발문 | 𝐄𝐏𝐈𝐋𝐎𝐆𝐎

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"A quanti funerali potrà mai andare una persona prima di compiere vent'anni?" Sussurrò fissando le parole scolpite sulla pietra, illuminate dai raggi del tramonto aranciato mentre il vento solleticava la carne come velluto.

Hoseok era al suo fianco, come sempre "Non credo di volerlo sapere".

"Non ho mai visto così tanti morti in vita mia" si ritrovò a rispondere Yoongi.

"Ed io invece credevo che la morte non ci avrebbe mai trovato". Yoongi strinse il mazzo di fiori che aveva in mano

"A quanto pare ci sbagliavamo entrambi eh Seok?"

Il giovane con la bocca a forma di cuore annuì.

Il corvino si inginocchiò davanti alla lapide, lesse il nome falso con cui avevano deciso di seppellirlo e ingoiò il cuore che gli era salito in gola ed improvvisamente il mazzo di candidi gigli che aveva in mano si fece pesante come un incudine.

Lasciò i fiori sulla tomba di Minho e non servì a niente perchè la rabbia c'era ancora, di empatia pure troppa e tanto risentimento.

"Alle fine tutti noi facciamo una scelta no? Questa è la mia, portare fiori sulla tomba di un bastardo che mi ha rovinato"

"L'ho fatta anch'io la mia di scelta, perdonarti, Yoon."

Yoongi veniva preso in ostaggio da un insopportabile senso di colpa quando udiva quella parola, 'perdono'.

"Lo so".

E non me lo spiego.

Hoseok fissava oltre le spalle di Yoongi, oltre l'ombra della lapide di Minho, e chiuse gli occhi per un attimo.

"Credevo che nei cimiteri ci fosse più calma, pace, invece siamo circondati da devastazione e fiori inutilmente variopinti e non mi piace".

Il corpo di Yoongi era lì, presente, occhi aperti, Yoongi non era lì. Silenzioso, immobile, in trance. Ed aspettava qualcosa, qualsiasi cosa.

"Sono stanco"

"Sarai stanco dopo la partita di stasera, ora è troppo presto" il telefono di Hoseok iniziò a squillare, rispose e diede le spalle a Yoongi facendo dei passi in avanti, allontanandosi da lui.

Yoongi si riperse nel vuoto mentre fissava quel maledetto pezzo di pietra e si chiedeva perché mai fosse ancora lì, ancorato a Minho come se non fossero due entità ma bensì una sola.

"Ti odio davvero tanto e vorrei che fossi vivo solo per far sì che tu mi senta" ed Hoseok lo riportò in superficie.

"È Namjoon, Seokjin e Jungkook sono già tornati dalla visita a Kuanlin, ci aspettano in macchina"

Yoongi si alzò senza aver bisogno di sentirselo dire, era contento di andarsene.

"Diventerà mai più facile?"

Hoseok lo guardò negli occhi poi sollevò un angolo della bocca per rassicurarlo "Diventerà più facile quando smetterai di portargli fiori come se fosse stato una persona cara a cui volevi bene, quello lascialo fare a Taemin".

Il corvino annuì ed i due si diressero assieme all'uscita del cimitero dove ad aspettarli vi erano Namjoon con Seokjin e Jungkook, Yoongi deglutì vedendo l'espressione affranta di Seokjin e gli prese la mano "Guido io" Jin non rispose ma gli fece un sorriso pieno di gratitudine.

Namjoon diede una pacca sulla spalla a tutti e quattro "Siete i miei fratelli" Jungkook in macchina gli si accoccolò vicino mentre Jin cercava di distrarsi osservando la strada fuori dal finestrino.

Yoongi si sentiva al sicuro e non gli capitava da un pò.

"Sono contento di non avervi seppellito" sussurrò a mezza voce.

𝟗𝟓𝐬 𝐀𝐍𝐆𝐄𝐋 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora