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"No ti prego" lo supplico.
Il concerto di Bruxelles è appena terminato.
Damiano mi osserva seduto sulle comode poltrone davanti il palco e io sopra quest'ultimo.
"Vorrei essere pregato per altri motivi, fa come ti ho detto." Insiste.
"Sei pazzo. Potrebbe entrare qualcuno e poi.... ci saranno di sicuro le telecamere!" Cerco di fargli cambiare idea.
"Spogliati" la sua voce roca rimbomba nell'edificio, dopo che la sua mano batte un colpo sul bracciolo della poltrona.
Continua a sorseggiare una birra mentre i suoi occhi mi osservano impazienti.
Sospiro e inizio a togliere le scarpe.
Solleva gli occhi al cielo e sorride.
Tolgo il cardigan "non ce la faccio! Potrebbero entrare i ragazzi!" Mi copro il viso con le mani in imbarazzo.
"Fossi in te non me lo farei ripetere un'altra volta"
"Cosa hai intenzione di farmi?" Non penso mi abbia sentito, mordicchio le unghia.
"Tranquilla, non manca molto e lo scopri.." eccolo che torna quel sorrisetto malizioso.
Chiudo gli occhi e sospiro, inizio a spogliarmi.
Tolgo la maglietta, e una volta rimasta con il reggiseno sollevo la spallina ritorno a guardarlo e noto che accarezza il cavallo dei pantaloni, sorrido e mi mordo il labbro.
Tolgo i pantaloni, lascio i vestiti sul palco e scendo le scale che mi portano da lui.
"Allora..." mi avvicino e mi siedo a cavalcioni sopra di lui "che ne pensi del regalo che mi ha fatto il mio re?" Lo stuzzico.
"Penso che ho fatto male a comprarti sto coso. A quest'ora saresti già nuda.." mi morde il labbro inferiore.
Inizia a baciarmi con foga senza fiato assaggia ogni parte del mio corpo. Sbattono i suoi jeans e noto che non porta slip. Sollevo lo sguardo e incontro i suoi occhi fissarmi maliziosi.

"Sarebbe stata troppo una sofferenza averti in giro in queste condizioni." Riprende a baciarmi con foga i suoi denti affamati della mia carne mi fanno capire quanto mi vuole, questa volta prendo io l'iniziativa. Mi sollevo poco e fissandolo negli occhi lascio entrare il suo membro in me, chiudo gli occhi gemendo.
"Guardami, guardami sempre." Deglutisco e apro piano gli occhi, iniziamo a muoverci sempre più velocemente.
"Ti prego, ti prego" mi irrigidisco lui continua a muoversi frenetico leccandomi il seno continuando a guardarmi dal basso.
"Ci siamo capiti, è così che voglio essere pregato." Veniamo entrambi urlando.

Piacere, il tuo re.//DAMIANO DAVID//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora