Un antico proverbio cinese dice: l'estate è bella solo se hai il fisico di Emily Ratajkowsky,non sudi,sei un repellente vivente per zanzare,vivi al mare e non hai niente da fare se non abbronzarti a riva.
Non certamente se sei una studentessa universitaria come me,vivi a Bologna,e non hai tempo nemmeno per respirare,figuriamoci per andare in palestra regolarmente!
Ad ogni modo,questo è il triste destino di questo sabato mattina,a casa da sola.
Osservo i libri,ormai rinunciando anche solamente all'idea di fare una pausa,e decido di concentrarmi su questo maledetto esame di anatomia.
Ad un tratto,il campanello suona facendomi sobbalzare.
Sbuffo,e corro ad aprire rischiando di inciampare nelle mie sobrie ciabattine a forma di cuore.《Aprimi,zoccoletta,sono io!》strilla una voce femminile dietro alla porta,che conosco fin troppo bene,dunque la spalanco senza alcuna esitazione.
《Ludo!》grido,saltandole addosso in stile koala.
Ludovica è la mia migliore amica da un arco smisurato di tempo.
Ricordo ancora il giorno in cui ci siamo conosciute:eravamo al corso per bambini di nuoto, ed avevamo appena otto anni forse. Io, che inoltre sono sempre stata una bambina timida, non avevo il coraggio di chiedere a qualcuno come infilare i bracciolini. Lei, che invece era ed è tutt'ora il mio contrario, si avvicinò a me per sussurrarmi all'orecchio: 《Se vuoi te lo spiego io come metterli,lo ho visto fare su Discovery channel.》
Da quel momento non ci siamo mai più separate, ed io non oso immaginare come sarebbe la mia vita senza di lei.《Ma che palle! Sono tipo cinque giorni che sei chiusa in casa a studiare, basta!》esclama lei, avvicinandosi pericolosamente ai miei libri.
Una volta arrivata alla scrivania, li chiude tutti, mette il tappo a tutti gli evidenziatori riponendoli velocemente nell'astuccio e borbottando qualche "non si può vivere così!"
Sono talmente stanca di studiare che non ho neanche la forza di fermarla,quindi la lascio fare.
Forse ha proprio ragione, ho bisogno di staccare un po'.Si aggiusta i capelli dietro un orecchio sbuffando, poi punta i suoi occhi scuri nei miei e sorride. 《Ora vieni con me, stiamo un po'insieme solo io e te, mh?》
Io mi lascio scappare una sana risata spontanea, che solo lei ultimamente è riuscita a farmi fare.
《Ti amo Ludo. Dammi 5 secondi che sistemo questo schifo e sono pronta.》 dico,indicando il mio outfit composto dal mio pigiama e i miei capelli che sono ormai diventati un nido di rondini.
Lei mi sferra una pacca sul sedere,esclamando: 《Ma muvat, tanto sei sempre bellissima!》
Solo lei è in grado di aumentare la mia autostima.💡💡💡💡
《Questo come mi sta?》 chiedo, guardando la mia figura riflessa nello specchio e facendo una piroetta davanti a Ludovica.
Siamo al centro commerciale a fare un po' di meritato shopping da tutto il pomeriggio,ma quando siamo insieme perdiamo la cognizione del tempo.《Sei meravigliosa. Me ra vi glio sa.》 scandisce lei, osservando il vestito verde smeraldo che ho provato nel camerino.
《Mh, non so Ludo. Guarda, si vedono i miei rotolini di ciccia...》
《Ma quali rotolini di ciccia! Sei perfetta Bea,cazzo. Smettila di sminuirti sempre, smettila di vederti come in realtà non sei assolutamente. Se non te lo compri tu, te lo compro io》sentenzia, lanciandomi uno sguardo dolce ma di sfida.《D'accordo, d'accordo, corro a pagarlo che si sono fatte già le sette.》
Dopo essere uscite dall'iper, Ludo mi riaccompagna a casa, scaricandomi proprio davanti al mio condominio.
Oltre che la mia migliore amica, è anche il mio taxi personale.Cerco le chiavi nella borsa.
Porca zucchina, non è possibile. Mi sono dimenticata le chiavi dentro il mio appartamento. Perfetto, Fede non può nemmeno venire a portarmi le sue, perchè è lontano da qui alle terme con la sua ragazza, Lucia.
Sono nella merda.
Chiamo mio fratello, pronta a rovinargli il weekend con la fidanzata.《Pronto, Fede?》
《Ehm, pronto?》
Lo sento ansimare, mio Dio,mi sa che ho interrotto qualcosa.
《Ehm...vi disturbo?》
《No, mh, dimmi tutto.》 risponde, mentre riprende fiato.
Certo Fede, farò finta di non avere capito.
《Ascolta...non incazzarti, però sono uscita con Ludo e mi sono dimenticata le chiavi dentro casa. Ora sono chiusa fuori.》
《Ma porca puttana, Beatrice!》
Quando mi chiama con il mio nome intero è davvero arrabbiato.
《Fede non l'ho fatto apposta! Poi in questo periodo sai ho un po' la testa fra le nuvole,fra l'uni e il resto...》《Capisco, vabbè dai può capitare. Però non so come fare ora, perchè io non posso di certo tornare a Bologna, mamma e papà non ci sono...》
Trascorre almeno un minuto di puro silenzio, dove lo sento sbuffare e ragionare sulle varie possibilità.
《Io mi fermerei anche in un hotel, ma non ho soldi con me.》
《Ma se chiedessi a uno dei ragazzi se può ospitarti a casa per stanotte?》
È l'idea peggiore che io abbia mai sentito in tutta la mia vita, ma almeno così evito di dormire per strada.
《D'accordo, se proprio non si può fare altrimenti.》sbuffo.
《Bibì fammi fare due chiamate e ti dico. Tu non muoverti da lì.》
Riattacca e io rimango sola, nel piccolo giardino del mio condominio.Bel casino. Spero solo che uno dei regaz sia disposto ad ospitarmi, e spero non sia Dario soprattutto. Nemmeno Tonno, per carità è un bravissimo e simpaticissimo ragazzo, ma non vorrei sorbirmi i suoi tentativi di approccio per tutta la sera.
Per di più, ora sta cominciando a piovere.
Dico, non ha piovuto per due settimane, e deve farli proprio ora che non posso entrare in casa e non ho nemmeno un ombrello o un misero cappuccio?
Così rimango qui, sotto la pioggia che diventa sempre più pesante ed incessante, mentre il trucco cola dalle mie guance e i vestiti si impregnano di acqua.Avverto la chiamata di mio fratello,finalmente.
Incrociamo le dita.
《Bibì, purtroppo non possono.
Nels è in tour con la band, Nic è sui colli, Tone è ad una mostra su Banksy a Modena, mentre Cesu e Frank nemmeno mi rispondono.
Però, in compenso ho trovato il ragazzo che ti salverà la vita in questo momento. Dario sta arrivando a prenderti!》
Ecco,lo sapevo.
Spero solo che arrivi velocemente, o diventerò la Sirenetta con tutta quest'acqua.
《Wow grazie...non ho niente con cui ripagarlo però uffa. Nemmeno dei soldi per fermarmi a prendere una vaschetta di gelato o qualcosa del genere...》
《Tranquilla, puoi ripagarlo in natura, Dario ne sarà felice! A domani, porcellona.》
Non può averlo detto davvero.Sento dei passi avvicinarsi verso di me.
Eccolo, un serial killer, ci mancava solo questa. Sono miope come poche ma sono abbastanza che quello non sia Dario, forse.
No okay, è Dario.
Mi incamino verso di lui, e poi mi accoglie sotto il suo ombrello.
《Dio, ma sei grondante di pioggia, da quant'è che sei qui fuori?》 mi chiede, mettendomi un braccio intorno alle spalle per farmi stare meglio al riparo.
Wait a second. Dario Matassa che quasi mi abbraccia e si preoccupa per me? È pieno di sorpese questo ragazzo.
《Da più o meno una quarantina di minuti. Scusami se mio fratello ti ha praticamente costretto ad ospitarmi per stanotte.》
《Non preoccuparti.》
《Spero di non dare fastidio a te o magari alla tua fidanzata...》
《La mia fidanzata si chiama Mark Caltagirone, quindi non credo la infastidirai molto.》
Scoppio a ridere.
《Okay, allora spero di non dare fastidio a te.》
《No. Però non ho il latte scremato in polvere,mi dispiace.》Lasciate una stellina💛
Eccocii stiamo per entrare nel vivo della storia,tenetevi forte.
Fatemi sapere che ne pensate.
Sto cercando di farmi perdonare,oggi addirittura ho postato due capitoli.
💘
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𝐒𝗼𝐥𝐢 𝐜𝗼𝗺𝐞 𝐚 𝐁𝗼𝐥𝗼𝐠𝐧𝐚.- Dario Matassa COMPLETA
Fanfiction"Sai dove posso trovare il latte scremato in polvere?"