Sabrina è davvero simpatica, mi sento bene in questo momento insieme a loro.
Betty e Sabrina continuano a parlare della lezione e sul mio modo di pronunciare le parole in spagnolo.
"Hahaha ragazzo mio ci sarà da divertirsi nel sentirti parlare lo spagnolo" mi riferisce Betty.
" sicuramente farò strage di cuori" dico sarcastico.
Vedo che Sabrina mi guarda mentre sorseggia il tè.
" Allora Sabrina parlaci un po' di te, sono curioso" le dico
Fa un sospiro " be.. non c'è molto da dire sulla mia vita. Da 5 anni io e miei genitori ci siamo trasferiti qui a Londra, prima vivevo in un paese nel nord Italia, c'è voluto un po' ad abbientarci ma adoro stare qui e adesso sono al 2 anno di università e ogni tanto per pagarmi gli studi faccio qualche lezione."
"Davvero vivevi in Italia?"le dico entusiasta.
" si, prima vivevo li ma per lavoro ci siamo dovuti trasferire. Devo ammettere che certe volte mi manca ma qua sto davvero bene." Mi riferisce.
" ho sempre voluto andare in Italia, dicono che sia davvero bella." Le dico
" si è molto bella poi il cibo è spettacolare non come qua in Inghilterra." Afferma
" be si.. qua non è un granché e lo dico pure io che sono canadese" le dico in tono sarcastico.
Vedo Betty che ci guarda
" lo sai che questo giovanotto sa suonare?"
Sabrina mi guarda e le brillano gli occhi "Davvero? E che strumenti suoni?"
"Suono il pianoforte ma suonavo anche la chitarra quando ero in Canada" affermo
" Wow, sono da sempre i miei strumenti preferiti, anche io suonavo la chitarra acustica ma per via della scuola e l'università ho dovuto smettere" mi dice con un tono triste.
Betty mi prende per un braccio e pure Sabrina ci trascina nel salone, so già cosa ha in mente vuole che suoni il piano.
" Giovanotto che ne dici di far sentire qualche pezzo alla signorina? " mi dice facendomi l'occhiolino.
Guardo Sabrina, noto che sta guardando il salone con gli occhi che le brillano. È davvero stupenda.
" si, certo" le dico mentre mi avvio verso il piano. Prendo il primo spartito che mi capita e inizio a suonare. Non faccio in tempo a suonare la prima nota che Betty mi blocca " ma ragazzo! Davvero vuoi suonare questo alla nostra ospite?"
" perché? Replico mentre prendo in mano lo spartito " è la traviata di Verdi"
" ma invece di questo che ti ha dato tua zia perché non suoni quella cover di quel cantante che ti piace così tanto? La suoni e canti così bene"
Guardo Sabrina e noto che sta ridendo
" siete fantastici, fa come vuoi James per me va bene qualsiasi cosa"
Ci penso un attimo, ma si infondo mia zia non lo verrà mai a sapere di questa cosa. Mi alzo e di fretta prendo gli spartiti che nascondo all' interno del diario che avevo trovato pochi giorni fa.
Appena torno in salone dico a Sabrina " suonerò i don't care di ed sheeran, sempre se ti faccia piacere"
" Lo adoro! Io e miei amici non smettevamo di cantare questa canzone" mi riferisce.
Le sorrido, wow gli piace pure a lei.
Mentre sorrido comincio a suonare, il mondo sembra scomparire. Esisto solo io e il piano in questo momento. Appena finisco vedo Sabrina che applaude insieme a Betty.
" sei stato stupendo, avevo i brividi" mi riferisce Sabrina
" grazie mille" le riferisco in un timido sorriso.
"Potresti risuonarla? Sei davvero bravo." Mi dice Sabrina
"Certamente, se fosse per me suonerei tutto il giorno"
Ricomincio a suonare. Le dita mi scivolano sulla tastiera e ogni volta che esce un suono, sento l'adrenalina a mille che mi percorre in tutto il corpo. Apro gli occhi e comincio a cantare, noto che Sabrina mi sta fissando. Senza pensarci le faccio l'occhiolino, sinceramente non so cosa mi prende.
Mi blocco quando sento il suono della porta d'ingresso che si apre " merda sarà mia zia" penso. Mi trovo Betty che ruba gli spartiti e li mette dietro alla schiena. Mi sussurra " sta calmo ragazzo"
Sto sudando freddo, l'unica cosa che riesco a fare è cercare di suonare un pezzo che mi ha dato mia zia sperando che se la beve.
Sento dei passi che si accentuano sempre di più verso di noi.
" Non preoccupatevi sono io, non sono Eveline" ci dice John.
Tiriamo un sospiro di sollievo, vedo che Sabrina rimane un po' spaesata per quello che è appena successo.
" James dovresti stare più attento a suonare e a cantare, specialmente questi pezzi che tieni nascosti a tua zia e agli spartiti che scrivi. Darebbe di matto se scoprisse che gli tieni nascosto alcune cose, e purtroppo si sentiva tutto appena ero davanti alla porta di casa" mi riferisce John.
" Si farò più attenzione, ma un momento.. tu come facevi a sapere di questa cosa? L'avevo detto solo a Betty"
" Be ragazzo... io e John molte volte ci troviamo fuori e discutiamo un po' di tutto. È una brava persone e un bravo uomo." Riferisce Betty con il viso leggermente rosso.
" ok.. Ma come mai sei venuto qua John? Non dovevi rimanere in azienda insieme a mia zia?"
"Si, è solo che oggi ho finito prima perché tua zia rimarrà fino a tarda sera in azienda e mi ha riferito di dirti che comincerai lo stage domani in azienda."
" Cosa? Domani? Ma io veramente avevo una lezione di spagnolo!" Gli dico con una nota triste nella voce.
" mi dispiace, lo so che era tra pochi giorni, ma sono cambiate alcune cose" mi riferisce John.
Noto che Sabrina si avvicina a me " Non ti preoccupare sposteremo la lezione ad un altro giorno, adesso è meglio che vada" mi stringe la mano e mi ringrazia. Saluta anche Betty e John ed esce di casa.
Bene, quindi domani dovrò fare lo stage. Prevedo già un sacco di guai.Rieccomi qui, scusate se non ho più aggiornato ma tra studio e vacanze non sono riuscita. Spero che vi piaccia questo capitolo.
STAI LEGGENDO
The perfect boy
FanfictionJames Reed da sempre è considerato il ragazzo perfetto, popolare, intelligente. Ha una buona famiglia e amici che lo sostengono in tutto. Sembra tutto perfetto nella sua vita, fino a quando un tragico incidente gli farà perdere le persone che ama di...