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"Ti è passata?" Mi sussurra Damiano all'orecchio.
Lo ignoro e continuo a parlare con Vic.
Stiamo salendo sul pullman per l'ultima tappa del tour.

"Guarda che lo so." Si avvicina, mi guarda oltre i vetri scuri degli occhiali da sole.
"Cosa?" Non capisco cosa intende dire.
"È stato leggermente più delicato del solito nel raccontare, perciò ci tiene, parecchio." Aggrotto le sopracciglia, lei alza gli occhi al cielo.
"Perché ultimamente lo allontani?" Spalanco la bocca "ma...?".
"Te l'ho detto, conosco i dettagli, ho preferito non mi raccontasse tutto, tutto nei minimi particolari, ma so." Mi fa l'occhiolino. Come per istinto mi volto e osservo il ragazzo che sta già osservando nella mia direzione.
"Cosa pensi di lui?" Le domando senza troppi giri di parole.
"Che è un grandissimo coglione." Alza il tono sull'ultima parola. Sospiro e in lontananza si sente un flebile "grazie".
"Però non si permetterebbe mai di farti del male." Mi sorride, osservo i suoi occhi chiari, sembra sincera, non sembra difenderlo solo perché è di parte.
"Anche perché se no che ci sto a fare? Lo ammazzo di botte." Urla l'ultima frase.

Il ragazzo sbuca tra i sedili "non starla a sentì, mica c'ha sempre ragione!" Vic lo picchia e iniziano a ridere.
Io mi perdo a pensare alle parole della ragazza e a tutto quello che ho provato con lui.

E anche l'ultimo concerto è finito. I ragazzi festeggiano negli spogliatoi, io li aspetto al parcheggio.

"Ti ho portato un po' di spumante" prendo il bicchiere e ne bevo un sorso, una smorfia si fa largo sul mio viso.
"È un po' corretto" ride e si appoggia all'auto.

"Ti è piaciuto il concerto?"
"Chi era quella ragazza a Londra?" Domandiamo entrambi all'unisono.
"Aveva delle tette stratosferiche" sbuffo e alzo gli occhi al cielo.
Restiamo in silenzio per quelli che credo minuti, probabilmente stiamo entrambi riflettendo, o almeno me lo auguro.

"Senti, io non ti posso promettere che non guarderò più le altre.." si muove ma non mi volto a guardarlo.
"Guardare" rido.
"They call me king because in addition to singing I have other qualities, you understand?" Pronuncio una delle frasi che gli ho sentito pronunciare da Vic durante i suoi racconti.
"Io la tettona l'ho solo guardata, si, lo ammetto stuzzico sempre ma mi piace fottere solo con te per il momento" sbuffo e inizio a camminare, avanti e indietro.
"Scusa. Non volevo, voglio dire che quella frase l'ho detta al pubblico, a miliardi di testimoni, capisci. E la ragazza, era una fan"
"Si, una fan a cui sussurravi cose all'orecchio, e ti mordeva quelle maledette labbra" lo sento sorridere.
"Che problemi hai? Sei un pervertito del cazzo" lo osservo mentre trattiene un sorriso leccandosi le labbra.
"Del tuo, però" mi tira per un braccio attirandomi a se, mi scontro con il suo corpo.
"Idiota." Colpisco il suo petto, mi stringe a se per non lasciarmi scappare.
"A freno piccoletta." Mi sgrida fissandomi le labbra.
"Se queste cose ti feriscono prometto di non farle, mi riferisco alla fan. Per quanto riguarda il pubblico, non posso permettertelo, ho una reputazione, non posso comprometterla solo perché ho perso la testa per una sciocca Martelletta." Corruga le sopracciglia.
"Stupido" sorrido.
Mi arriva una forte sculacciata che mi fa sussultare.
"Non costringermi ad obbligarti a spogliarti sul palco, questa volta davanti ai miei fan" scuoto la testa.
"Certe cose le faccio solo davanti il mio re." Sorride.
Glielo bacio quel sorriso.

Finish🤪

Piacere, il tuo re.//DAMIANO DAVID//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora