Capitolo 4: La decisione.

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Apro gli occhi, dal buio vengo abbagliato da una stanza bianca.
Sono immobilizzato.
Provo a liberarmi invano, sono stato preso.
Mi limito ad osservare la stanza, è una delle classiche stanze da interrogatorio, dietro lo specchio ci saranno sicuramente già delle persone che mi stanno osservando.
Aspetto paziente che qualcuno si faccia avanti.

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"Vado io" disse il comandante Reyes.
"Vacci piano, se gli sfasci la bocca non avremo le risposte che ci servono da lui" puntualizzò il comandante Morrison, scherzando.
"Quanta poca fiducia che mi dai!" disse sorridendo Reyes alzando le spalle, entra nella stanza.

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Ecco che arriva il classico energumeno da interrogatorio, il comandante Gabriel Reyes della Blackwatch se non mi sbaglio.
Ho sentito parlare di questo tipo, ha un'anomalia che lo sta destabilizzando.
Estremamente violento ma un abile stratega.
Si siede davanti a me, aprendo un fascicolo che contiene tutte le informazioni che hanno raccolto su di me.
"Coraggio, sai bene come andrà a finire.
Comincia a pestarmi, non ti rivelerò niente.
Ho seguito anni di addestramento contro le torture, le tue al confronto mi sembreranno carezze." ho la situazione sotto controllo.
"Ah lo so bene!" rispose come se già si aspettasse che dicessi questo.
Lo guardo stupito.
"Di fatto sono qui per dirti direttamente come abbiamo intenzione di farti parlare, e non sarà una passeggiata per te".
"Non ho tempo da perdere, dove mi volete portare?! I miei uomini si saranno già accorti della mia assenza, presto arriveranno qui e non riuscere a--"
"Li respingeremo senza problemi" disse Reyes sistemando i fogli nel fascicolo, seccato "McCree.. li mette sempre in disordine, che problema ha quel ragazzo?!".
"Or dunque? Dove mi porterete?" chiesi, oramai impaziente.
"Starai da McCree!"
"EH?!"
Ma cos'è? Uno scherzo?!

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"Ma che vi siete fumati?! Io non ce lo porto un capo della mafia giapponese a casa mia, non tengo neanche cani figuriamoci un assassino!!"
"Tu farai quello che ti diremo e basta, devi ancora rimediare al disastro combinato l'altra sera!" e detto questo Reyes si gratta la barba mentre era concentrato sul fascicolo.
"Ma se ve l'ho portato qui! Non è stato già rimediare questo?!"
"Ana l'ha portato qui, se non fosse stato per lei ti saresti già fatto ammazzare… di nuovo".
Rimango in silenzio, con la voglia furiosa di contraddirlo, ma ha ragione e questa cosa mi stizzisce.
"Starà da te, e troverai il modo di farlo parlare, questo è quanto, per il trasporto sarai aiutato da Moira".
In tutto ciò Moira stava coccolando uno dei suoi tre coniglietti, quest'ultimi li usa come cavie per i suoi esperimenti, naturalmente il coniglio era terrorizzato a morte.
Si volta verso di noi "Avrei da fare onestamente, e lei lo sa bene" riferendosi al comandante Reyes.
"A dopo gli esperimenti, tanto in una serata non cambiano le cose.." disse quest'ultima frase con un velo di tristezza, anche se tenta di non darlo a vedere l'ho percepito, questa sua condizione ammetto che mi rattrista sempre anche a me..
"Se per lei va bene, allora farò da baby sitter a quei due scapestrati".
"Non ho bisogno di una babysitter, mi devi solo aiutare a trasportarlo al resto ci penso io."
Ma mi credono veramente così tanto incapace?!
"Certo." disse con la sua solita aria da menefreghista sarcastica, "Mi cambio e ti aspetto nel furgone, a te il compito di sollevarlo!", successivamente uscì dalla stanza mentre si stava levando il camice da laboratorio, che donna odiosa.
Mi volto verso Reyes "Si può sapere cosa avete intenzione di fare?! Perché proprio da me?! Non ha un fratello di là che può risolvere la situazione al posto mio?!"
"È ancora in coma, la dottoressa Ziegler sta facendo il possibile, fin tanto che non si riprende sarai tu a badare all'altro Shimada, ormai è stato deciso questo non puoi farci niente".
Scocciato do un calcio ad una sedia e mi avvio verso la stanza dell'interrogatorio per prendere il prigioniero.
"A quanto sembra dovremo passare un po di tempo insieme"
"Non osare toccarmi." disse guardandomi schifato come se fossi un barbone.
"Rilassati principessa, la cosa non mi eccita particolarmente neanche a me".
Infine con qualche sforzo riesco a sollevarlo, con qualche calcio dato sull'addome ogni tanto ma riesco a portarlo al trasporto, e successivamente a quella che doveva essere la mia tana priva di problemi e frustrazioni… che adesso non mancheranno più.

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"Perché proprio da McCree, Jack..?" chiese in una stanza a parte la dottoressa Angela Ziegler al suo comandante, lasciando temporaneamente il suo paziente per togliersi questa curiosità.
"McCree dopo un pò diventa insopportabile, se non lo fa parlare lui per esasperazione non ci riuscirà nessun altro!" finisce il discorso continuando a visionare carte e strategie per le prossime mosse.
La dottoressa, rimasta senza parole, fece ritorno dal suo paziente.

McHanzo - The Dragon and The TrampDove le storie prendono vita. Scoprilo ora