luglio 2019 10:12
私は死にかけている、ゆっくりと私はゲームとして出てくる。
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Non avevo il coraggio,di guardarla ancora.
Quel viso angelico,macchiato di sangue;la sua uniforme di color azzurino e bianco,assalito dal prepotente dal rosso sangue.
La testa mi faceva male,troppi pensieri;Chisaki,Tomura e Kikyo.
Ero confuso...era realtà o incubo?
La mia reazione fu,rimanere immobile e con gli occhi puntati su Kikyo morente.
Volevo aiutarla,ma non riuscivo a muovermi,la mia testa voleva scappare da lì...avrei voluto piangere.
Ma non ci riuscivo;c'era qualcosa in me,che lo bloccava.
Come una macchina senza benzina;può essere veloce ma senza benzina è inutile.
Sentivo il sangue colare lungo la schiena,era quasi intimo.
Scorreva lento,provocandomi dei leggeri sussulti;i capelli si rizzano.
Le grida,gli urli e il panico,si stava diffondendo dentro il mio corpo;lentamente e sempre più dolore provocava.
Che...che diamine stava succedendo?
Fino a pochi minuti fa;il sole illuminava le aule tutto stava procedendo per il meglio,gli studenti scherzavo e i Professori presi da fare qualcosa sulle loro vecchie e grandi scrivanie.
Stavo davvero impazzendo,non riuscivo a controllare le mie emozioni.
Troppe contemporaneamente,volevo urlare.
Ma la mia voce era tremante;come se le mie corde vocali fossero esplose insieme alla scuola.
Mi avvicinai lentamente a Kikyo;appena mi vide...sorrise debolmente un filo di sangue usciva dalla sua bocca.
Faceva male vederla così;volevo morire...gli accarezzai il viso.
Il suo sorriso anche se sforzato si allargo;stava quasi ridendo.
Voleva parlare,ma era troppo debole,lo capii all'istante.
Guardavo i suoi occhi;grandi e azzurri che facevano contrasto con la pupilla troppo dilata.
Il suo sguardo era rilassato...tremava leggermente per la grande ferita all'addome,provai a bloccarle il sangue con le mani.
Ma entrambi sapevamo che era inutile,o meglio troppo tardi.
Pian piano si stava spegnendo;come un fiammifero,socchiuse gli occhi e...mi lasciò,da solo.
In quell'inferno,ero immobile a guardare il corpo non più in vita di Kikyo.
Le persone scappavano;io non volevo.
Volevo solo morire;sarebbe un suicidio?
Non lo neanche io,ero solo sotto shock e spaventato a morte.
Vedere una persona morire davanti ai tuoi occhi;non c'è una vera emozione per descriverla.
Troppo pungente e mi stava divorando,continuavano a vedere il suo viso.
I suoi occhi;Dio,se faceva male-
Ma...non avevo scelta;dovevo salvarmi per lei,io d-devo v-vivere.
Voglio che sia orgogliosa di me.
Mi alzai mentre mi pulivo le mani sulla giacca dell'uniforme scolastica-avevo il suo sangue addosso,le mani tutte impiastricciate-spostai gli occhi sul paesaggio lunare che mi circondava,per cercare di orientarmi.
Trovai un cellulare ammaccato e con lo schermo tutto rotto,provai ad accendere la torcia.
Funzionava grazie a dio.
Diffondeva un bagliore nella nicchia in cui mi trovavo,ma non appena fui in grado di chinarmi.
La schiena provocò un grande dolore,sentivo la mia pelle bruciare...sentivo le ferite più profonde;marcavano la mia schiena,bruciavano sentivo la camicia appicarsi al mio corpo per il sangue.
All'inizio rimasi,fermo dal troppo dolore,ero vicino ad un emorragia.
Non dovevo arrendermi,devo trovare una via d'uscita,al più presto possibile.
Nel corridoio successivo:altri morti.Tre.
Un professore grasso con un gilet a rombi,un altra prof e un pulcino lattiginoso di ragazza con appena un'escoriazione rossa alla tempia.
Percorsi corridoi su corridoi disseminati di attrezzature da soccorso,ma nonostante le macchie di sangue sul pavimento,non si vedevano morti.
Poi qualcosa scattò dentro di me.
Non ricordo neppure come accadde;semplicemente ero da un altra parte,e attraversavo di corsa aule pieni soltanto di una cortina di fumo che rendeva irreale,incorporea,la loro imponenza.
Ma mentre correvo nella direzione opposta mi resi conto che il percorso era tutt'altro che lineare;e più di una volta mi ritrovai di fronte a un muro cieco,o svoltai in aule senza pilastri inattesi spuntavano dal nulla.
Prendendo una curva troppo stretta per poco non finii addosso un gruppo di soldati:grossi,possenti e burberi figuri con le guance arrossate e lo sguardo sbavato per la troppa birra,simili a un branco di poliziotti a una festa in maschera.
Mi fissarono,gli occhi severi e vagamente divertiti,mentre indietreggiavo e ricominciavo a correre.
Imprecavo,per le ferite alla schiena che a ogni passo sembravano allargarsi.
Credevo di sapere dov'era la scalinata principale,ma le cose cominciavano ad apparire sempre meno familiari,essendo una scuola enorme.
Continua. . .Angolo Admin
私はそれを父に捧げます。
Ehi!Vi sta piacendo?
Devo anche ringraziare mio padre,per avermi fatto appassionare alla scrittura e soprattutto per questo genere di "storie".
Aspettatevi un altro capitolo del genere.
Forse uscirà sta sera,tardi.
Bye~
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ᴜɴ ғᴏᴛᴛᴜᴛɪssɪᴍᴏ ᴅɪᴀʀiᴏ✒
Fanfiction❛❛Pᴇʀᴅᴇʀᴇ Quᴀʟcosᴀ cнᴇ ᴅovᴇvᴀ ᴇssᴇʀᴇ ιммoʀтᴀʟᴇ❜❜ (Sospeso perché mi faceva cringiare male)