Kisses under the mistletoe

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<posso?> chiese

<cosa?> rispose lei innocentemente

E poi accadde, lui la bacio nel modo più dolce che fosse mai esistito, nel modo più puro, uno sfiorarsi di anime che per la prima volta amano.

<N-Niall?> Nie era confusa, piacevolmente stravolta

<io, ecco io...lo so, può sembrarti assurdo, insensato,stupido persino ma credo di essermi innamorato di te, ma non ti obbligo, solo...io ecco volevo dirtelo> si sarebbe voluto sotterrare perche era più che sicuro che adesso stava sicuramente diventando uno di quei pomodori maturi al mercatino della frutta e verdura.

<anche io> due parole, un bacio, un altro ancora, infiniti sotto quel vischio in quella casa che era testimone di tanti amori.

Harry era pressato alla finestra per curiosare e Louis lo teneva stretto

<awa ma che carini>

<si amore, ma fai il carino con me e coccolami> Louis era cosi, in continua ricerca di affetto ,di amore ed Harry era sempre pronto a donarglielo.

"Da qui in poi miei cari lettori, seduti in metro nella freneticità della vostra vita o seduti ad un bar in città, passo il testimone a chi meglio di me vive la storia..è stato bello, infinitamente bello sentirmi parte di questa vita che non è la mia, ma il dovere mi chiama."

Niall sta insieme con Stephenie da quasi più di un mese, mancano pochi giorni al mio compleanno è voglio trascorrerlo con il mio ragazzo lontano da LA, da londra lontano da tutti, solo io ed Louis nella tranquillità della nostra bolla.

Non chiedo molte cose, quello che ho già sembra sempre schifosamente troppo, però, se mi è concesso un desiderio io vorrei proprio vivere con Louis alla luce del sole, niente coperture, niente finzioni. Io e lui, lui ed io come deve essere, come sta scritto nel destino, in quello che ho letto e segnato nel libro in biblioteca, adesso sono forte, coraggioso, so che posso farcela, che devo farcela per me, infondo me lo devo.

Ho preso un appuntamento con Harry,eh già, stesso nome; avvolte le coincidenze sono assurde cosi strane che ti senti dentro una commedia ironica. Varcare la soglia di quella porta che spesso per me e Louis è stato uno dei cerchi più oscuri dell'inferno, è sempre qualcosa che mi demoralizza, forse avrei dovuto portare con me qualcuno, chiedere sostegno a mia sorella ma alla fine lei avrebbe sofferto, avrei potuto chiedere aiuto a Stephenie ma persino lei non è adatta, voglio che viva il suo amore alla luce del sole con Niall. Avrei dovuto portare con me Louis, ma so che voglio proteggerlo, che leggere dentro i suoi occhi il rifiuto e peggio di ricevere una frustata.

<hey Harry accomodati pure, è un piacere averti qui> sorride, sorride falsamente, ho imparato che la gente vuole sempre fotterti.

<si, grazie buonasera> cazzo Harry! Mi devo dare un contegno, se inizio così insicuro non ne uscirò vivo.

<vuoi parlarmi di qualcosa in particolare?> preme qualche tasto sul suo smartphone e poi mi guarda apparentemente interessato.

<si, dopodomani compio ventuno anni..>

<vuoi qualcosa in particolare? Possiamo far arrivare qualsiasi cosa, sai bene quanto siamo efficienti> se inizio la conversazione urlandogli contro non porterò a termine la mia missione, perciò è meglio che io mi mantenga calmo.

<no, niente di materiale..solo, vorrei andare in vacanza lontano, qualche posto dove sia impossibile che mi vengano a trovare i paparazzi> il sorrisetto strafottente che aleggiava sulle sue labbra mi stava decisamente istigando a perdere le staffe.

<mi sembra un po impossibile non credi? Harry Styles più ti fotografano più sei famoso, figliolo dovresti sapere come funzionano queste cose>

<lo so, ma non possiamo fare qualcosa per questo? Non so, Niall si è fatto fidanzato ,non potrete concentrare l'attenzione su di lui?> speriamo Niall mi perdoni.

<oh, ma già Niall ha tutta l'attenzione ma nel giorno del tuo compleanno capisci bene che sei tu la star numero uno> sembrava pure logico il suo ragionamento se non fosse che io avrei una missione.

<voglio andare in india con Louis> ecco, lo avevo detto

<hahahah, con chi? Con Louis? Figliolo mi dispiace informarti che Louis esattamente 24 h dopo il tuo compleanno ha un viaggio di due settimane per le isole Canarie con Eleanor> tradito, nuovamente. Louis, mi avevi promesso che avresti smesso di mentirmi, me lo avevi promesso. Ma chi sono io per te? Louis mi ami?

Sono scappato via da quell' ufficio, quel palazzo, mi sono chiuso in macchina.

Perche? Perche Louis non me lo aveva detto? Io sono sempre onesto con lui.

Apro la porta di casa e Louis è seduto sul divano che guarda l'ennesima partita di calcio.

<hey amore> mi sorride

<hey> rispondo atono, infatti si alza e viene a baciarmi ma non rispondo come sempre al bacio e lui mi alza il viso per far incrociare i nostri occhi.

<Harry tu hai pianto! Cosa è successo? > non mi va neppure di discutere

<nulla, sto bene sono solo stanco e ho un emicrania infernale>

< ti prego, dimmi chi ti ha fatto piangere Harry, non posso vederti cosi distrutto> è sincero, mi ama..forse però sono io che sto smettendo di farlo.

<nessuno, è solo un sfogo al mal di testa, vedrai che domani dopo una dormita starò meglio> gli sorrido e vado di sopra a stendermi sotto le coperte.

Louis.

Ho organizzato con Nie una festa a sorpresa per Harry. Ho invitato tanta gente, tutte quelle persone che vogliono bene ad Harry, quelle di cui mi fido. Niall e Liam mi hanno aiutato nella spesa, Nie si è offerta volontaria di aiutare Anne e mia madre in cucina, Sophia e Perrie si sono impegnate con Zayn ad allestire la casa e le mie sorelle hanno fatto da balia ai più piccoli.

<Louis, posso sapere perche mio fratello dice che domani ha un impegno?> ero a telefono con gemma, io e lei avremmo dovuto mantenere occupato Harry per la mattinata in modo tale che a casa il resto potesse muoversi senza preoccuparsi.

<non lo so, a me non ha detto nulla, in settimana ha parlato di andare dal parrucchiere, ma credevo si riferisse a Louise> onestamente ero confuso, oggi Harry è stato a letto tutto il giorno per l'emicrania, e si rifiuta di assumere qualsiasi tipo di farmaco.

<nel caso assecondiamo i suoi piani>

Quando stacco la chiamata con gemma, entro in camera per tentare di far cenare Harry ma lo trovo che dorme e non ho cuore a svegliarlo.

Verso le undici mi unisco a lui nel letto e lo abbraccio, controllo se ha la febbre ma è tutto okay e mi rilasso, almeno sto tranquillo sapendo che sta in buona salute.

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