L'idea di andare a quella festa con mia sorella e soprattutto con Louis non mi entusiasmava per niente, ma l'avevo promesso..
Infilai lo stretto paio di jeans neri attillati strappati al ginocchio, una camicia bianca con dei piccoli quadratini azzurri sbottonata per poco meno di metà, che lasciava intravedere i tatuaggi sul mio petto, degli stivaletti a punta in pelle nera e la mia solita collana con una croce regalatomi da mia nonna prima di lasciarmi per sempre; sistemai i capelli con un velo di gel e spruzzai il profumo in camera per poi imprimerlo anche a me.
Uscì di casa dove, di fronte al cancello, Gemma con un mini-vestito blu e Louis con una semplice camicia bianca abbottonata del tutto mi stavano aspettando.
Arrivati alla festa lasciai andare la coppia in mezzo alla folla tenendosi mano nella mano mentre io mi odiavo per la gelosia che provavo nei confronti di mia sorella.
Passai la serata non vedendoli più, seduto al bancone del bar mentre bevevo, uno dopo l'altro, bicchieri di ogni tipo di cocktail; non era la prima volta, finiva sempre così alle feste a cui mi trascinava Niall quando lui spariva in camera con qualche ragazza.
Ero stanco, distrutto, sfinito di stare così e il tutto sfociò esponenzialmente vedendo in mezzo alla pista mia sorella e il suo ragazzo con i loro corpi intrecciati, le mani di Louis sui fianchi di Gemma e quelle di Gemma tra i capelli di Louis.
Gelosia, invidia, dolore, solitudine, amore, delusione, decine di emozioni mi invasero e, influenzato dall'alcool che non mi faceva ragionare razionalmente decisi di fare una passeggiata sul lungo mare nel tentativo di trovare un luogo dove lasciare scoppiare il mio dolore.
Camminai per qualche decina di metri fino trovarmi in un punto in cui la spiaggia si allargava e compariva qualche masso di modeste dimensioni; decisi di sedermi su uno di questi con la testa tra le mani cercando di non sentire la musica in lontananza che bombardava nelle mie orecchie, anche a causa dell'alcool.
Quasi mi addormentai ancora con i segni delle lacrime sul viso, altre lacrime.
Qualcuno mi svegliò, qualcuno che mi stava cercando: Louis.
Non volevo vederlo, non volevo sentirlo, volevo restare solo.
«Vattene.» dissi mantenendo la voce calma.
«No.» il ragazzo si sedette al mio fianco.
«Vattene!» questa volta gridai.
«Perché stai male?»
«Perché sono solo e sento bisogno di una cosa che non avrò mai.» non ero più io a formulare le frasi o i gesti, il mio cervello imponeva al mio corpo di fare o dire qualunque cosa mi venisse in mente: l'alcool aveva distrutto tutte le barriere di razionalità.
«Cosa non avrai mai?» mi chiese.
Un bacio, leggero, veloce, istintivo, incontrollato si posò sulle labbra di Louis.
Non mi resi subito conto di quello che feci, solo qualche istante dopo odiai ogni parte del mio corpo per averlo fatto.
La faccia di Louis era enigmatica, illuminata leggermente dalla luna; io non riuscivo a guardarla, imbarazzato e pentito.
Il ragazzo non se n'era andato, era immobile, come uno scatto di una fotografia, il suo respiro quasi lento e impercettibile.
«Scusa. Dì a mia sorella che sono tornato a casa prima perché ho bevuto troppo.» mi alzai dalla roccia dove eravamo seduti, senza rivolgere nessuno sguardo a Louis, con fare distaccato.
Mi voltai e le dita di Louis mi strinsero con forza il braccio, impedendo di muovermi.
Vidi la sua sagoma avvicinarsi e in punta di piedi arrivare ad essere alla mia stessa altezza; quando mi guardò negli occhi mi sentì nudo, vulnerabile, come se avesse visto tutto quello che sentivo e il dolore che provavo.
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Treacherous || Larry Stylinson
FanfictionTreacherous è l'amore infido, insidioso e traditore; è un incubo che si trasforma in un bellissimo sogno, un segreto che ti scoppia dentro, è andare controcorrente solo per seguire il proprio cuore. #larrystylinson