Ho passato tutta la mattina a fare allenamenti in palestra, sono distrutto. Appena arrivo a casa mi faccio una doccia veloce e voglio suonare il piano. Oggi per fortuna non ho lezioni private di economia o robe del genere. Mia zia è uscita stamattina presto per andare a lavorare e tornerà stasera. Ha pregato Betty di controllarmi nel caso facessi qualcosa di stupido e soprattutto di vestirmi bene. Stasera dovrò andare ad una cena di azienda insieme a mia zia, dei suoi colleghi e dei suoi amici. Per fortuna ci sarà anche Noah almeno parlerò con qualcuno. Alcune volte ci scambiamo messaggi e parliamo ogni tanto.
" Signorino James, eccoci arrivati" mi dice il mio autista.
" Ti prego, non dire signorino, basta che mi chiami James" gli rispondo con gentilezza facendogli un sorriso.
Uscito dalla macchina, appena entro in casa mi trovo Betty che mi abbraccia " allora giovanotto come sono andati gli allenamenti?" mi domanda
"Ma il solito, anche se oggi devo dire che l'istruttore ci è andato giù pesante con le flessioni, non la smetteva di dire "Su, su Reed non sarai mica una femminuccia" lo odio quando fa così" sbuffo.
Betty comincia a ridere " be, ti avrei voluto vedere, secondo me c'era da sbellicarsi dalle risate. Lui che urlava e te che facevi una delle tue facce buffe tipo" basta con questo strazio"
Comincio a ridere anche io " be più o meno è andata cosi" dico con ironia.
Betty mi guarda " su signorino, intanto che ti fai la doccia, ti preparo qualcosa da mangiare"
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Sto suonando il piano da quasi 2 ore ed è come una droga, non riesco a smettere, mi rilassa e mi da carica allo stesso tempo. Intanto che suono Betty fa i lavori di casa e ogni volta che finisco mi dice un suo parere. Oggi continuo a suonare 'i don't care di Ed Sheeran" ho sempre adorato questo artista, quando ero a Toronto facevo delle piccole cover con la chitarra e cantavo insieme ai miei amici, ma ormai quella parte della mia vita non esiste più . Smetto di suonare quando sento la voce di Betty che mi chiama " James, vieni! Vieni, presto!"
Non la trovo da nessuna parte , sarà al piano superiore, ma dove si è cacciata quella donna? Penso al peggio,non è che è caduta e si è fatta male? Accelero il passo. Arrivo al piano di sopra e noto che tutte le porte sono chiuse tranne una, scommetto che sia li, appena entro pensavo di trovarla stesa a terra o che si fosse fatta male, invece è li che mi sorride e tiene qualcosa tra le mani.
" Oh ce ne hai messo di tempo ragazzo mio.." mi dice
" Scusami, Betty ma.. non ti trovavo, pensavo che ti fosse successo qualc..." mi blocco, fisso quello che ha in mano ed urlo " MA QUELLO È IL MIO DIARIO" la guardo incredulo " ma dove lo hai trovato?
Me lo porge per poi spiegare " stavo pulendo la mensola di tua zia e nel pulire mi sono caduti alcuni libri, ho visto che in questo c'era una targhetta con scritto " James" e allora ti ho chiamato, è il tuo diario?" Mi domanda incuriosita.
"Si, cioè doveva esserlo" lo scruto in ogni dettaglio era proprio come lo ricordavo un diario di pelle marrone scuro rilegato con due corde. Vedo Betty che mi guarda, ha lo sguardo di chi vuole sapere di più. Mentre lo apro e continuo a girarlo fra le mie mani le spiego" lo avevo comprato in un negozio a Toronto, volevo usarlo come diario per scrivere i miei pensieri ma non l'ho mai usato e.." Smetto di parlare quando sento un tonfo. È caduto qualcosa. Sul pavimento ci sono dei fogli piegati in 4, saranno stati all' interno del diario. Li raccolgo.
"Che fogli sono?" Mi domanda Betty.
Li apro e li guardo. Sono dei fogli con il titolo " spagnolo" adesso mi ricordo. Prima che morissero i miei oltre a scrivere su un diario, avevo una mezza idea di imparare lo spagnolo, a scuola mi avevano insegnato francese ma non mi era mai piaciuta come lingua. Cominciai a dilettarmi nel cercare schede di spagnolo e di impararlo. Ma ovviamente con scarsi risultati visto che avevo cercato solo due robe basilari.
Guardo Betty " sono schede di spagnolo" le rispondo.
Mi guarda incredula " schede di spagnolo? Come mai? Volevi impararlo?"
"Si" le dico con un un filo di voce rammarica " avevo questa idea di imparare lo spagnolo , mi era sempre piaciuta come lingua e pensavo che fosse davvero un gran peccato che non l'insegnassero nel mio liceo....perciò cominciai a guardarlo un po' nel tempo libero, poi è successo quello che sai e ho smesso."
Entusiasta mi risponde" be giovanotto.. lo sai cosa puoi fare?
"No, cosa?" Le dico
" be puoi impararlo, se per te è importante, sei così giovane ed è sempre un bene imparare una lingua." mi riferisce.
La stringo a me in un caloroso abbraccio "grazie mille, Betty".
"Però da solo penso che sia un filo difficile, l'ultima volta che ci ho provato non ci capivo quasi niente." Le dico.
Sorridendomi mi risponde "Be, puoi sempre chiedere a qualcuno di insegnarti la lingua."
"Si, hai ragione, grazie mille per il consiglio."
Ciao a tutti, ecco a voi un nuovo capitolo. Da adesso comincia la storia, spero vi piaccia!
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The perfect boy
FanfictionJames Reed da sempre è considerato il ragazzo perfetto, popolare, intelligente. Ha una buona famiglia e amici che lo sostengono in tutto. Sembra tutto perfetto nella sua vita, fino a quando un tragico incidente gli farà perdere le persone che ama di...