61. "Sicura che non vuoi venire? In tutti i sensi."

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⚠️ATTENZIONE, È PRESENTE LINGUAGGIO SCURRILE. ⚠️

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Sbattei ripetutamente le palpebre.

"Stavo pensando che... potremmo giocare alla Play." proposi.
"Se non avessi queste uscite, non saresti tu, vero?". Mi guardò con quella sua espressione da coniglio.

Accennai un sorriso imbarazzato.

"Comunque mi rifiuto, preferisco che tu mi legga le tue storie." disse.
"Quali storie?"
"Quelle che hai nella libreria di camera tua. Stamani ne ho sfogliata qualcuna. "

Ecco un altro infarto, tanto ne avevo avuti pochi.
Come aveva fatto a leggerle? Erano in italiano.

"Ehi, non pensare che sappia la tua lingua. Ma c'era il tuo nome sopra e copertine stampate con un titolo. So fare due più due."
"Perciò... dovrei tradurtele?" domandai.

Fece cenno di sì.
Lì per lì mi passò per la mente che potesse essere un'altra scusa per portare a compimento il suo piano, ma il sospetto scomparve quando, una volta in camera, prese la storia che voleva che gli leggessi.
Quando riconobbi la copertina, le labbra mi si inclinarono verso l'alto.

"È il primo racconto che ho scritto. Avevo quattordici anni."
"Ma non li hai pubblicati?"
"No, mi vergogno.". Abbassai lo sguardo.
"Beh, dovresti."

Si sedette sul letto, mentre io mi accomodai sul tappeto peloso.
Mi sarei tenuta in guardia dalle sue advance questa volta.

"Ma se non sai ancora di cosa parla!" sbottai.
"Basta vedere il titolo e la figura in prima pagina per capire che è una gran figata."
Il titolo era una parola inventata e come copertina aveva un pozzo sperso in una radura, al cui interno si specchiava un posto diverso da quello esterno.
Era una storia di fantasia, su draghi della luce e draghi delle tenebre, in cui la protagonista non conosceva il suo passato e credeva di appartenere alla Terra, mentre in verità veniva da una un luogo ignoto all'umanità, un paese stupendo in cui regnava un principe dai capelli verdi.
Alla fine la ragazza si innamorava di lui, per poi scoprire che il ragazzo la amava fin da quando era bambina e viveva nel castello assieme alla famiglia reale, visto che era stata abbandonata davanti alla porta del palazzo quando aveva solo un anno.

"Aspetta un attimo." mi stoppò Jk. "Il principe è RM? Una volta se li era fatti i capelli di quel colore."
"No!". Feci per ritogliergli il racconto di mano, ma quello me lo impedì.

Non mi era neppure passato per la mente di paragonarlo a uno dei Bangtan. Anzi, non era nessuno che conoscessi.

"Certo, magari con lui avresti ceduto. Sai, Nam è noto per essere un bel pervertito.". Corrucciò la fronte.
"Ma cosa stai farneticando!?" fu la mia reazione.
"Lasciamo perdere." sospirò. "Meglio che tu non lo sappia."

Non è che pra usciva fuori che persino RM era stato accusato di stupro, vero?

Andò verso l'uscita della cameretta.

"Il bagno dove è ?" mi chiese.
"La porta a destra."

Con un tempismo perfetto, nello stesso momento in cui era sparito, mi arrivarono una raffica di messaggi.
Era Tae.

Tae 🐯:Aurora, di' a Jungkook che si muova a tornare, perché Min-ho è incavolato da far paura.

Tae 🐯: Ha spento il telefono per caso? Non gli arriva nessun sms.

Tae🐯 : Per favore, almeno te rispondimi.

Tae 🐯: Per ora non sospetta che sia a casa tua, a parte che non sa neppure dove abiti.

Please, fix this torn heart (BTS, WATTYS 2019) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora