11 - Obbligo o Verità?

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Una delle cose che avevo in mente di fare quando sarei tornata qui a Manchester era di comprare una casa tutta per me. Infatti passai la mattinata tra chiamate e agenzie,con il piccolo aiuto dei miei genitori. Alla fine ero riuscita a trovare una piccola villa non molto lontano da qui che avrei comprato nel giro di qualche settimana. Mi era sempre piaciuta avere una casa tutta per me. Non che non mi piacesse vivere con i miei genitori,ma a ventitré anni direi che sia anche giusto essere indipendenti.
A Liverpool avevo un appartamento che condividevo con una compagna d'università,Nora,che non sentivo d'allora.

Oggi era Lunedì,il giorno odiato da tutti,o quasi. Il programma per la giornata era di non fare nulla tutto il giorno,ma quando mi arrivò una chiamata da Cindy capii che non sarebbe accaduto.

«Buongiorno stella,dormito bene?» sentii subito la sua voce squillante,me la immaginavo già truccata e vestita,mentre io ero nel letto ancora in pigiama e completamente struccata.
«Certo. Allora,che hai in mente di fare oggi?» andai subito al punto e la sentii ridacchiare dall'altra parte del telefono.
«Dele ha invitato tutti a casa sua,questa sera. Ci sarà anche il tuo fidanzato.» corrugai le sopracciglia all'ultima affermazione.
«E chi sarebbe il mio fidanzato?»
«Jesse,ovviamente.» alzai gli occhi al cielo,sospirando.
«Cindy,non è il mio fidanzato.» affermai.
«Oh,andiamo! Avete dormito insieme e siete spariti per tutta la mattina!»
« È successo per sbaglio,ok? E comunque siamo amici, è normale che passiamo del tempo assieme.» dissi mentre presi dei vestiti per stare in casa.
«Vabbeh,se lo dici tu. Ora ti lascio, ti passo a prendere alle 8»
«a dopo.» la salutai prima di riattaccare e mi diressi in bagno per fare una doccia.

Per la serata indossai un leggins nero con un top blu che arrivava sopra l'ombelico e delle scarpe basse. Mi pettinai i capelli lisci e mi truccai.
Quando mancavano cinque minuti alle otto scesi di sotto e trovai Steven guardare la televisione e mia madre alla cucina.

«Sei proprio bella.» disse mia madre appena mi vide e le sorrisi mentre presi una mela da mangiare al volo.
«Non ceni qui stasera?» mi chiese.
«No,devo uscire.» lei annuii e salutai entrambi con un bacio sulla guancia prima di uscire di casa e trovare Cindy in auto ad aspettarmi.

«Ehi» la salutai e lei ricambiò,prima di mettere in moto e partire. «Dici che sono vestita di merda?»mi chiese e la guardai. Stava benissimo anche con un jeans e un crop top. «Assolutamente. »risposi,prima di alzare il volume della radio.
Per il resto del tragitto cantammo assieme e quando arrivammo notai quanto fosse grande il giardino della casa di Dele. Entrammo per il cancello socchiuso e trovammo tutti fuori,il giardino era abbastanza spazioso per farci stare tutti e anche un tavolino con attorno le sedie.

«Ciao ragazze!» ci salutarono e ricambiammo. Presi una delle sedie e mi sedetti. Ruby mi fece l'occhiolino e mi guardai attorno: vidi Mandy,Paul,Jesse e Marcus che salutai con un sorriso.
«Servitevi pure con quello che trovate in cucina,se volete.» disse Ruby riferendosi a me e Cindy che eravamo arrivate da poco. Mi alzai e ascoltai Cindy,che mi chiese di portare qualcosa anche per lei. Mi diressi verso l'entrata,la porta era stata lasciata socchiusa, e mi ritrovai nella cucina. Nel frigo trovai delle bottiglie e presi una vodka per Cindy e un Sex on the Beach per me. Mi voltai e mi scontrai contro qualcuno,facendo quasi cadere le bottiglie.

«Ops,mi spiace.» disse la ragazza rossa davanti a me,Mandy,ridacchiando. Notai una leggera ironia nel suo dispiacere ma decisi di lasciar perdere. «Non preoccuparti.»
Mi voltai,diretta verso l'uscita,quando la sua voce mi fece voltare di nuovo.
«Tra te e Jesse c'è qualcosa,per caso?» corrugai le sopracciglia alla domanda.
«No,cosa te lo fa pensare?»
« È che vi ho visti molto vicini,alla festa. Magari è stata solo una mia impressione.. tanto non avrebbe funzionato,comunque.» notai come parlava,in modo perfido e mi sentii confusa alla sua affermazione.
«Cosa intendi dire,scusa?»
«Sai.. - si avvicinò,con aria di sfida - Jesse non va con quelle come te,di solito. Ma con quelle come me.» si indicò,prima di darmi le spalle e uscire dalla cucina,lasciandomi altamente infastidita.

Strinsi i denti e inspirai profondamente. È meglio lasciar perdere. Infondo le parole di Ruby da ubriaca erano state già un segnale.

Raggiunsi gli altri fuori ritornando al mio posto dopo aver dato una delle bottiglie a Cindy e notai come Mandy si fosse avvicinata a Jesse. Scossi la testa e guardai altrove.
«Tutto okay?» Ruby mi chiese mimando con la bocca e io annuii semplicemente,anche se la mia faccia diceva il contrario.

Aprii la bottiglia per poi berne un lungo sorso. «Ma se giocassimo ad obbligo o verità?» chiese Marcus.
«Quanti anni hai,fratello?»lo prese in giro Jesse. La sua voce mi faceva sempre un certo effetto.
« È il più piccolo del gruppo,non a caso» continuò Paul suscitando delle risate nel gruppo.
«Vaffanculo.» rise Marcus.
«Infondo non è così male come gioco.» ribatté Mandy, guardandomi con un sorriso stampato in viso.
« Giochiamo.» risposi,prima di bere un altro sorso.

«Inizio io.» disse Dele,che chiese a Paul. «Obbligo o verità?» il ragazzo scelse obbligo.
« Bevi l'intera bottiglia tutta in un sorso.» Paul non esitò e mentre inizio a bere si creò un coro di 'Bevi!'.
Paul chiese a Mandy la domanda del gioco e lei scelse obbligo.
«Ruota una bottiglia vuota e bacia la prima persona che esce.» disse e Mandy fece ciò che gli era stato detto.
Quando, però,la bottiglia si fermò su Jesse,sentii un battito del mio cuore mancare.
«Che gioco di merda.» sbuffò lui,mentre la ragazza accanto a lui aspettava di ricevere il bacio.
«Eddai,non vorrai tirarti indietro?» rise Paul.

Sentii un forte peso allo stomaco quando le labbra della rossa si unirono a quelle di Jesse. Sentii gli occhi lucidi ma diedi colpa all'alcool che stavo bevendo. Svuotai la bottiglia in pochi sorsi,prima di alzarmi per andare a prenderne un'altra sotto lo sguardo perfido di Mandy.

«Fanculo.» sputai,prima di sbattere la porta del frigo e aprire la seconda bottiglia. Ma infondo, perché reagivo in quel modo? Lui non era il mio ragazzo e non avevo il diritto di esserne gelosa.

Non potevo prendermi in giro,provavo qualcosa per quel ragazzo. Anche se non avrei voluto.
Quando ritornai fuori, non mi sorpresi a notare come Mandy si stesse accollando a Jesse.

«Ti avevo avvisato.» mi voltai alla voce di Ruby,dopo aver bevuto metà bottiglia. «Di cosa?» Feci finta di non capire. «Non prendiamoci in giro.. tra te e Jesse c'è qualcosa,lo abbiamo notato tutti.» scossi la testa.
«Tra me e lui non c'è assolutamente nulla,ti stai sbagliando.» Lei sembrò capire il mio stato d'animo e decise di non insistere. Mi sentivo arrabbiata,quando sapevo che non avrei dovuto esserlo. Forse perché la rossa aveva potuto assaporare quelle labbra che mi piacevano tanto,davanti ai miei occhi.

«Lia,ti senti bene?» alzai lo sguardo e guardai Jesse,che mi aveva appena rivolto la domanda.
«Assolutamente.» sorrisi leggermente.
«Poverina,forse avrà bevuto troppo.» ribatté Mandy.
«No,sto benissimo.» mentii.

Ne avevo avuto abbastanza di questa stupida serata. Mandy continuava a provarci con lui sotto i miei occhi,gli altri erano in giro a parlare,ballare e dio chissà che cos'altro. Decisi che ero arrivata al limite e dopo aver preso un' altra bottiglia con l'intenzione di berla da un altra parte,uscii dall'abitazione,camminando verso chissà dove. Volevo solo allontanarmi da lì,da loro.

«Dove vai?»

JUST LIKE FIRE | LingardDove le storie prendono vita. Scoprilo ora