열한

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𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
quando il maggiore mise le mani sui propri fianchi, sentì la testa andare in confusione, e poi sentì ancora quelle sensazioni, solo. più forti. ricambiò il bacio con estrema delicatezza, facendo scivolare le mani lungo il petto del maggiore, fino a posarle sulle sue spalle, poi si staccò, e lo guardò negli occhi, con il respiro affannato mordendosi leggermente il labbro, lo vide uscire dal bagno e non spiccicò parola, finalmente, dopo così tanto tempo. sorrise, senza neanche accorgersene. poi si guardò allo specchio, rendendosi conto di quello -che per lui era uno schifo- che aveva sul volto
《i-il mio sorriso》
disse in un sussurro, facendo svanire subito quell'obrobrio, sentendo dei ragazzi salire le scale. prima che potesse uscire però. lo fermarono
《era il tuo sorriso quello, coniglietto?》
Jungkook abbassò lo sguardo, non sapendo cosa rispondere
《è davvero brutto, sai?》ridacchiarono i ragazzi, Jungkook tirò un calcio al ragazzo centrale, ricevendo uno schiaffo in pieno volto. uno di quelli che lasciano il segno, quei ragazzi se ne andarono via. lasciandolo in bagno, si chiuse in uno dei gabinetti. salendo su una tavoletta chiusa e portando le ginocchia al petto, non volendo andare in classe in quel momento.

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
dopo quasi un quarto d'ora il ragazzo non era ancora rientrato in classe. Strano, eppure era con lui qualche attimo prima. Nessuno, naturalmente, era preoccupato. Nessuno a parte Taehyung e la professoressa, che disse che sarebbe andata a controllare. Ma essa non fece in tempo a terminare la frase che il ragazzo si alzò dal proprio banco
《vado io, se permette》
rimase un attimo sorpresa, ma poi gli diede il permesso «bravo, dagli una bella lezione» «quello stupido coniglietto si sarà nascosto da qualche parte»
dicevano i suoi compagni
《già, non fa altro che scappare dai problemi》
subito dopo uscì dall'aula e camminò lungo i corridoi fino ad arrivare alla porta del bagno. La aprì e vi entrò per la seconda volta
《Jungkook, sei qui dentro?》
la risposta già la sapeva, sentiva il suo odore. Si avvicinò dunque alla cabina dove si era rinchiuso.
Sapeva che non gli avrebbe aperto, quindi di sua iniziativa afferrò la maniglia e la staccò con facilità, riuscendo ad aprire la porta. Lì vide il ragazzo seduto sulla tavoletta, immerso in un mare di lacrime. Si avvicinò a lui e si abbassò alla sua altezza. Riuscì così a vedere quel segno rosso sulla sua guancia, e inevitabilmente ancora una volta la rabbia lo pervase
《chi cazzo è stato.》
disse con un tono di voce notevolmente più alto, dovuto a quella vista. Pensava fosse semplice, d'altronde lui stesso gli aveva detto di dover subire ancora a lungo quegli episodi, ma nonostante ciò si infuriò. Era una persona estremamente possessiva, e guai a chi avesse fatto del male alle persone a lui care. Già, non era nemmeno passata una settimana e già il ragazzo faceva parte di questo gruppo di persone, come se ci fosse già un legame tra loro.

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
Jungkook si spaventò, sentendo dei passi veloci avviconarsi alla porta del bagno, ma poi sentì la voce del ragazzo e si calmò. ma non voleva comunque farsi vedere in quell'orribile stato. ma neanche il tempo di muoversi che la porta del suo "rifugio" si aprì, sussultò dallo spavento e guardò il ragazzo, mentre tremava dalla paura, sapeva che non avrebbe potuto dire chi fosse stato a fargli quel segno così evidente, visto che dopo l'avrebbero sicuramente picchiato. impedendogli di tornare a casa. cominciò a scuotere la testa, non volendo rivelare i nomi di quei ragazzi, si tese in avanti, cercando un minimo di affetto, riuscì ad appoggiare la testa sulla sua spalla, nascondendo il viso nell'incavo del suo collo, continuando a singhiozzare ininterrottamente, si sentiva protetto a stare tra quelle braccia, sapeva che di quel ragazzo ormai poteva fidarsi,e si lasciò andare
《i-il mio sorriso è davvero t-tanto b-brutto?》
chiese tra i singhiozzi, chiudendo gli occhi.

𝐓𝐀𝐄𝐇𝐘𝐔𝐍𝐆
dopo che scosse il capo capì che non gli avrebbe detto nulla.
Per quale motivo? Cioè, Taehyung sicuramente non avrebbe fatto del male a nessuno... forse.
Lo vide poi  sporgersi in avanti e lo accolse tra le proprie braccia, accarezzandogli la schiena.
Ecco, quello era uno di quei momento dove la dolcezza di Taehyung usciva allo scoperto.
Lo strinse a sé, tra il suo corpo muscoloso, fino a quando sentì la sua voce. Il suo sorriso? Cosa centrava in tutto ciò?
Allentò di poco la presa in modo da poterlo guardare negli occhi
《 non lo so, non ho mai avuto la possibilità di vederlo, ma sono sicuro che sia stupendo》
gli accarezzò la guancia e poi gli diede un bacio su di essa
《ora andiamo, o qualcuno arriverà per cercarci》
si alzò e aiutò minore a fare lo stesso.

𝐉𝐔𝐍𝐆𝐊𝐎𝐎𝐊
rimase tra le sue braccia non volendo più staccarsi da quelle
《d-dicono che è uguale a quello di un coniglio..p-per questo mi chiamano così》
disse, sentendo poi le labbra del più grande posarsi sulla sua guancia, e questo gestolo fece arrossire sulle gote
《n-no..non voglio vederli..d-dopo mi prendono in giro per l-lo schiaffo..》
disse abbassando lo sguardo, alzandosi a fatica dal gabinetto, ma con l'aiuto del ragazzo, ci riuscì
《grazie Taehyung..grazie davvero..》
sussurrò, abbracciandolo un'ultima volta, stava così bene tra le sue braccia, perché doveva staccarsi? i suoi sogni si frantumarono quando sentì dei passi avvicinarsi al bagno, si staccò velocemente dal ragazzo e mise le mani in avanti, come per difendersi dal più grande, inscenando che il ragazzo lo stava picchiando
《ti prego non farmi del male》
disse con tono tremolante, appena i ragazzi entrarono sorrisero
《Hey Taehyung, ci sei andato giù pesante eh?》
disse uno di loro, appoggiando la mano sulla spalla del loro compagno

《𝐓i 𝐀ppartengo》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora