𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
sembrava davvero quello di un coniglietto?
Che cosa tenera, pensò. Lo strinse ancora a sé per dargli conforto, ma ad un certo punto lo sentì più distante. In effetti, oltre al suo odore ora sentì quello di altre persone. Fortunatamente il ragazzo recitò la parte perfettamente, proprio come gli aveva detto il giorno prima. Taehyung sollevò la mano simulando uno schiaffo, ma si bloccò non appena sentì la mano di uno dei ragazzi sulla propria spalla
《non direi, ci vuole davvero poco per farlo spaventare. Guardate, ha già la coda tra le gambe》
disse, riprendendo la storia del coniglietto ridacchiando, seguito dai suoi.
Uscì poi dalla cabina e sbattè la porta, con la maniglia distrutta, lasciando il ragazzo all'interno
«andiamo a berci qualcosa, Tae. Te lo meriti»
propose uno dei ragazzi, e accettò. Uscì dunque dal bagno e il resto della compagnia li raggiunse. Gli dispiaceva, però, che il ragazzo fosse rimasto in quel luogo, solo.
Poco dopo uscirono dalla scuola e andarono a divertirsi in un locale vicino a quest'ultima.𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
Jungkook restò a sguardo basso, subendo un'altra volta le prese in giro dei suoi compagni, aspettò che i ragazzi uscissero dal bagno e se ne accorse quando la porta venne sbattuta violentemente da qualcuno, aspettò che le voci non si sentissero più, segno che i ragazzi se ne erano finalmente andati.
fece per alzarsi da terra e cercò di aprire la porta, ma non vi fu nulla da fare, era bloccata, tirò un calcio a quest'ultima, sperando si aprisse, ma senza risultati.
cominciò a chiamare qualcuno. ma nessuno venne in suo soccorso, si rassegnò e guardò la finestra, idea! poteva uscire dalla finestra, se non fosse che era al secondo piano. ma per sua fortuna, c'era una scala che portava da terra al tetto, ovviamente questa scala poteva essere spostata o tolta, Jungkook uscì dalla finestra, reggendosi alle sbarre di ferro che vi erano fuori di ogni finestra.
una delle sue più grandi paure era proprio l'altezza, e lì era ben che in alto. si attaccò al muro, camminando lentamente sul cornicione.
《hey coniglietto! hai deciso di ucciderti?》
chiese un ragazzo che lo guardava da terra, ridacchiando, Jungkook aprì gli occhi. pessima idea. ora poteva notare quanto fosse in alto, sgranò gli occhi e cercò di raggiungere la scala, c'era quasi. presa! ma quel ragazzo la staccò. ridendo
《t-ti prego..》
sussurrò, ma niente. allora decise di lanciarsi sul tetto della palestra, riuscendo nel suo intento, ma ora, come sarebbe sceso da lì?𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
stavano camminando lungo il cortile della scuola verso il cancello, quando da lontano sentì la voce di quel ragazzo. Si voltò e lì vide il minore, camminare sul cornicione della scuola _che cazzo sta facendo_ pensò, ma i suoi compagni cominciarono a fare dei cori, come per incitarlo a buttarsi. Certe persone fanno proprio schifo. Notò poi un ragazzo con la scala tra le mani, probabilmente tolta per non far scendere l'altro
《ragazzi, andiamo. Dovremmo ritardare per brindare solo a causa di quel piccolo essere con istinti suicidi?》
cominciò a camminare verso l'uscita e gli altri lo seguirono. Non appena furono fuori, subito i ragazzi entrarono nel bar accanto alla scuola
《vi raggiungo dopo, devo andare a controllare l'auto》
e così fece. Andò nel parcheggio interno della scuola, accanto alla palestra, e fortunatamente la sua costosa auto era ancora lì.
Si appoggiò ad essa, cercando di far passare del tempo per non dover raggiungere gli altri. Odiava i luoghi affollati, e sicuramente il bar era uno di quelli. Osservò il cielo, le nuvole spostarsi sullo sfondo azzurro... Ad un tratto sentì il profumo del ragazzo. Attratto da questo, si arrampicò sul muro della palestra e raggiunse il tetto. Da lì riuscì a vedere il minore, sdraiato, non molto distante da lui
《ma che ti passa per la testa?》
si avvicinò e si chinò, prendendolo tra le proprie braccia.𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
sobbalzò dallo spavento, girandosi verso di lui e facendo qualche passo indietro, deglutendo silenziosamente 《n-niente..m-mi avete chiuso in bagno, la porta era bloccata e stavo cercando di uscire..m-ma poi un ragazzo ha preso la scala e sono venuto qui》
spiegò velocemente, senza fermarsi un secondo, bloccandosi. quando il ragazzo lo abbracciò nuovamente, e il minore rimase paralizzato a quel gesto, non era poi così abituato a tutto quell'affetto
《T-Tae..vai..ti stanno aspettando ed io devo andare da un dottore, domani non so se vengo a scuola..non lo so neanche domani..e dopo domani e così via..questa situazione mi ha stancato, credo che cambierò scuola》
disse, portando una mano sulla pancia, la sua bulimia cominciava a farsi sentire, ed era proprio quello che temeva, tutti sapevano le condizioni di sua madre. ma nessuno sapeva come stava lui fisicamente
《c-ci vediamo》
disse in un sussurro, staccandosi dall'abbraccio e cercando di scendere, tramite un albero lì vicino.
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《𝐓i 𝐀ppartengo》
Fanfiction𝐥𝐞𝐠𝐠𝐞𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐬𝐜𝐨𝐩𝐫𝐢𝐫𝐞. 𝐀𝐓𝐓𝐄𝐍𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄: 𝐛𝐨𝐲×𝐛𝐨𝐲 𝐬𝐦𝐮𝐭. 𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐥𝐢𝐤𝐞? 𝐝𝐨𝐧'𝐭 𝐫𝐞𝐚𝐝!