Parte 3 - La festa

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Ormai è arrivata l'ora di prepararmi, tra poco andrò alla cena di azienda. Entro in camera e noto in mezzo al letto che ci sono dei vestiti e un post-it con scritto " Ho scelto personalmente questo capo per stasera, vedi di mettertelo e di non farmi fare brutte figure, tua zia"

Ok, certe volte quella donna è troppo severa, capisco che sia la sua azienda e che abbia paura che gli possa rovinare tutto, però addirittura scegliermi i vestiti mi sembra esagerato.

Prendo i vestiti e li guardo in ogni minimo dettaglio, c'è una camicia nera da abbinare con una giacca insieme a dei pantaloni blu e un paio di scarpe nere. Wow, chissà quanto le sarà costato a mia zia, quando ero a Toronto non mi sono mai vestito così elegante, andavo sempre in giro con jeans, felpe e magliette comprate in qualche negozio oppure prese su Amazon.

Mi dirigo in bagno e vado a prepararmi.

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" Wow" dice Betty dietro alle mie spalle. Mi giro ed eccola lì che mi guarda dalla testa ai piedi con la bocca aperta.

" perché mi guardi così , Betty? Le dico confuso.

" come perché?" Mi replica per poi trascinarmi davanti allo specchio " Ragazzo mio, sei uno splendore! In vita mia ne ho visti di ragazzi ma tu li batti tutti!" esclama

"Betty, ma cosa dici?!? Il troppo pulire ti ha dato alla testa? Le dico ridendo

" No, No sono serissima, tua zia ha fatto bene ha scegliere questo outfit, però manca qualcosa" si incammina ed apre un cassetto dal mio comodino, estrae 3 braccialetti per poi mettermeli nel braccio sinistro " Ecco, adesso sei perfetto" mi guarda sorridendomi.

" Grazie Betty" le dico sorridendo

Sentiamo il suono del campanello di casa, dev'essere arrivato l'autista.

" Sarà arrivato John" mi dice Betty.

" Si, adesso vado, ci vediamo domani, buona serata" l'abbraccio per poi uscire dalla mia stanza.

" A domani giovanotto e divertiti!"

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Appena arrivo alla festa noto che tutti i presenti sono già seduti nei tavoli o parlano insieme a mia zia. Ci sono tutti, Tranne me. Vedo che mia zia non ha badato a spese, ha organizzato il tutto all' ultimo piano di un grattacielo qui a Londra e ha chiamato degli chef stellati per la cena di stasera.

Vedo mia zia che si interrompe appena mi vede per raggiungermi 

" insomma ragazzo, ma dove eri finito? Avevo detto a John di arrivare qui alle 19:30 e sono già le 19:50" mi dice con tono seccato.

"Scusami zia ma c'era traffico" le dico giustificandomi.

"Va bene, James... adesso però ti scusi con tutti i presenti per essere arrivato in ritardo e sediamoci che ormai la cena sarà pronta" mi dice trascinandomi verso il tavolo.

"Preparati! Che tra poco ti farò conoscere dei nostri clienti e altri soci d'affari, non vedono l'ora di conoscerti" mi dice entusiasta.

" Ah, fantastico.. " le dico.

In realtà non è altro che un incubo.

Eccomi, spero che il capitolo vi piaccia!

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