Dopo l'esplosione;mi sono chiuso in me stesso. Non uscivo da casa;perché sapevo che dopo neanche mezz'ora,sarei corso,nella mia stanza. Ero terrorizzato;avevo ancora in testa troppe cose,riguardanti. Chisaki aveva provato ad aiutarmi,per davvero. Ogni giorno io e lui,in quella prigione che mi ero creato da solo chiamata "Stanza". Non riuscivo a superare la cosa...come si può? Mi ricordo ancora quando ci sballavamo con la colla. La colla che sniffavamo saliva con un rompo tetro,meccanico,come il rumore di un'elica:motori,accensione! Nell'oscurità ci buttavamo sul letto,simili a due paracadutisti che si lasciano cadere nel vuoto,anche,sballati come eravamo,dovevamo fare attenzione ad allontanare il sacchetto dal viso,altrimenti dopo ci toccava passare ore a togliere gocce di colla secca dai capelli e dalla punta del naso. Sonni pesanti,schiena contro schiena,su lenzuola sporche che odoravano di sigarette e di gatto. Suyumi il gatto,a pancia insù che russava e,se ascoltavi bene,mormorii subliminari nascosti nell'aria smossa dalle ventole del soffitto. Mesi interi durante i quali il vento non cessava mai,la sabbia picchiettava contro le finestre,la superficie della piscina(odiavo quella piscina,Dabi era fissato) si increspava e assumeva riflessi sinistri. Tè al mattino,e cioccolato rubato.Chisaki che mi tirava i capelli e mi allungava calci nelle costole. «Izuku svegliati.Sorgi e risplendi» Questa frase,me la ripeteva in continuazione era la sua "citazione";ma io non riuscivo a risplendere,dopo tutto l'orrore che ho visto,l'ho allontanato da me. Non volevo affezionarmi di nuovo ad una persona con la paura di perderla,da un momento all'altro. Pian piano;svaniva,poche visite e...l'affetto che aveva nei miei confronti stava cominciando a sgretolarsi. Mi ripetevo che non mi mancava,ma non era vero. Mi sballavo da solo,guardavo Adult Access e il canale di PlayBoy,leggevo Furore e La casa dei sette abbaini,per ore e ore. Nei Weekend,m'imbucavo nelle feste di ragazzi che conoscevo appena,pasticche di Xanax e shot di Jägermeister,e tornavo a casa con un sibilante corriera delle due di notte,così fatto che dovevo tenermi al sedile davanti per non crollare. Stavo bruciando la mia adolescenza,senza rendemene conto. Era Chisaki che mi mancava,con la sconcertante assenza di pensieri. Chisaki viso pallido e slavato,con la sua amata cravatta bianca e parere mio Perfetta,romanzi Giapponesi e i lacci delle scarpe che strisciavano nella polvere. Chisaki-ventenne alcolizzato in fieri,fluente bestemmiatore in ben quattro lingue-che mi rubava il cibo nel piatto quando ne aveva voglia e si addormentava sul pavimento,con il viso rosso come se lo avessero schiaffegiato. Anche quando prendeva le cose senza chiedere,come fin troppo spesso faceva-dal mio armadietto spariva sempre qualcosa,DVD e materiale scolastico,e in più una volta l'avevo beccato con le mani nelle mie tasche in cerca di soldi-il concetto di proprietà significava così poco,per lui,in qualche modo i suoi non si potevano considerare furti;ogni volta che gli arrivavano dei soldi,faceva metà con me,e mi cedeva volentieri tutto ciò che gli apparteneva se glielo chiedevo(e qualche volta anche se non lo facevo,come quando l'accendino di Dabi,che avevo distrattamente ammirato,si era materializzato nel mio zaino) Ogni volta che ci pensavo la nostalgia mi divorava sempre di più. Sono stato un Emerito coglione,come mi chiamava lui. Vorrei rimediare tutto,ma ormai è troppo tardi.
Angolo Admin Si,sono fissata con Chisaki,li shippo troppo. Ho immaginato Chisaki come un alcolizzato ,dipendente da droghe e sociopatico. Spero vi sia piaciuto~ Bye~
