십팔

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𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
una volta entrati nell'edificio, e proprio in quel momento vide il gruppo nella quale c'era anche il ragazzo, Jungkook perse un battito, non sapendo minimamente che reazione si sarebbe aspettato da loro
《Hey Tae! ma che fai ah?》
chiese uno dei ragazzi, avvicinandosi a passo svelto verso i due.
Jungkook in quel momento venne preso dal panico e si nascose dietro al maggiore, reggendosi comunque alle sue spalle
《Coniglietto, saltella in classe. ora》
disse freddo il ragazzo, guardando negli occhi Taehyung, il minore scosse la testa velocemente, rifiutando quell'obbligo
《n-non voglio》
disse a bassa voce, stringendosi al maggiore

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
appena mise piede sul vecchio pavimento della scuola, si ritrovò di fronte la compagnia dei suoi "amici". Tsk, non ci voleva.
Sentì subito il minore spostarsi dietro di sé, ed essendo molto più basso di lui, scomparire quasi nel nulla.
Non appena sentì le parole del ragazzo, i pugni si strinsero e la tensione salì alle stelle.
Avrebbe volentieri preso a pugni quella faccia di cazzo, ma non voleva che la sua maglia preferita si sporcasse del suo viscido sangue
《chi sei tu per dirgli cosa fare》
disse prontamente, fissandolo negli occhi come per fulminarlo
《perché non ci vai tu, in classe. Stai solo bloccando il passaggio.》
affermò, per poi fare qualche passo avanti per spaventarlo.

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
appena vide il maggiore avanzare verso il ragazzo, si sentì di nuovo in pericolo, come se fosse scoperto da un probabile attacco degli altri ragazzi di quel gruppo.
sentì il bisogno di intervenire, gli occhi diventarono di un lieve rosso, ma cercò di trattenersi, non voleva mostrarsi a quei ragazzi nella sua vera forma
《o-oppa》
richiamò il ragazzo, cercando di attirare la sua attenzione
《ow, il coniglietto ha bisogno del suo oppa, o forse ha bisogno di scopare?》
chiese uno dei ragazzi, ridacchiando, jungkook si girò verso di questo, stringendo i pugni con forza

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
ancora qualche passo e si ritrovò di fronte a quel verme parlante.
Altre acide parole fuggirono dalle sue labbra, tanto da far perdere il controllo al maggiore.
Lo guardò dall'alto al basso, dal momento che Taehyung era uno dei più alti del gruppo.
La sua mano, con uno scatto improvviso, attaccò il suo collo, trascinando il corpo del ragazzo contro un armadietto, sollevato da terra
《Jungkook non è una puttana come tua madre》
strinse ancora la presa, noncurante degli sguardi degli altri ragazzi.
Dopo qualche attimo, vedendolo al limite delle forze, lasciò la presa all'improvviso, facendo cadere il corpo a terra
《tsk, che schifo》
si allontanò e tornò dal minore.

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
osservò tutta la scena, pietrificato, cosa che fecero anche gli altri del gruppo
《o-oppa ti prego basta..a-andiamo via》
disse il minore spaventato, ma comunque, aveva paura di infastidire il ragazzo.
sentì poi il corpo del ragazzo cadere, cosa che lo fece sussultare dallo spavento, appena rivide gli occhi del maggiore, si fiondò tra le sue braccia, stringendolo a sé, come per farlo calmare dalla rabbia che provava in quel momento
《t-ti prego calmati..a-andiamo in classe perfavo-ahia!》
prese il maggiore per il polso, cercando di trascinarlo verso la propria classe, ma  non finì la frase che cadde a terra, visto che uno dei ragazzi gli fece lo sgambetto, cosa che, insieme al dolore che provò la sera scorsa a causa della notte passata insieme al più grande, gli fece provare un dolore ancora più forte, tanto da fargli sentire gli occhi lucidi.

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
non appena il minore lo avvolse tra le sue braccia, Taehyung fece lo stesso, seppur non per molto.
Difatti ora il ragazzo lo stava trascinando verso la classe, quando ad un certo punto non sentì più la sua presa sul polso.
Uno dei ragazzi lo aveva fatto cadere, e ciò, fu la goccia che fece traboccare il vaso.
Si fiondò sul bullo e lo atterrò, sedendosi poi sul suo ventre per impedirgli di fuggire
《lurido bastardo》
sganciò un pugno che colpì perfettamente la sua guancia.
Così continuò, pugno dopo pugno, fino a quando non fu soddisfatto. Rimase immobile, sul corpo dell'altro, con un leggero fiatone, mentre fulminava con lo sguardo il resto del gruppo. Mancava poco, all'inizio delle lezioni

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
si massaggiò la testa con la mano, tirando su con il naso e poi sentì vari colpi alle sue spalle, si girò e vide il ragazzo sul bullo, che sferrava pugni sempre più forti
《Taehyung》
lo chiamò cercando di fermarlo, sapeva che sarebbe finito nei guai se qualcuno l'avesse visto, si alzò di scatto, avvicinandosi al ragazzo e gli alzò il viso con due dita, da sotto il mento, guardandolo negli occhi
《a-andiamo, prima che entri qualcun'altro》
disse infine, prendendogli la mano con la quale aveva tirato poco prima quei pugni, e la accarezzò

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
avrebbe voluto continuare all'infinito, fino a sfregiare quel volto macchiandolo di caldo sangue, ma ad un tratto sentì il dolce tocco del minore che gli accarezzò il mento.
Si alzò da terra e sorrise quasi alle carezze dell'altro
《andiamocene》
gli afferrò l'altra mano e cercò di trascinarlo fuori da scuola. Sicuramente quella giornata non era iniziata per il meglio, e Taehyung già sapeva che sarebbe peggiorata.
Non voleva che a causa della sua rabbia, il minore potesse esporsi al pericolo dei bulli che, sicuramente, avrebbero voluto vendicarsi.
L'unica cosa che voleva in quel momento era starsene in un luogo tranquillo, per non perdere il senno.

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
《a-andiamocene?》
chiese confuso, inarcando un sopracciglio con fare curioso
《ma-ma Taehyung..l-la scuola》
disse guardando la propria classe, alla fine del corridoio, ma neanche il tempo di finire la frase che si ritrovò fuori scuola insieme al più grande, la campanella suonò in quel momento, e la maggior parte degli studenti entrò a scuola, lasciando in disparte qualche gruppetto, solito a restare fuori qualche minuto dopo il suono della campana.
il minore li guardò per pochi secondi, giusto il tempo di squadrarli, tornando poi con lo sguardo sul più grande.

《𝐓i 𝐀ppartengo》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora