Capitolo 3: Il duello.

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Eccoci qua, la resa dei conti.
Il comandante Morrison mi ha incaricato questa missione suicida: prendere Hanzo Shimada.
Siccome l'ho fatto arrabbiare mi tocca farlo da solo, tipico degli pseudo genitori che ti vogliono impartire lezioni di vita..o forse era il modo più semplice di sbarazzarsi di me?
Ad ogni modo eccomi qua piazzato sul tetto, analizzare il pattugliamento delle guardie.
Vedo i vari spostamenti, calcolo il momento perfetto per spezzare la catena.
Scendo dal tetto e mi ritrovo davanti al mio primo ostacolo, esco dall'ombra e lo stordisco nascondendo il corpo privo di sensi tra i cespugli.
E così via, furtivamente, fino all'ultima guardia.
Se solo mi vedesse il comandante Morrison si meraviglierebbe di questa performance perfetta!
Sorrido soddisfatto, dirigendomi a quella che dovrebbe essere la sala dove si troverà Shimada.

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"Quello lì è proprio un esaltato!"
Disse una donna dai capelli corvini mentre teneva d'occhio McCree dall'alto, con il mirino di un fucile da cecchino.
"A quest'ora sarebbe stato beccato più volte se non avessi narcotizzato le guardie che nemmeno ha notato."
Disse sottovoce sbuffando.
"Non si finisce mai di vegliare sui giovani!"

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Avverto solo silenzio, non il minimo movimento. Comincio a provare un po di tensione ma la so tenere sotto controllo.
Continuo a camminare furtivamente, per fortuna non ho indossato gli speroni altrimenti sarei già morto, così invece ho il vantaggio che lui non sa che sono qui.
Un rumore di interruttore che si muove interrompe i miei pensieri, si accendono tutte le luci della sala mi volto e vedo Shimada, con soli pantaloni e a petto nudo tutto fasciato, applaudirmi scarsamente.
"Ma che bravo, hai steso tutte le mie guardie..di nuovo".
"Un gioco da ragazzi te piuttosto, perché sei stato a guardare? Non ti conveniva lasciartele almeno due o tre sveglie? Sei ferito.
Ed è chiaro chi di noi due ha maggior resistenza fisica".
"Heh" inizia ad avvicinarsi, la sua calma comincia a darmi sui nervi.
"Questa è la nostra resa dei conti, nessuno deve mettersi in mezzo, hai calpestato le mie guardie e il mio onore e adesso la pagherai" disse sfilando il suo arco da dietro la schiena.
"Ma che bel discorsetto! Scusami se ti ho fatto sentire debole!" sorrido dopo aver scandito l'ultima parola notando lo stizzimento negli occhi dello Shimada, sto in guardia aspettando le sua mossa.
"Il vero debole è colui che alla fine perirà, dì le tue ultime parole, sarà questa la tua sorte."
"Oh, bhé! Staremo a vedere." cambio completamente espressione, le cose si sono fatte serie.
Il mio obiettivo è quello di prelevarlo, il suo quello di uccidermi, obiettivi un po contrastanti tra di loro ma sarà dal comandante Morrison ancor prima di quanto crede.
Lui fa uno scatto, arriva verso di me cominciando a tirarmi addosso le sue frecce, ha una buona mira ma io sono più veloce.
Attualmente mi ritrovo più a schivare che a contrattaccare, ma meglio così, lo porto a stancarsi.
Non cede.
Ho sottovalutato la sua resistenza.
Comincio ad averne abbastanza, provo a contrattaccare ma il ninja è più furbo, si scansa e con la mano mi infilza una freccia dietro la gamba.
"Ngh!!" fa male, ma non è nulla, devo farcela.
Mi volto verso di lui, provo ad attaccare stavolta usando maggior prudenza, riesco a colpirlo in una delle sue ferite, stringe i denti dal dolore.
Ora siamo distanti, mi rimane una granata stordente, devo usarla bene.
Ci scontriamo, faccio per prendere la granata ma lui l'ha presa prima di me, non mi ero accorto di non averla più!
Mi stordisce.
Mentre sono a terra riesco solo a vedere colori e luci confuse, un grande bagliore di luce celeste si estende davanti a me.
"Ryū ga waga teki wo kurau!!!" Disse urlando, vedo questi grandi draghi celesti venire verso di me, è giunta la fine di McCree...sempre meglio che farsi esplodere per sbaglio!
Qualcosa mi afferra all'ultimo momento, mi ritrovo in aria, confuso, ma felice di essere ancora vivo.
Qualcuno stordisce lo Shimada e lo mette fuori gioco.
Intravedo una sagoma che si avvicina verso di me.
"...Gesù..?"
"Non credo" disse Ana alzandomi da terra "stai bene?"
"...Si.. sto bene.. che ci fai qui, Ana?"
"Il comandante Morrison mi ha incaricato di tenerti d'occhio, ti vuole bene sai? Non permetterebbe mai che qualcuno ti faccia fuori".
La guardo confuso "quindi è grazie a te se tutte le guardie.."
"Hai fatto il tuo dovere Jesse, almeno per oggi non sei andato tanto male" mi fa l'occhiolino "semplicemente guardati meglio le spalle, io non ci sarò per sempre… è ora che impari a cavartela da solo".
Abbasso lo sguardo.
"Dai, aiutami con questo qui!" e con questo solleviamo insieme Shimada mentre ci digiramo di fuori dove stava arrivando un elicottero, con a bordo il comandante Reyes, a prelevarci.
"Ana.."
"Si?"
"Grazie.. per avermi salvato la vita" dissi sorridendole sinceramente.
Lei di risposta mi sorride strofinandomi i capelli, facendomi quasi cascare il cappello.
Entriamo nell'elicottero e ci dirigiamo verso la base, mi manca la mia lettiga.

McHanzo - The Dragon and The TrampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora