Benedetta

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2 giorni prima dell'omicidio di Lucrezia

Venerdì 


Da quel giorno non l'ho più sentita, è stata la giornata migliore della mia vita, nonostante l'avessi conosciuta veramente per la prima volta. Mi manca eppure neanche la conosco, la penso in continuazione, è diventata un pensiero fisso. Chiudo gli occhi e vedo lei, faccio la doccia e penso a lei, mangio e penso a lei. Non mi è mai successa una cosa del genere, non è che mi sono innamorata.. forse per la prima volta. La vedo a scuola,lei non mi parla, non mi degna neanche di uno sguardo e fa male, fa veramente male, sono consapevole del fatto che non sia accaduto nulla eppure avevo un briciolo di speranza che oramai se n'è andato via, insieme a lei.

Mi sento persa costantemente negli angoli più remoti della mia mente. Ieri sera per la prima volta, ho smesso di pensare ai miei problemi. Mi sono sentita la vecchia me stessa, senza tutti questi problemi esistenziali che trasportano costantemente la mia mente altrove. Posso affermare di essere stata bene e penso che valgo lo stesso anche per le ragazze, ultimamente siamo tutte talmente distanti, percepisco che qualcosa le fa stare male, ma non penso che ne vogliano parlare, proprio come me.

"Calore, risponda lei alla domanda" mi chiede all'improvviso la professoressa, allontanandomi dai più remoti angoli della mia mente.

"Scusi, può ripetere la domanda?" chiedo.

"Ti consiglio di scendere dalle nuvole e di concentrarti sulla lezione! ho ripetuto la stessa domanda tre volte."

  "Mi dispiace."

Dopodiché la lezione e quelle successive si svolgono normalmente.

Alla fine delle lezioni,accelero il passo per tornare a casa il più velocemente possibile ma come al solito, vengo bloccata da Simone.

" Hotel Transilvania! aspetta un attimo."

"Che vuoi?" 

" Perché ultimamente fuggi da me?"

"Mi sembra abbastanza evidente, ora levati dai piedi"

" Ho un'offerta da proporti." esclama con gli occhi pieni di entusiasmo e speranza.

"Dimmi"    

" Facciamo una scommessa. Esci con me due volte a settimana per le tre successive."

" Si?"

"E vediamo se riesco a farti innamorarti nuovamente di me, se non ce la faccio allora smetterò di romperti le palle."

"E se mettiamo in atto già da adesso la seconda parte? fottiti" dico con nonchalant e vado via.

La vedo, è all'entrata con le sue amiche oche. Mi si blocca il cuore, è bella come sempre. Vorrei parlarle eppure non so minimamente cosa dire. Ma sto scherzando? Io sono Benedetta, non mi faccio mettere i piedi da nessuno, figuriamoci se devo aver paura di parlare a una ragazza qualsiasi. 

Mi prendo di coraggio e vado verso la sua direzione. Al mio arrivo, le sue amiche mi guardano con occhi pieni di disgusto, ma lei no, mi sorride e il mio cuore sobbalza nuovamente.

"Ehi, volevo chiederti come ti è andata l'interrogazione"

"Bene,grazie." risponde gelida.

" Se hai bisogno di altre ripetizioni, sono sempre disponibile."

"Da te non voglio niente,grazie."

"Scusa. pensavo che.." rispondo iniziando ad agitarmi.

"Beh pensavi male, adesso levati dal cazzo." Risponde acida.

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