Capitolo 11

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NARRATORE ESTERNO

La pioggia continuava a scendere sulla città, senza fermarsi, senza avere pietà di nessuno.
Il vento gelido risuonava come una canzone per le vie della città, facendo rabbrividire i cittadini.

Klaus era impaziente di sapere il verdetto del suo medico di fiducia, riguardo la salute della sua fanciulla.
Per tutto il tempo, in cui il medico era rimasto al capezzale di Megan per sapere quale fosse la causa del suo male, il valoroso guerriero non aveva distolto lo sguardo, neanche per un solo istante, dalla grande vetrata che dava sulla sua città.

La forza di Klaus stava vacillando in quella circostanza.
Mai gli era capitato nella sua lunga vita, di sentirsi così vulnerabile, di sentirsi così inutile, dinanzi una fanciulla bisognosa di aiuto, come la sua piccola Megan.

Il pianto della piccola e dolce Helene lo si poteva udire anche a distanza.
Elijah che provava a consolarla.
La tensione la si poteva tagliare con il coltello...

Il rumore di una porta fece voltare Klaus, e un secondo dopo entrarono nella sale dove c'era Klaus, Elijah ed Helene, con occhi rossi e gonfi per il pianto.

Tutti gli occhi erano puntati sul dottore, dallo sguardo del suo volto, le notizie che da lì a poco sarebbero state rivelate, non promettevano nulla di buono.

Klaus avanzò di qualche passo.
"Allora?Che cosa hai la mia piccola Megan Dottore?"
Cercava di mantenere un tono calmo e controllato, ma i suoi occhi lo tradivano, facendo trapelare le sue emozioni.

"Mi dispiace Signor Mikaelson...ma purtroppo la giovane non sta affatto bene..."

Helene aveva ricominciato a singhiozzare sul petto di Elijah che tentava di rincuoratala, ma senza successo..

Il dottore dopo una breve pausa ricominciò a parlare, tenendo lo sguardo basso per un momento per poi rialzarlo, guardando negli occhi i due guerrieri.

"La giovane ha la Febbre Tifoite, o semplicemente chiamata Tifo...purtroppo non so dirvi quanto ancora potrà vivere...sono desolato..."

Un fulmine squarciò il celo, nello stesso istante in cui finí la frase.
Come se quel fulmine avesse spezzato a metà il cuore di Klaus.
Helene gridando si accasciò a terra e lacrime amare scesero copiosamente dai suoi occhi.

Helene gridando si accasciò a terra e lacrime amare scesero copiosamente dai suoi occhi

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Una lacrima scese anche sul volto di Klaus e si avvicinò ulteriormente al dottore.
"Non c'è nulla che lei posso fare?!"
"La medicina non ha ancora trovato una cura per questa malattia..."

Elijah si alzò lasciando Helene momentaneamente sola, sul pavimento gelido, raggiungendo il fratello.
"Che cosa provoca questa malattia?"
Delle lacrime scesero anche sul volto del fratello mentre cercava di non trapelare alcuna emozione.

"Febbre molto alta, anche 39/ 40, dolore addominale, vomito, tosse secca, ma il più delle volte potrebbe rigettare del sangue, e questo solo nella prima settimana...se dovesse arrivare alla terza, potrebbe provocare anoressia, esaurimento fisico è un deterioramento dello stato mentale con grave confusione, apatia, e in alcuni casi...Spicosi...potrebbe non essere in grado di capire la differenza tra la realtà è la fantasia...per poi morire...o per il sangue finito nei polmoni o...per un'altra infinita serie di motivi..."

Più il medico parlava, più Helene non riusciva a controllare le sue lacrime, i suoi singhiozzi e...le sue urla di dolore, per la paura e la consapevolezza, che da lì a poco avrebbe potuto perdere la sua migliore amica.

"È sveglia, se volete vederla..."

Klaus non ci pensò su neanche un secondo e si precipitò nella stanza in cui era Megan.
Si richiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò al letto, dove disposava la sua piccola ed esile fanciulla.

"Sto davvero tanto male..."
"No piccola Megan, troveremo qualcuno che sappia curarti, che ti rimetta in ses..."

Klaus non riuscì a finire la frase che la giovane, seppur con voce esile lo interruppe.

"Ho sentito cosa ha detto il dottore Klaus, e lo hai sentito anche tu...non mi rimane molto ormai..."
"Non permetterò che questa malattia ti porti via da me Megan, ti ho trovata e non ti lascerò andare tanto facilmente! Non posso perderti...perché tu sei la mia luce in questa vita di oscurità e tenebre..."

L'ultima frase la disse avvicinandosi a lei, così da essere davanti ai suoi occhi, dimostrandole che quello che stava dicendo era la verità.

Megan con le lacrime agli occhi, allungò con difficoltà la mano verso il volto del guerriero accarezzandolo.
"Io non v-voglio morire Klaus...ma purtroppo non c'è rimedio al mio male..."

Klaus la fissò intensamente negli occhi, un'idea gli balenò nella mente e uno strano scintillio, forse di speranza, gli attraversò gli occhi, come un bagliore.

"No...uno ci sarebbe!"

SPAZIO ALL'AUTRICE

Ecco qua un'altro capitolo, mette una stellina è un commento per farmi sapere cosa ne pensate!

PS: So bene che la febbre tifoide si manifesta verso il 1800 in avanti, ma questa è una storia concentrata puramente sulla fantasia e non su avvenimenti realmente accuditi come ben potete immaginare, quindi siate indulgenti😘

I came back to you (SOSPESA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora