Capitolo 20: L'incontro.

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Siamo finalmente arrivati in Nepal.
Hanzo non sta più nella pelle.
No, letteralmente.
Sta schiattando di caldo.
Non è abituato a tutto questo caldo afoso, vado a comprargli un ventaglio souvenir e dell'acqua fresca.
Sistemo meglio il mio cappello, perculandolo un po per la sua poca resistenza al caldo.
Chiediamo indicazioni ad un paio di Omnic che giravano per la stazione, ci fornirono un tracciato sulla nostra mappa: la strada per arrivare al tempio.
Pregando che Hanzo non mi svenisse prima di arrivarci, arriviamo fino a lì.
Come previsto: un buco nell'acqua. 
Chiaro, quello Zenyatta non poteva di certo stare ancora lì, dopo essersi rifiutato di continuare a far parte della loro comunità.
Ci diedero gentilmente l'indirizzo del posto dove lo avremmo potuto trovare facilmente, mi volto verso Hanzo con sguardo mortificato: era dall'altra parte della città.
Dopo circa un paio di ore arrivammo nel posto, era una casetta umile, su una collinetta.
Vi erano dei panni stesi, fra di essi si poteva vedere lo scenario del maestro che meditava, con il suo allievo accanto a lui fare lo stesso.
Chiaramente Hanzo assunse l'espressione di uno che, al posto di 5 ore di cammino sotto uno schioppo di sole, se ne era fatto a malapena 13 minuti, e che era addirittura pronto a scappare via facendo ritorno in America a nuoto.
"Heh.. su, coraggio! Che aspetti? Non ci siamo mica fatti tutta questa trafila per poi scappare!"
"No, lo so.. è che…"
"Andrà tutto bene!" gli sorrido, rassicurandolo.
Sospira, decide di farsi avanti.
"Ho come la sensazione che tu abbia delle visite, mio discepolo".
Genji guardò il maestro in maniera interrogativa, infine vide Hanzo.
Entrambi avevano l'aria di stare per svenire dal troppo stupore, io e il robot zen in confronto eravamo calmissimi, sorridendo alla scena del famoso ritrovo fraterno.
"...No… tu eri.. tu eri.."
Genji barcolla, appoggiandosi all'albero posto accanto, è chiaramente una grande botta per lui ritrovarsi un fratello creduto defunto davanti agli occhi.
"... Mi dispiace. Ho dovuto farlo..io.. mi dispiace."
Mi sarei aspettato che si fosse incazzato,che lo avesse colpito più volte, che gli avrebbe urlato in faccia le peggio cose.
E invece a quanto sembra lo riesce a comprendere meglio di me, si è limitato a buttarsi fra le sue braccia stringendolo forte.
L'abbraccio sembrò durare un'eternità con qualche lacrima che rigava il volto dei fratelli, silenziosamente.
"Avete percorso un lungo viaggio per arrivare fin qui, sia corporale che spirituale", osservò il maestro yoda degli Omnic "Sarete stanchi e affamati, prego. Entrate pure, fate come se fosse a casa vostra".
Detto fatto, entrammo.. e io mi spaparanzati sui cuscini posti a terra, in quella sala che doveva essere una specie di salone.
"La tua armatura.. è differente dall'ultima volta".
"Si, ho voluto modificarla. Questa mi fa sentire più in pace con me stesso, ha un aspetto meno minaccioso."
"Si, è vero! Ti sta molto bene" disse infine Hanzo, sorridendo al fratello.
"Non hai ancora visto gli altri..?"
"No.. Jesse però ha incaricato alla dottoressa Ziegler di farlo sapere agli altri con la massima discrezione".
"Angela…." esclamò Genji, abbassando il capo.
"... Genji.. se posso.. come vanno le cose tra te e lei..?"
"...Bhé.. sai.. dopo la tua morte abbiamo avuto un forte periodo di crisi, provocato dal dolore del mio lutto. Ho deciso di non darle più sofferenze o pesi, e me ne sono andato. Come vedi sono sempre stato qui in compagnia del mio maestro" disse, indicando Zenyatta mentre faceva il thé, "... Mi ha chiesto di prometterle che, appena fossi tornato in armonia con me stesso, di tornare da lei".
Hanzo gli sorride "ci tiene veramente a te Genji, non fartela scappare".
"Me lo merito se decidesse questo.. Non merito una persona come Angela, lei.. è la mia ancora, la mia forza per andare avanti.. un angelo che sento sorvegliarmi sempre".
"Vedrai che ha capito tutto sin dall'inizio. E che ha deciso di portare pazienza perché vuole farlo, perché anche lei in te avrà trovate quello che cercava".
"Heh.. e cosa..? Il paziente più bisognoso di tutti? Io non lo so se lei mi ama per ciò che effettivamente sono.. oppure perché è il suo spirito da crocerossina a guidarla."
"Genji", Hanzo si fa serio, "Sono certo che tu stesso ti sia accorto che quanto ciò che hai detto è solo frutto di una tua insicurezza", continua il discorso mentre prende il té servito da Zenyatta " Tu non sei solo un paziente bisognoso. E Angela non è così limitata da innamorarsi di un uomo solo perché è il caso clinico più grave di cui si è mai presa cura".
"Ha ancora molta confusione, e tormento dentro di sé. Sono certo che due draghi insieme, riescono meglio a brillare forti nel cielo, affrontando al meglio tutto e tutti. Anche sé stessi", osservò il maestro.
"Ma no maestro.. cosa dice.. lei mi è stato veramente molto utile".
"Non lo metto in dubbio allievo, ti farei un torto pensandolo. Ma nonostante posso aver ricoperto il ruolo della tua guida spirituale, per un determinato periodo di tempo: la famiglia resterà sempre la famiglia sia nel corpo che nello spirito".
Genji rimane in silenzio, a seguito guardò di nuovo Hanzo.
"Mi vergogno per averla lasciata sola, dopo che ho saputo della tua morte. Ma tu ora sei qui.. non so più cosa fare.."
"Torna con noi, Genji. Torna da Angela. È quasi Natale." disse Hanzo, sorridendo.
Genji si alzò in piedi, a seguito di qualche minuto di silenzio rispose: "Si."
"Il Natale da voi è quello che prevede tutte quelle decorazioni allegre e colorate? E con tutti quei canti armonici?" tutti ci voltammo verso Zenyatta.
"...Si! È così, maestro!", rispose il suo discepolo.
" È un problema per voi se mi unisco ai vostri festeggiamenti? Non ho ancora avuto il piacere di vivere queste vostre tradizioni"
"Non penso che ci siano problemi, basta solo che non si ferma ogni 30 secondi ad ogni vetrina che vede con qualche addobbo!" rispondo, già pentendomi.
"Vetrine? Sono delle statue di vetro molto piccole?"
"Ok, ho capito. Genji prendi il kit da turista per il maestro Yoda qua, e andiamocene da questo posto. Troppo mistico e antiquato per i miei gusti."
Ci ritrovammo a riprendere un aereo per il ritorno.
Una volta in volo bisbigliai ad Hanzo "Non pensi che si sia immedesimato in maniera un po bizzarra ai nostri costumi?" dissi guardando Zenyatta, seduto qualche sedile più in là accanto a Genji, con una divisa da baseball, ".....Ci ha veramente scritto IRIS sopra?!".
Hanzo ridacchia.
Il viaggio fu tranquillo, qualche battuta qua e là.
Difficilmente mi scorderò della divisa da baseball del maestro, ancora mi chiedo come faccia Genji a rimanere così serio parlandoci, al posto suo gli avrei riso in faccia più volte.
"Senti, Jesse…"
Mi distraggo dal pensiero della divisa e guardo Hanzo.
".... Sono anni che avrei sempre voluto dirti una cosa."
Improvvisamenre inizio ad avere il batticuore, ho capito subito che si tratta di qualcosa di serio.
Ho una strana sensazione.
Perché questi frasi sospese così suscitano sempre tutta questa ansia?!
"So che per te, è ancora tutto difficile da riequilibrare come se nulla fosse successo. Ma… "
Ma?
...MA?!
" …. Senti io non so come dirtelo, perciò te lo chiederò e basta", mi prende la mano.
Oddio.
Che sta succedendo?!
"Jesse McCree, io ti amo. Ti ho sempre amato per tutti questi anni, dal giorno in cui entrasti nella mia vita hai reso possibile alla mia persona la libertà e la felicità che ha sempre agognato, e che tu prima di me sapevi quanto ne avessi bisogno. Sei stato l'unico ad essere riuscito a cambiarmi in meglio, grazie alla tua testardaggine ma soprattutto grazie alla tua premura. Sei stato la mia salvezza, e tuttora sei la cosa più preziosa che ho a questo mondo. Non ho fatto altro che pensare a te per giorni..mesi.. anni. Noi due abbiamo sempre pensato di vivere solo il presente, alimentandoci della passione e delle sensazioni che ci scambiavamo giorno per giorno, ma dopo anni di estremo distacco da te ho capito una cosa: io voglio solo questo per il resto della mia vita. Voglio solo viverti, starti accanto e amarti..per sempre. Jesse.. vuoi sposarmi..?"

McHanzo - The Dragon and The TrampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora