Halloween

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<Harry si sta avvicinando Halloween, e dato che sei un inglese di origine forse questo sarà l'anno buono che io festeggi un Halloween decente> aveva detto la ragazza ad un Harry concentrato a guardare un programma di cucina in tv nel salone dell'appartamento di Nie.

<avrai il miglior Halloween della tua vita Nie>

<allora alza quel culo è andiamo a comprare delle zucche>

<un attimo, finisce il programma e la scarrozzo ovunque vuole,mia regina> aveva risposto ironico, parandosi dall'arrivo di un stivaletto in camoscio color sabbia.

<ahia stronza> e in risposta la ragazza gli aveva fatto un linguaccia.

Harry e Nie avevano instaurato un rapporto di amicizia profonda, anche gemma la sorella di Harry ,che era l'unica a conoscenza di questo rapporto ,si era accorta che Nie aveva smosso qualcosa dentro Harry che gli stava dando adito a riprendere in mano quello che era suo.

Come da promesso quella giornata andarono a comprare delle zucche, le migliori secondo il parere da inglese esperto di Harry, ma la ragazza sapeva che Harry le aveva scelte perche avevano più un aria da Halloween , la sua supposizione divenne una conferma quando a casa cercarono di svuotarle ed una era chiaramente marcia.

<occhio critico di uno che se ne intende eh Harry?!> lo aveva guardato con un sopracciglio alzato.

<hey, sono un umano anche io > si era difeso ma alla fine erano solamente scoppiati a ridere come due idioti.

Due giorni dopo a svegliare Harry era stato il suonare interrotto del campanello di casa sua, pensava che stesse prendendo fuoco l'isolato talmente si sentiva stordito.

Quando scese le scale cercando per quanto gli fosse possibile di evitare la rottura di qualche arto, apri la porta di casa e si ritrovò Louis.

<c-che ci fai qui?> aveva chiesto confuso

<cosa ci faccio qui? Cosa ci faccio qui? COSA CI FACCIO QUI?> grida, Louis gridava e talmente Harry era rimasto stordito che non si era accorto che Louis era entrato in casa e gli aveva sbattuto in faccia un malloppo di fogli anzi di giornali.

<dove è?> Harry a quella domanda continuava a non capire

<Harry, dimmi dove cazzo è, perche giuro che vi ammazzo> allora Harry si era trovato costretto a chiedere spiegazioni

<posso chiederti chi cerchi?> e li Louis era scattato, impazzito e aveva preso la prima cosa che aveva trovato, un telecomando e glielo avevo lanciato contro, Harry era riuscito a pararsi ed aveva fatto cadere tutte le riviste.

<Louis, intanto ti calmi, sei arrivato come un uragano a casa mia e mi hai pure tirato contro il telecomando. Sei impazzito?>

<Harry, dimmi dove è>

<a casa sua, sempre se tu ti riferisci a Nie> lo guardava come se Louis fosse un animale selvatico

<Nie, adesso vi date i soprannomi? Sul serio? Mi fate schifo> e poi era crollato in lacrime sul pavimento ed Harry gli si era inginocchiato vicino cercando di consolarlo

<lasciami, Harry lasciami > Louis piangeva scosso dai singhiozzi e poi era svenuto, si era afflosciato tra le braccia di Harry che si era sentito morire quando si era trovato il corpo di Louis inerme tra le mani.

Harry aveva portato Louis immediatamente in ospedale e lo avevano tenuto sotto controllo due giorni, era arrivata persino Johanna la mamma di Louis, ed Harry non vedeva Louis da quando glielo avevano tolto dalle mani per rianimarlo.

Louis si era rifiutato di vederlo ed Harry non capiva, non capiva cosa avesse fatto, se ne era andato via per non fargli vedere che stava morendo , era Louis che aveva distrutto Harry eppure tutti gli dicevano il contrario.

<Nie, io non capisco, dovrei essere io quello che non dovrebbe voler vedere lui, invece pare sia il contrario. Cosa ho fatto per meritarmi questo?> Harry era disperato, preoccupato, molto preoccupato per Louis

La prognosi di Louis era che era stato senza cibo probabilmente per un intera settimana, ed era pure disidratato e quando Harry seppe ciò si addossò la colpa di tutto, come se le occhiatacce che i ragazzi e la madre di Louis gli lanciavano non fossero abbastanza.

Quando Harry rimette piede in casa sua, le riviste sono ancora sparse sul pavimento vicino la porta d'ingresso e stanno li a cercare l'attenzione di Harry. Nel mese passato Harry si era tenuto alla larga da ogni sorta di tabloid o social network, aveva preso a vivere una vita da normale si era pure fatto assumere dal padre di Stephenie per volersi sentire normale e non un ragazzo famoso, si era conquistato la fiducia del signor Clark padre della ragazza e della signora Clark, la moglie, serviva cocktail e ordinazioni di qualsiasi tipo in quel pub a Santa Monica, aveva scritto tre canzoni e con l'amico Ed era pure riuscito ad arrangiarle ,Harry era allo scuro del mondo virtuale , quindi quando si inginocchia e recupera le riviste ,si accorge che su ogni singola rivista c'è un articolo su di lui, foto su foto che ritraggono il cantante in compagnia dell'amica..persino una foto di quella mattinata che li vede paparazzati nell'acquisto delle zucche. Allora Harry capisce, capisce che cosa sia potuto passare per la testa a Louis, e corre, corre in ospedale e non gli importa quando urla contro due infermiere che cercano di impedirgli il passaggio, non gli importa quando spinge una vecchietta fuori dall'ascensore e se lo venisse a sapere Anne lo riempirebbe di schiaffi per il suo gesto da maleducato, non gli interessa niente nemmeno quando Johanna gli intima di chiamare la sicurezza perche Harry deve mettere in chiaro le cose con Louis.

<mamma ho de..Harry!> la voce di Louis è rigenerante per Harry

<Louis, prima di sbattermi fuori da qui, voglio parlarti di queste> allora Harry prende le foto e Louis le guarda disgustato ed è li che i sospetti diventano certezze, ed è li che Harry scoppia, esplode come una granata

< davvero Louis? Davvero hai pensato che io potessi tradirti? Io?! Louis dovresti sapere che sono gay dato che ti scopi il mio culo, ma no Louis, a te frega solo di te stesso, cosa che credi che io sia un robot? Bene notizia dell'ultimo secondo sono un cazzo di mortale anche io! > prende il respiro perche Harry ha urlato a perdifiato tutto ciò e quando Louis cerca di fermarlo lui continua, continua a liberarsi

<pensavi che ti avessi dimenticato, come se io potessi poi, come posso dimenticare l'unica persona che io ami veramente...mi hai distrutto, lacerato, spezzato Louis, ho combattuto per noi due ma mi arrendo, uccidimi fino alla fine Louis..sono qui uccidimi> ed Harry cade, cade inginocchio sul pavimento con gli occhi vitrei e si può sentire il rumore di qualcosa che è caduto ed ha smesso di battere.

Louis inerme, stravolto se ne sta sul divano di quel letto di ospedale, consapevole che la Modest, il managment ha vinto, lo ha distrutto ed allora Louis si sveglia, si sveglia da quel tepore e dentro di se sa che adesso tocca a lui combattere per loro.

<scusa> è l'unica parola che Louis riesce a dire, ma Harry non la sente, Harry è morto dentro, ucciso, battuto, sconfitto per davvero, non sente nemmeno che lo stanno portando fuori, che Nie lo tiene stretto contro il suo petto, non sente Niall che lo richiama e nemmeno il pianto dell'amica, non sente nulla e come se fosse assente.

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