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Le ore trascorsero senza che me ne accorgessi, Abby aveva fatto di tutto pur di non farmi pensare a Kevin. E grazie al cielo ci era riuscita.

Alla sera decidemmo di uscire noi due sole e andammo a ballare in discoteca all'aperto. Essa si trovava in spiaggia a poca distanza dal nostro Bagno, era piena di giovani che si scatenavano sotto le note di musica Disco, House e Reggaeton.
La mia testa girava e i miei neuroni non capivano più nulla. Che bello! Era una sensazione mai provata prima, di libertà, frenesia, voglia di vivere, di gettarsi tutto alle spalle e ricominciare. E tornare a...
<<Oh no>> appena Abby pronunció quelle due parole, una scossa elettrica percorse ogni millimetro del mio corpo.
<<Che c'è? Non mi piace quella tua espressione>> sentenziai preoccupata e angosciata.
<<Non girarti per nessun motivo al mondo, dovesse esserci anche Can Yaman ad aspettarti alle tue spalle>>
<<Abby che succede? Cosa ci potrebbe essere di così tanto sconvolgente da...>> mentre parlavo, stavo ruotando la mia testa verso la direzione proibita, e quanto mai l'avessi fatto.
<<Maggie, guardami>> mi afferrò per le braccia, facendomi ritornare alla posizione di prima, dove i miei occhi non potevano più assistere a quella scena che non ero ancora pronta a sopportare.

<<Oh no>>
No, di nuovo no. Adesso cosa c'è, cosa ci può essere di peggiore di questo?
<<Ci ha viste>>
Cosa!
La mia bocca era muta, ma il mio cervello e il mio cuore urlavano, e Abby lo capiva. A lei non servivano parole, bastava guardarmi in faccia per comprendere il mio panico.
<<Andiamocene>> mi prese per mano e mi strattonò verso di sé.
<<Ehi>> una voce familiare in lontananza si stava rivolgendo a noi, ma cercavamo in tutti i modi di evitarla, di ignorarla.
<<Ehi! Maggie!>>
Ti prego non raggiungermi, ti prego.
<<Aspetta>>
Ti prego.
<<Maggie>>
Beccata.
<<Ehm, ciao>> fui costretta a dire.
Come sta bene con i capelli scompigliati, una favola. Pensai trasognata. Maggie, ripigliati!
<<Scusa, non ti ho sentito, è così assordante qui la musica>> affermai con un sorriso imbarazzato e impacciato.
<<Non preoccuparti...se volete potete unirvi a noi>>.
Abby prese le redini della situazione.
<<Kevin, non vorremmo rovinare la serata con la tua fidanzata. Poi è davvero tardi, purtroppo abbiamo il coprifuoco. Sarà per un'altra volta>>
La mia salvatrice.
<<Ok>> rispose.
<<Grazie lo stesso, ci vediamo domani>>.
Ci salutammo con un gesto di mano e uscimmo dal locale.

<<Era andata così bene questa giornata...scusa, non avrei mai pensato di trovarli lì, è stata una stupida idea uscire>> disse colpevolizzandosi.
<<Abby, non scusarti, tu non hai colpa di nulla. Se hanno deciso anche loro di divertirsi stasera e sbaciucchiarsi nello stesso luogo dov'eravamo noi, di certo non è stata tua la scelta>>
<<Ma io volevo tirarti su di morale, invece è accaduto il contrario>>
<<Non è vero, ho passato le più belle ore della mia vita oggi. Anche se solo per poco, sei riuscita a farmi fare ciò di cui io non sarei mai stata capace: dimenticare. C'è stato un piccolo impedimento alla fine. Però non stare in pena, sto bene>> e la abbracciai.

Il tessuto dell'ombrellone svolazzava a ritmo del vento, il sole era oscurato dalle nuvole e il mare era mosso. Fissavo assorta i gabbiani che volavano nel cielo e per un attimo pensai che volevo essere come loro, libera. La temperatura era scesa di qualche grado, perché durante la notte aveva piovuto. Indossavo la maglia grigia della Levi a maniche lunghe di mio padre, con cui mi sentivo al sicuro e protetta. Quella notte non avevo pianto e mi ero ripromessa di non piangere più, almeno per lui. Ad un tratto qualcuno interruppe le mie riflessioni <<¡Hola!>>
Abby era tornata dalla sua passeggiata quotidiana, che io mi ero rifiutata di condividere.
<<Cos'è quella faccia triste?>> chiese.
<<Sto rimuginando sul mio penoso passato>> mi fece cenno con la testa di continuare <<e ho preso la decisione di farla finita>> il suo sguardo si fece tenebroso come le nuvole nel cielo <<domani sarò morta e vissero tutti felici e contenti>> dissi tutto d'un fiato e mi misi a ridere.
<<Il tuo sarcasmo e la tua autocommiserazione sono sempre così allettanti>> ribatté esasperata.

Un giorno per innamorarsi [IN PAUSA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora