Capitolo 7

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Anno 1519

NARRATORE ESTERNO

I violini continuavano a risuonare nel grande salone della famiglia Mikaelson.
Megan tentava di ballare come meglio poteva, pestando più di qualche volta, i piedi al valoroso guerriero, che nonostante ciò, la guardava in adorazione, come se non avesse mai visto qualcosa di più bello.

"Mi dispiace non essere molto aggraziata come molte delle dame qui presenti..."
Guardò negli occhi Klaus che la guardava, mostrandole un sorriso sincero , sperando di metterla a suo agio, in mezzo a tutte quelle arpie.

"Dovresti avere molta più autostima in te stessa piccola Megan, qui dentro è pieno di donne che si atteggiano, che sono avide, bramano soltanto il denaro e la fama, spendono il loro denaro in cose futili, come abiti e gioielli, solo per sfoggiarli davanti a più persone possibili, sentendosi superiori...tu hai molto di più, di quello loro non avranno mai..."

Rimase incanta ad ascoltare le parole di Klaus, mentre egli la faceva girare per l'enorme salone, facendo muovere il suo abito in un movimento lento e sinuoso.

"Che cosa avrò mai io che loro non avranno mai Klaus?"
Gli chiese Megan quasi in sussurro impercettibile, ma che Klaus riuscì a sentire ugualmente.

"Tu hai un cuore piccola Megan, sei piena di luce, hai un'umanità che loro non potranno mai avere, ma c'è una cosa che tu avrai e che loro non avranno mai...l'amore...una cosa sottovalutata ma che senza non potremmo mai vivere felici"

Quasi con le lacrime agli occhi, Megan circondo con le sue piccole braccia il collo di Klaus, che ricambio l'abbraccio stringendole maggiormente i fianchi.

Un cameriere grido a gran voce, che un brutto temporale aveva bloccato le vie e che gli ospiti che non avrebbero avuto la possibilità di tornare a casa, sarebbero stati i benvenuti nella villa Mikaelson.

"Megan!"
"Helene, dove eri finita?"
Helene la strinse in un abbraccio per poi staccarsi poco dopo con un sorriso smagliante.

"Mi dispiace essere sparita così, ma sono stata trattenuta..."
"Trattenuta da chi?"

"Megan è un piacere rivederti"
Elijah le prese la mano e le baciò il dorso in modo delicato.
"Oh ecco chi ti ha trattenuta"
Megan ridacchio leggermente facendo ridere entrambi e poco dopo si aggiunse Klaus mettendole una braccio sulla vita, avvicinandola al suo corpo possente.

"Signori Mikaelson è un onore essere qui nella vostra dimora"
Due donne vestite con abiti sfarzosi, si avvicinarono alle due coppie, con aria superiore.

"È un piacere avervi qui signore, ma non vedo i vostri cavalieri" rispose Elijah in tono gentile ma con uno sguardo che diceva tutt'altro.
"I nostri cavalieri sono rimasti a casa...speravamo di essere le vostre dame per questa sera"

Una delle due donne parlò senza pudore, senza dare bada a Megan e ad Helene, le quali si sentirono fuori posto e tremendamente umiliate.

"Come potete vedere abbiamo già le nostre dame, e non potremmo esserne più felici"
Parlo Klaus questa volta rivolgendosi ad entrambe

"Potete benissimo lasciarle in qualche angolo della vostra dimora e venire con noi, siamo sicure che vi faremmo divertire, di queste due insulse ragazzine potreste farne ben poco, se non farvi lavare i calzini!"

Megan ed Helene abbassarono il capo ancora più umiliate, sentendo i loro occhi pizzare per le lacrime che stavano cercando di trattenere.

Megan ed Helene abbassarono il capo ancora più umiliate, sentendo i loro occhi pizzare per le lacrime che stavano cercando di trattenere

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