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Dedicato a -The_Drama_Queen-
ㆍ閉嘴ㆍ

2 luglio 2019 12:54
Salve esseri inutili all'Umanità.
閉嘴
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Quando ho finito le scuole medie,ho deciso di iscrivermi a una scuola "normale",per persone senza quirk.
Grazie anche a l'incoraggiamento di Chisaki e Tomura,per continuare gli studi.
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La gradita sorpresa fu che,passato il trauma dell'esame d'ammissione,il programma si rivelò molto meno duro di quanto temessi.
Per certi versi era la scuola meno impegnativa avessi mai frequentato:niente corsi avanzati,nessuno stress in vista per futuri test di ammissione,niente montagne di Matematica né corsi di lingue obbligatori-in pratica non esistevano corsi obbligatori.
Osservavo il paradiso dei secchioni in cui ero finito con crescente stupore;finalmente riuscivo a capire perché i ragazzi più dotati e talentuosi di tutti e cinque i distretti di Tokyo fossero disposti ad ammazzarsi di studio pur essere selezionati.
Non c'erano test,né esami,né voti.
Frequentavamo corsi in cui i panelli solari e seminari tenuti da premi Nobel per l'Economia e lezioni in cui non si faceva altro che ascoltare dischi di Tupac o guardare vecchi episodi di Twin Peaks.
Ma per quanto mi rendessi conto di essere stato fortunato,non riuscivo a essere felice o riconoscente per la mia buona stella.
Era come se il mio spirito avesse subito una trasformazione chimica,come se l'equilibrio acido della mia psiche fosse stato alterato,causandomi un'irreparabile perdita di vitalità in un processo impossibile da arginare o da invertire,come un ramo di corallo che si secca a ossificarsi.
La maggior parte dei studenti seguiva cinque o sei corsi,ma io mi iscrissi al minor numero possibile,cioè quattro:Arte,Giapponese,Introduzione al cinema europeo e Letteratura Russa.
Avrei voluto seguire il corso di Conversazione in russo per principianti,ma sarebbe cominciato solo in autunno.
Ero molto freddo nei confronti degli altri,avevo paura.
Con una freddezza autonoma mi presentavo a lezione,parlavo quand'ero interpellato e me ne tornavo a casa(o da Chisaki).

A volte dopo le lezioni andavo con Kikyo.

Una ragazza senza quirk,dove mangiavamo in qualche ristorantino,italiano o messicano,fra flipper e le piante di plastica,enormi televisori sintonizzati sullo sport

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Una ragazza senza quirk,dove mangiavamo in qualche ristorantino,italiano o messicano,fra flipper e le piante di plastica,enormi televisori sintonizzati sullo sport.
Lei si che mi capiva,peccato che era disturbata da dei tic o dei problemi,certe volte fare una conversazione con lei era impossibile.
Per gli altri era strana,ma per era veramente importante e la persona che ha capito,finalmente che dietro quel sorriso "falso" portato per anni,lei. . .ci era riuscita,Dio se era intelligente.
Amavo i suoi color azzurro chiaro che quando la guardavi ti ipnotizzavi.
Mi ricordo ancora quella volta in cui,è arrivata con i capelli tagliati a caschetto e la gente la guardava con gli occhi sgranati,lei stava sprofondando nella vergogna pfff-adorabile.
Ok,forse sto esagerando,ma era veramente carina.
Quando facevo qualche cazzata nelle ore di lezione,lei era lì a difendermi davanti ai Professori.
I suoi genitori...non erano il meglio del meglio;non avendo un quirk era difficile farsi accettare dalla propria famiglia.
Me lo diceva sempre.
Continua...

Angolo Admin
Si,sono una logorroica.
Voi studiate Letteratura Russa e Introduzione al cinema Europeo?
Noi si>.<
Comunque,spero vi sia piaciuto e non ci siano errori grammaticali.
Per Kikyo mi sono ispirata a -The_Drama_Queen- ,spero sia di gradimento Cutie💎(farò una specie di capitolo in cui Deku descriverà Kikyo)

Bye~

ᴜɴ ғᴏᴛᴛᴜᴛɪssɪᴍᴏ ᴅɪᴀʀiᴏ✒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora