Sara

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Quattro giorni prima dell'omicidio di Lucrezia

Mercoledì 


Amo guardarlo dormire, sembra così dolce e innocente. Potrei restare per ore accanto a lui solamente guardandolo,la sua perfetta carnagione olivastra, la barba ben curata e le sue carnose labbra. Lo amo con tutta me stessa, darei il mio cuore per lui, la mia vita, qualsiasi cosa. Eppure è un amore impossibile, destinato a terminare un giorno, il solo pensiero mi provoca un vuoto nello stomaco, preferisco non pensarci perché scoppierei a piangere.

 Non so se amerò mai qualcuno tanto quanto Adham. Lui mi fa sentire speciale e so che mi ama nello stesso modo.

Purtroppo il destino ha voluto che io fossi cristiana e lui musulmano. A nessuno dei due importa, l'unica cosa che conta è l'amore che ci unisce. Le persone a cui però importa sono i suoi genitori, non li permetterebbero mai di stare con una ragazza non-musulmana, lui ha paura di loro e so che non riuscirebbe ad affrontarli per cui sono consapevole che la nostra storie è destinata a terminare. 

Sono convinta che anche lui lo sappia in fondo o almeno lo spero, perché so che un giorno arriverà il momento di dirci addio perciò mi preparo costantemente psicologicamente.

Beh certo potrei lasciarlo anche adesso, ma non ci riesco, preferisco godermi il nostro amore finché dura.


Decido di alzarmi il più piano possibile in modo da non svegliarlo e mi dirigo verso il bagno. Mi guardo allo specchio e ciò che vedo non mi piace. Per carità non sono una brutta ragazza, ne sono consapevole è un altro il problema. Vedo ciò che vedono tutti gli altri  ogni giorno, una ragazza dolce ed indifesa e non è ciò che sono realmente, ciò che sento di essere, anch'io voglio essere presa seriamente e non essere trattata diversamente,non so perché le persone abbiano paura di ferirmi, mi vogliono per forza chiudere dentro una bolla di vetro per paura che vada a frantumi, le mie amiche, i miei genitori e persino Adham. Io penso sia per il mio viso caratterizzato da tratti dolci o per il mio cercare di essere sempre gentile ed altruista, io non sono fragile sono solamente empatica ed emotiva, non giustifica il comportamento del mondo nei miei riguardi. E tutto ciò mi fa sentire insicura

 insicuro

/in·si·cù·ro/


persona che manca di fiducia in sé stessa e nelle proprie capacità.


  é  così che mi sento tutti i giorni della vita, ho paura di dire e fare quello che voglio per paura di essere sottovalutata e presa in giro, nessuno mi prende mai seriamente come se qualsiasi cosa facessi e perché vedo il bene nel mondo.


"Amore cosa ci fai sveglia a quest'ora sono le sei di mattina" mi chiede Adham riportandomi alla realtà e venendo verso di me.

"Mi sono svegliata, ti ho guardato per un po' dormire e poi sono andata in bagno" rispondo sorridendo e venendogli incontro per darli un casto bacio.

"Pensavi a come uccidermi?" mi chiede sorridendo sotto baffo

"Potrebbe anche essere, non sottovalutare le mie capacità" rispondo uscendo dal bagno e dandogli una pacca sul sedere

"Non lo farei mai, mia signora e padrona" risponde ridendo di gusto

"Sei dannatamente bello quando dormi" dico diventando all'improvviso seria. 

"Tu lo sai sempre". mi risponde andandomi incontro per darmi un bacio non più casto.

Una cosa tira l'altra e finiamo di nuovo a letto.

"Oh cazzo sono le 7:30 arriveremo tardi " esclamo guardando l'orario.

In fretta e furia ci prepariamo, salutiamo mia madre e corriamo verso l'auto di Adham. Arriviamo con dieci minuti di ritardo ma ci fanno entrare lo stesso. La giornata scolastica prosegue normalmente senza alcun tipo di novità.

"Amore stasera ci vediamo?" chiedo al mio ragazzo appena usciti da scuola.

"No tesoro non posso, ho il compleanno di mio cugino Omar. Però domani per la festa di Oliver,ci sono. Lo prometto" mi schiocca un veloce bacio sulla fronte e va via.

Mi dirigo verso casa,pensando a cosa fare oggi. Potrei uscire con le ragazze se avranno voglia tanto oggi non ho nulla da studiare, ripasserò solamente scienze naturali in caso dovesse interrogarmi. 

Arrivata a casa mi distendo sul mio letto a baldacchino e scrivo alle ragazze.

A: Girls Squad << Ragazze, vi va di vederci oggi? Ho proprio voglia di passare del tempo con voi,è da troppo che non stiamo insieme>>

Karina ma non troppo : << Amore non posso uscire, sono in punizione>>

Gio tettona : << Scusa, non sto bene>>

Benxs : << Non me la sento.>>

Ma che cavolo hanno tutte, perché ho l'impressione che qualcosa stia cambiando e ovviamente io non ne sono a conoscenza, fanno sempre cosi, mi lasciano fuori da qualsiasi cosa.

Lucry : <<Se vuoi, possiamo vederci stella.>> 

Miracolo cazzo, almeno una. 

<<Ti aspetto da me, vieni quando vuoi.>>

Dopo circa mezz'oretta sento suonare il campanello, è Lucre, solo che sembra diversa dal solito, quasi mi spaventa. Ha il viso scavato, delle occhiaie che arrivano quasi alle guancie, non è perfetta come al solito non  è neanche truccata. 

"Mi vuoi fare entrare o vuoi restare qui a fissarmi?" Mi dice con voce rauca.

La faccio entrare ed andiamo in camera mia.

"Lucre, sei sicura vada tutto bene, sembri un fantasma?" chiedo preoccupata.

" Solo perché non sono truccata, non significa che io stia male" mi risponde acida.

Decido di lasciar perdere e cambio discorso.  

"Che ne dici di vedere un film? netflix e pizza? come vuole la nostra longeva tradizione"

"D'accordo" risponde accennando un sorriso.

Accendo netflix e vediamo insieme "le pagine della nostra vita" il nostro film preferito.

Dopo neanche mezz'ora di film lo blocca.

"Vado in bagno e riprendiamo,oki? aspettami eh! non metterlo mentre sono via"

"Vai pure hahah"

Mentre si trova in bagno sento un telefono squillare, pensando sia il mio, lo prendo.

Adham Jarrah: << Ti prego, non dirglielo. Sto facendo il possibile.>>

Ma di cosa sta parlando, ma poi perché  è memorizzato con nome e cognome, questo non è il mio cellulare...cosa diavolo sta succedendo, a chi non deve dire qualcosa, a me? sto per aprire il messaggio quando arriva Lucrezia.

"Che cosa stai facendo con il mio cellulare? sembra che tu abbia visto un fantasma" mi domanda con un tono preoccupato

"Perché cazzo ti ha scritto il mio fidanzato di non dire qualcosa a qualcuno, mi state nascondendo qualcosa? dimmelo cazzo!" inizio a urlare.

Lei sbianca, inizia a tremare e urla

"Fatti i cazzi tuoi invece di guardare nei cellulari altrui, psicopatica!" dopodiché mi prende il telefono dalle mani e scappa.

"Dove stai andando? voglio delle spiegazioni!" urlo andandole dietro

Ma lei scende il più veloce possibile le scale, attraversa il salone correndo ed esce, riesco quasi a raggiungerla ma lei sale in macchina e parte.

Mi fermo e la fisso allontanarsi, mi  è  appena caduto il mondo addosso. Il mio fidanzato e la mia migliore amica mi nascondono qualcosa.

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