10 gennaio 2013
“Mi spieghi perché devo sempre fare io queste cose?”
Louis è al telefono, steso sul divano del suo appartamento, vestito esattamente come quella mattina in Università. Non ha le forze di alzarsi, figuriamoci di andare in centro per comprare un cd come regalo di compleanno per Zayn.
“Perché io lavoro, Lou, e tu non hai niente da fare oggi pomeriggio.” risponde Niall, scocciato.
“Non è vero che non ho niente da fare. Sono molto impegnato.” risponde Louis, coprendosi gli occhi con un braccio.
“Ovvero devi dormire?”
“Esattamente. Non so se te ne rendi conto, Niall, ma il riposo è molto importante per la vita di un universitario.”
Louis frequenta l'università, e tra un anno avrà tra le mani la sua Laurea in Letteratura. O, almeno, spera. Quella mattina ha dato il primo esame dei tre previsti, e solo al pensiero dei prossimi esami rabbrividisce come una foglia; ovviamente non ha ancora iniziato a studiare per quelli di fine gennaio e febbraio, ma ho tempo, pensa, ho tempo, pensa, tutte le volte in cui si ritrova indietro di un paio di esami. Louis ha tempo, ma sembra non averne mai abbastanza.
“Louis, non rompere il cazzo e vai in quel negozio. Ci metterai un'ora al massimo, promesso.”
Dritto al punto.
“Ma -” Il suo divano è veramente troppo comodo per pensare anche solo di lasciarlo per un momento.
“Louis.”
Louis sospira e si mette a sedere, e dovrebbe trovarsi degli amici migliori, davvero.
“Ok, ok, va bene. Mi devi sei birre, come minimo.”
“Sì, ok, come vuoi. Ora torno a lavoro. Buon pomeriggio!”
Niall butta giù, e Louis mormora: buon pomeriggio un cazzo.
Louis ha conosciuto Niall al primo anno di Università, quando ancora la Laurea in Letteratura sembrava una cosa molto figa e quella vita di studio sembrava eccitante e fatta apposta per loro. Louis, ovviamente, si sbagliava, ma al tempo non se ne rendeva conto.
Si erano incontrati ad un corso di Teatro, che a Louis serviva per conoscere le opere, mentre a Niall per conoscere le musiche, ed erano andati d'accordo immediatamente. Dopo la terza o la quarta volta in cui Louis si era svegliato sul pavimento dell'appartamento di Niall, con un post-sbronza colossale e una schiena dolorante, aveva deciso che quel ragazzo biondo sarebbe diventato uno dei suoi migliori amici, e non si era mai pentito della scelta, fino a quel momento.
Durante tutto il viaggio in autobus tiene il broncio, perché sa, sa perfettamente che non troverà mai l'album che sta cercando, perché Zayn ha questa fissa per ascoltare della musica sconosciuta al resto del mondo e nessuno, nessuno comprerebbe mai i cd che vuole lui. Più precisamente, nessuno comprerebbe dei cd in generale quando esistono iTunes e Spotify e altre migliaia di applicazioni semi-illegali dove potrebbe scaricare tutto quello che vuole, gratis.
Louis non sa neanche dove sia il negozio di cd. Dio, non sa neanche se esistano ancora.
Dopo una buona mezz'ora di ricerca, finalmente trova quello che cercava. Un piccolo negozio, pieno di album impilati uno sull'altro in disordine, abbastanza hipster da poter avere il cd che cerca.
Louis prende un sospiro di incoraggiamento ed entra, iniziando subito a guardare gli autori per vedere da dove inizia l'ordine alfabetico. Ovviamente, ovviamente, non esiste un ordine logico, almeno non ai suoi occhi. Ovviamente.
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Atlas Hands
Fanfiction"Dimmi qualcos'altro di te." Harry lo guarda, e Louis pensa: 'Come diavolo fai ad essere così bello?' "Una cosa a caso?" "Sì." Harry sembra pensarci un attimo, prima di dire: "Non sono andato al liceo. Ho sempre studiato a casa." Si volta verso Loui...