Capitolo IX: Terrible Love

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Atlas Hands

Capitolo IX: Terrible Love

It's a terrible love,

and I'm walking with spiders.

It's a terrible love that I'm walking in.

It's quiet company.

And I can't fall asleep

without a little help;

it takes awhile

to settle down

my shivered bones,

wait til the panic's out.

It takes an ocean not to break.'

23 aprile 2013 (Giorno 1)

L'inconsapevolezza:

Louis si sveglia al mattino, e Harry non è al suo fianco.

Il letto è rifatto dalla sua parte, i vestiti spariti, e forse sarà in cucina, pensa.

Si alza, va in cucina. Harry non c'è.

L'appartamento è silenzioso, e Louis pensa forse è andato a lavorare.

Si prepara per l'Università, senza pensarci più.

Quando torna a casa, Harry non c'è.

L'appartamento è inquietantemente silenzioso, mentre prova a chiamare il suo cellulare.

Quando inizia a sentire la voce della segreteria telefonica, Louis pensa forse era stanco ed è andato a dormire a casa.

Nonostante i suoi pensieri, lo stomaco gli si chiude improvvisamente.

Si butta sul letto che profuma ancora di Harry, completamente vestito, sperando di addormentarsi.

24 aprile 2013 (Giorno 2)

Il sospetto:

Louis decide di uscire per andare a cercarlo alle due di pomeriggio, perché è tutta la mattina - tutta la fottuta mattina - che prova a chiamarlo e non riesce più a stare chiuso in casa, sperando che torni da un momento all'altro. Non sa neanche perché sia così agitato, ma sente che qualcosa non va, lo sente nelle ossa.

Prima decide di andare al negozio di CD, in centro.

Il vento freddo scivola dentro il suo giubbotto, attraverso la sua sciarpa, fino alle ossa, mentre apre la porta del negozio e non vede Harry.

Non vede Harry.

"Ehi, stai bene? Hai bisogno di qualcosa?"

Louis è immobile, lo sguardo puntato su un ragazzo che non ha mai visto al di là del bancone, perché Harry non c'è - Harry non c'è.

"Dov'è Harry?"

Il ragazzo rimane interdetto per un attimo. Sembra più grande di Harry, più grande di Louis, ma ha gli occhi gentili.

"Tu devi essere Louis."

Louis non chiede neanche perché quest'uomo sappia il suo nome. Conosce già il motivo.

"Dov'è Harry?" ripete, e ha paura.

"Louis, non lo so. Mi dispiace. Ieri non è venuto a lavoro, e neanche oggi." dice il ragazzo, e Louis sente un buco nello stomaco.

Esce senza salutare, e corre fino a casa di Harry e Liam.

La rabbia:

"Louis-"

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