#2 SFIDA

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Bentrovati, valorosi personaggi!

Nella sfida precedente avete assistito alle prime perdite della vostra casata. Ora, l'armata del Re della Notte, comincia ad avere nuove e temute reclute. Vedere il proprio compagno di squadra passare al lato oscuro è sempre un brutto colpo, ma come ben saprete il nostro motto è sempre quello del: Al gioco del trono, o si vince o si muore.

Senza ulteriori indugi, direi che è arrivato il momento di proseguire in questa lunga battaglia per il Trono... e noi admins abbiamo deciso di dare più pepe a questa seconda sanguinosa sfida, abbiamo deciso di alzare l'asticella della difficoltà un pochino di più rispetto a quella precedente. D'altronde questo è o non è un contest in cui ci si mette continuamente alla prova? Molto bene.

I prompt che qui di seguito vi proporremo per ciascuna casata, dovrà rispettare una sola condizione e chi non la rispetterà può già considerarsi un Estraneo.

La condizione è: scrivere in seconda persona.

*Si alzano brusii, la folla è in delirio, volano insulti, gente che se ne va indignata*

Calmi, calmi. Alcuni di voi, magari, non avranno mai avuto l'occasione di provare questo metodo alquanto... particolare. Motivo per cui abbiamo deciso di darvi una dritta, anzi, un esempio proveniente da un estratto scritto dalla nostra admin Volpe, ester_fox_. Troverete la one-shot completa nella sua raccolta "Inchiostro": Capitolo - Christabel.

Estratto - esempio:

"È che quando ti incazzi e poi ti calmi ti rimane un grumo fastidioso fissato nel petto. Non puoi farci molto, ma l'hai sempre paragonato a una miccia. O a delle braci che spente lo sembrano solamente, a cui basta il minimo alito di vento per riprendere a bruciare, più alte di prima.

Quando il battito cardiaco è rallentato, quando quello che ti ha fatto saltare i nervi smette di tenderli manco stesse accordando uno strumento, quando forse hai recuperato un po' di calma, ti resta comunque questa brace bollente fissata in mezzo al petto, che gorgoglia e borbotta.

E non sai che farci.

Non sai che fare con tutta quell'irritazione, non sai come incanalarla, non sai dove mettere quell'energia che ti dà la rabbia, che pure non puoi sfogare rompendo qualcosa o dando fuoco a quello che incontri.

A volte credi che questa cosa che ti rimane accesa in mezzo al petto non sia altro che il motore del tuo potere, della tua magia. D'accordo, puoi controllare tutti e quattro gli elementi, ma il fuoco è quello che domini meglio, che rappresenta la tua personalità e la tua tendenza a esplodere. E quindi non è che il grumo di rabbia e irritazione e tensione e fastidio che hai al centro del petto non sia altro che il senso del tuo potere?

Non lo sai. Probabilmente nessuno lo sa, perchè coloro che avrebbero potuto aiutarti sono stati fatti sparire dalla regina. Però sai che quando ti calmi, almeno, quella calma apparente che significa una brace accesa nel petto, se posi una mano sul seno lo senti bollente.

E comunque non sai che farci.

Quella maledetta brace si accende spesso quando c'è Ethan nei paraggi, Ethan che ti ha sempre trattato malissimo ma che a tratti ti fa così tanta tenerezza che non puoi fare a meno di chiederti cosa ti sia fumata. Ethan è anche un tuo predatore naturale, quando è in forma animale, ma questo non ti tocca e continui a provocarlo comunque, soprattutto quando sei arrabbiata per qualcosa. A volte ti diverte, altre volte invece ti accende la scintilla che hai nel petto solo guardandoti.

Persino se lo pensi ti si scalda la brace dormiente. Come ora, che sei riversa nel tuo letto, mentre Eleazar dorme e tu invece non riesci a riposare perchè sei così abituata ai turni notturni che avere davanti a te un'intera notte di sonno ti confonde e finisci per non rilassarti affatto, sempre troppo tesa per poter lasciare che il tuo corpo provi un qualche sollievo.

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