팔 | 𝟖

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La sveglia del cellulare prese a suonare, Yoongi aprì gli occhi, prima di spegnere l'aggeggio infernale si buttò un cuscino in faccia. Sospirò sulla fabbrica del cuscino che profumava di vaniglia e mandorla e finalmente si alzò.

Si rimise i jeans della sera precedente e senza curarsi troppo del suo aspetto uscì dalla stanza, trascinò i piedi nudi sulla moquette fino ad arrivare alla ringhiera d'ottone della rampa di scale, poteva vedere gran parte dell'appartamento da lì sopra.

Si rese conto che delle paia di occhi lo stessero osservando con le sopracciglia inarcate.

"Dormito bene?"

"Ma che ci fate voi tre svegli alle sei?" Borbottò Yoongi mentre scendeva le scalette con passi tentennanti.

Teamin ridacchiò mentre versava del latte in una tazza "Tu devi andare a scuola no?" Sentire quella domanda uscire dalla sua bocca lo fece sentire incredibilmente a disagio, Taemin sembrava davvero un genitore e la cosa lo infastidiva parecchio.

Yoongi si passò una mano fra i capelli, "Venite anche voi assieme a me e Jimin?" Quei due scossero la testa, Jimin ridacchiò, "No certo che no, ma Jimin ha deciso di prendere la Spitfire e gli stavo facendo una ramanzina" Yoongi sbarrò gli occhi.

Sarebbe andato a scuola a bordo di quella costosissima macchina d'epoca? E a guidarla sarebbe stato il ragazzo più bello e attraente che avesse mai visto?
Sembrava troppo bello per essere vero.

"Ti da fastidio se ti accompagno con la Spitfire?" Domandò Jimin, Yoongi scosse la testa, il biondo annuì, Yoongi si sedette vicino a lui e presto si ritrovò davanti una perfetta colazione inglese, uova strapazzate, bacon, waffle e altre pietanze che non provò perché aveva la pancia piena.

"Mi dispiace dirtelo ma non potrai andare a scuola in quel modo" disse Minho facendo un cenno verso di lui, Yoongi ridacchiò, indossava solo i jeans della sera prima, era a petto nudo. Vicino a Jimin. Che lo guardava attentamente.

"A me non dispiacerebbe" disse Jimin, le guance di Yoongi presero improvvisamente colore cosa che provocò una risata ai due uomini davanti a loro.

Jimin salì in camera sua per prepararsi, Yoongì si alzò da tavola per fare lo stesso, "So che tu e Taehyung ieri avete parlato" gli disse Minho, Yoongi avrebbe voluto roteare gli occhi, "Ad essere precisi, lui mi ha minacciato e basta" Minho ridacchiò, "Nemmeno tu ti sei risparmiato, però." Aveva paura di sapere dove volesse arrivare il castano.

"Stallo a sentire, capito?" Yoongi annuì, capì perché Minho la sera prima l'avesse invitato, perchè Taehyung gli avesse fatto quel discorso e capì perché Minho glielo stesse ricordando, era una sorta di test, Yoongi si stava presentando letteralmente alla famiglia di Jimin.

"Lo farò" Minho annuì e gli diede una pacca sulla spalla, Yoongi corse sulle scale, si chiuse la porta della stanza alle spalle e prese dei respiri profondi, recuperò le sue scarpe e la sua camicia e filò in bagno per darsi una sciacquata.

Notò un profumo sulla mensola vicino allo specchio, lo prese, lesse l'etichetta 'Creed', non aveva mai sentito nominare quella marca di profumo, fece spallucce e se ne spruzzò un pò per tutto il corpo giusto per evitare di emanare un odore sgradevole.

Indossò di nuovo la camicia, una volta arrivato a scuola avrebbe preso dal suo armadietto la divisa che teneva lì per evenienza, già si aspettava le domande inquisitorie di Seokjin e lo sguardo serio che Namjoon gli avrebbe rivolto, erano davvero molto maturi per la loro età, era una cosa che apprezzava molto di loro.

Yoongi si diede un'ultima occhiata allo specchio, si aggiustò il colletto della camicia e tornò in stanza per prendere la sua giacca di pelle nera.

𝟗𝟓𝐬 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora