10 - L'alba

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«Lia svegliati» la voce che sento mentre mi sveglio non è di chi ho,anzi avevo,al mio fianco poco fa ma è di Cindy. Mi guardo attorno e realizzo di essere ancora in terrazza ed è ancora buio. «Che ore sono?» quando mi alzo,noto che non siamo da sole, ma davanti a me trovo il ragazzo che poco fa mi abbracciava mentre dormivo e Marcus.

«Buongiorno bella addormentata.» Scherzò Marcus quando mi vide e ridacchiai. «Sono le due, comunque.» mi rispose invece il ragazzo al suo fianco e gli sorrisi,ricordandomi di qualche attimo prima. «Scusa se mi sono addormentata..» mormorai,mentre Marcus e Cindy parlavano a un metro da noi.
«Non scusarti.» disse mostrandomi il mio sorriso preferito:il suo.

«Andiamo?» Chiese Marcus.
«Si.» rispose Jesse e scendemmo di sotto, fino ad uscire dalla villa dove trovammo gli altri.
«Andate via?»mi chiese Ruby e io annuii in risposta.
«Ci vediamo in giro,allora.» salutammo lei e tutti gli altri prima di entrare in auto,e questa volta fu Marcus a stare davanti nel posto passeggero e, ovviamente,Jesse alla guida.

Quando arrivammo sotto casa di Marcus e Cindy,notai che anche Jesse era sceso con noi e io guardai Cindy con uno sguardo accusatorio.

«Ti giuro che non lo sapevo che sarebbe dormito qui!» mi dice una volta che entriamo in camera sua e dopo che io abbia chiuso la porta.
«Ne sei sicura?» la guardai con le braccia incrociate al petto e lei annuii.
«Okay,forse no..» a quella sua affermazione afferrai uno dei cuscini dal letto matrimoniale - Cindy non si era mai accontentata di quello singolo - e glielo tiro addosso,ottenendo un urletto da parte sua.

«Tutto apposto lì sopra?» sentiamo Marcus chiederci dal piano di sotto e noi urliamo un 'si' in risposta prima di scoppiare a ridere insieme.
«Sei una stronza.» dissi prima di afferrare la biancheria,dei pantaloncini neri e una canotta bianca prima di avviarmi verso il bagno.
Sentii dei passi dietro di me e mentre mi voltai,sentii la porta del bagno chiudersi. Ci misi qualche secondo per realizzare che Cindy mi aveva appena fottuta.

«Te lo ripeto,sei una stronza!» le urlai per farmi sentire e la sentii ridere.
Scesi di sotto e andai in cucina,versandomi dell'acqua nel bicchiere per poi berla. Per tornare di sopra dovetti passare per il salotto,dove trovai Jesse e Marcus sul divano.

« Stavamo pensando di guardare un film,per voi va bene?» mi chiese Marcus. «Si certo,magari tra mezz'ora,dopo le docce?» proposi e quando lui annuii mi avviai verso le scale. Giurai di aver sentito un: «Cosa guardi,coglione» da parte di Marcus rivolto a Jesse e sorrisi,mordendomi il labbro e scuotendo la testa.

Erano le tre e quindici quando io e Cindy eravamo sedute sul divano del salotto aspettando l'arrivo degli altri due. Non ci avevo messo molto a capire del perché Cindy si era seduta al lato sinistro infondo al divano,quando Jesse si sedette accanto a me.
«Sentiamo,che avete scelto?»chiese lui. «Cindy ha scelto il nuovo film di Annabelle.» risposi.
«Strano,una volta che non scegli un film di merda!» disse Marcus alla sorella,suscitandoci una risata.

Era passata un ora e mezza da quando era iniziato il film e sarò saltata per lo spavento almeno tre volte,sentendo il ragazzo accanto a me ridacchiare. Una di queste volte mi ero anche attaccata al suo braccio,ritirandomi subito indietro e lui la rimise dove si trovava qualche attimo prima. Dopo un po' mi addormentai.

Quando aprii gli occhi,il salotto era quasi completamente buio. Mi accorsi di essere sdraiata su qualcuno, e quando vidi che quel qualcuno fosse Jesse rimasi sorpresa. Lo guardai dormire e un sorriso si fece spazio sul mio viso. Pensai che fosse così bello anche mentre dormiva. Guardai quelle labbra carnose che mi piacevano tanto prima di alzarmi,ma non appena lo feci sentii una presa sui fianchi che mi fece coricare di nuovo.

«Non te ne andare.» sussurrò,provocandomi un brivido dietro la schiena.
«Non lo farò.» risposi con lo stesso tono di voce, accucciandomi sul suo petto. Sentii la sua mano accarezzarsi i capelli.Rimasi in silenzio godendomi quel momento.
«Lia?» mi chiamò,mantenendo il tono di voce basso.
« Sì?» gli risposi voltandomi verso di lui e me ne pentii quando notai il suo viso vicino al suo.
«Non riesco a dormire.»
«Vuoi che ci alziamo?»
«Si.» mi alzai,seguita da lui.

«Vestiti.» mi disse e lo guardai corrugando le sopracciglia.
«Sei impazzito? Alle 3 di notte?» gli domandai.
«Voglio portarti a vedere l'alba.» mi disse facendomi sorridere.
«Oh.. allora vado.» ridacchiai seguita da lui e salimmo entrambi le scale,lui andò in camera di Marcus e io in quella di Cindy.

Dovetti fare attenzione a non svegliarla ma alla fine riuscii a cambiarmi con un jeans nero e un top rosso indossai la sua giacca e scesi di sotto dove lo trovai ad aspettarmi.
Salimmo sulla sua auto e durante il tragitto ascoltammo le canzoni che passavano per la radio.

Quando arrivammo non riuscii a capire dove ci trovassimo. C'era solo dell'erba e quando scesi notai che fosse davvero in alto e si poteva vedere una grande parte della città, inclusa l'alba.

« È bellissimo.» mormorai quando ci sedemmo. « Già.»

Feci fatica a credere al fatto che alle quattro di notte mi trovavo con il ragazzo che mi aveva salvato la vita.

Passai il resto della mattinata con lui,mi portò anche a fare colazione fuori e dopo mi riportò a casa,per le sei. Mandai un messaggio di scuse a Cindy per essere andata via senza avvisare e non poterono mancare le lamentele di mia madre sul fatto di essermi dimenticata di scriverle.

Ma i miei pensieri erano fissi su di lui.

JUST LIKE FIRE | LingardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora