento più vivo che mai- dissi senza esitare sul suo volto.
Lui si staccò poco da me per qualche secondo e subito dopo mi afferrò per il dietro del collo spingendomi contro le sue labbra.
Quando le nostre labbra si unirono in un bacio sentii i brividi in tutto il corpo.
A malapena muovevamo le labbra le une sulle altre.
Quello fu il mio primo bacio, un bacio rubato dal Diavolo, un bacio tanto sbagliato quanto fantastico, tanto bello quanto assurdo.
Mi sentivo completo in quel bacio, mi sentivo star bene più che mai.
Quando ci staccammo percepii come un vuoto dentro di me, avevo bisogno di quelle labbra, avevo bisogno di Jaehyun, l'avevo capito.
Lo amavo, non c'erano altre storie che potessero spiegare i sentimenti che provavo nei suoi confronti, tutti quei sentimenti che avevo provato nei giorni senza di lui, tutte le sensazioni che era stato in grado solo lui di farmi provare.
-Non baciarmi nuovamente- disse fermandomi proprio da quello che stavo per fare.
Mi staccai un po' di più da lui e lo guardai dritto negli occhi.
-Se mi dovessi baciare la tua anima diventerebbe mia per sempre. Non potresti mai amare nessun altro oltre me e saresti obbligato a venire con me negli Inferi per sempre di tua spontanea volontà o no. Baciandomi ti donerei la capacità di non invecchiare e quindi di rimanere per sempre all'età e all'aspetto in cui mi hai baciato, ma il tuo corpo rimarrebbe debole in confronto a tutti i demoni e alle bestie dell'Inferno, saresti sempre in pericolo ed io non voglio farti stare male. Ti toglierei tutto se accadesse, non voglio ed è per questo che te lo sto dicendo, se tu volessi comunque baciarmi sei libero di farlo, però ti prego almeno di pensarci un po'- disse chiudendo per qualche secondo gli occhi.
In un secondo di follia lo presi per il polso e lo portai in camera mia.
Mi sedei sul letto e lo guardai da capo a fondo, era ancora a petto nudo, il quale si alzava ed abbassava in modo regolare, cosa che il mio non stava assolutamente facendo, anzi, sembrava stesse correndo più di un treno in corsa.
-Quindi adesso?- chiesi al castano, il quale non mi distoglieva per un secondo lo sguardo di dosso.
-Adesso cosa? Ti ho baciato, ti ha baciato il Demonio, non dovresti essere disgustato? Non senti il desiderio di staccarti le labbra o di voler immergerti nell'acqua santa per purificarti dal mio tocco?- disse con una piccola risata sedendosi accanto a me.
Gli tirai un piccolo pugno sulla spalla facendolo ridere ancora di più.
-Che cosa vai dicendo?- chiesi guardandolo.
I suoi occhi color ambra si incatenarono con i miei, nonostante fosse già successo in precedenza non mi ero ancora abituato a questa cosa.
-Mi piaci... come potrei mai rifiutarti?- sussurrai distogliendo lo sguardo.
-Che hai detto?- chiese con un ampio sorriso in volto.
-L'hai sentito benissimo!- lo sgridai facendolo ridacchiare, poco dopo mi baciò nuovamente, questa volta in modo più passionale.
Non potei fare a meno di ricambiare il bacio allo stesso modo, avevo bisogno di lui e baciandolo sentivo milioni di emozioni e sensazioni insieme: le farfalle nello stomaco, il cuore battere a mille, il sentirmi a mio agio sotto il tocco delle sue mani, la felicità nel poterlo avere in quel modo, tutto.
Mi spostai e mi misi a cavalcioni su di lui.
Gli tenevo una mano sul petto mentre l'altra la tenevo sulla sua guancia, lui invece mi teneva per i fianchi sotto la maglietta.
Mi sollevai un po' dalle sue gambe, così lo costrinsi ad alzare il volto per continuare a baciarmi.
Si staccò per qualche secondo per riprendere fiato.
-Sei mio- disse sulle mie labbra.
Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia, era come se non avessi paura di niente con lui affianco a me, non desideravo altro dalla vita.
-Sarà un mio bacio a decidere quando sarò tuo- dissi rimettendomi seduto sulle sue gambe per poi baciargli una guancia, avrei avuto bisogno di tempo per decidere cosa fare, non sarebbe stata una scelta facile quella tra lo scegliere tra il mondo umano o andare a vivere per sempre con Jaehyun in un luogo infernale, letteralmente.
-Adesso baciami- dissi al castano, in quale non esitò un secondo a farlo. Quando ci staccammo nuovamente lui infilò il volto nell'incavo del mio collo.
-Il tuo odore mi manda in stato di ebrezza. Non riesco a resistere quando lo sento, è successa la stessa cosa al ristorante l'altro giorno, non ho mai avuto problemi nel controllare i miei istinti da bestia demoniaca, ma con te è quasi impossibile non perdere la testa- disse facendomi sdraiare per poi fare lo stesso accanto a me.
-Adesso riposati. Hai delle occhiaie che fanno paura, avermi sognato non ti ha fatto così tanto bene- disse ridacchiando girandosi di schiena.
Risi un po' anche io, era vero, mi era capitato spesso di svegliarmi durante i sogni su di lui, però andava bene così, l'importante era che ora lui era con me.

ꜱᴀᴛᴀɴ'ꜱ ᴘʀᴏᴘᴇʀᴛʏ ɪ | ᴊᴀᴇʏᴏɴɢDove le storie prendono vita. Scoprilo ora