Il silenzio creatosi in quelle quattro mura venne interrotto dall’arrivo di mia madre che, con il suo fare solare e sempre allegro, riuscì a spezzare la tensione di tutti.
«Ragazzi!» gridò al piano di sotto con tono di richiamo, come per far tornare tutti alla realtà.
«Salve Anne..» rispose Louis e sentì nella sua voce nessun briciolo di entusiasmo.
«Louis, sai come sta Harry?» proseguì mia madre.
«Poco fa sono passato in camera a controllare, ha detto di stare meglio.» tintinnò il ragazzo.
«Allora bene, grazie mille per esserti occupato di lui.»
Mi morsi le labbra per non fare nessun rumore mentre un sorriso comparve sul mio viso in quella situazione comica, dolce e allo stesso tempo tesa che si era creata.
Sentì dei passi muoversi sulle scale di legno e mi rifugia in camera, nel posto in cui avrei dovuto stare; mi infilai sotto le coperte, coprì il mio corpo semi nudo con un lenzuolo e chiusi gli occhi con il cuore che mi martellava nelle orecchie.
«Tesoro, sei sveglio?» la voce di mia madre fece capolino dalla porta in qualche istante.
Mugugnai qualcosa di incomprensibile e mi misi seduto sul letto, lo stesso fece mia madre dalla parte opposta del materasso.
«Stai meglio?» proseguì lei mentre, con la mano posata sulla fronte, sentiva la temperatura del mio corpo.
«Si..»
«Sono felice che tu stia diventando amico di Louis, pensare che all’inizio proprio non lo sopportavi!» rise.
Faticai a trattenere l’enorme sorriso che stava avvampando sul mio viso insieme al rossore delle guance.
«È giusto che tu abbia altri amici oltre a Niall, so che a lui ci tieni tanto ma alla tua età un amico in più è meglio.. Louis, poi, è anche un bravo ragazzo!» proseguì mia madre mentre, immobile, cercavo di controllare le mie reazioni.
«Si.. hai ragione.» balbettai.
«Qualche volta potreste uscire insieme sai, a fare quelle cose da ragazzi: ho visto che qui in spiaggia fanno un corso di surf!» disse entusiasta.
«Mmm, forse.» risposi pensieroso mentre giocavo nervoso con le mie mani prima scrocchiando le dita e poi toccandomi velocemente il viso coprendomi soprattutto le labbra che volevano scoppiare in un sorriso.
«Pensaci, mi raccomando! Non mi sembra che tu ti stia godendo molto questa vacanza..»
«Ok, ora però lasciami dormire!» risposi ridendo.
Così, finalmente, dopo avermi scompigliato i capelli, mia madre uscì dalla stanza lasciandomi solo.
Mi alzai tremante dal letto per dirigermi alla porta della camera in modo da chiuderla a chiave e mi sedetti a terra appoggiato al muro con le gambe strette al petto mentre ogni sorriso represso gli istanti prima faceva sfogo sul mio viso.Chissà se mia madre sarebbe stata così favorevole a questa “amicizia” sapendo la verità? Bhè, in quel momento non me ne importava, ero solo felice di passare qualche tempo in più al fianco di Louis anche solo come amico, quando stavo con lui ero veramente felice.
Non saprei dire quanto tempo rimasi così, con quel sorriso ebete stampato sul viso mentre mi mordevo le labbra dall’agitazione; sentì la maniglia della mia porta muoversi e andai, prontamente, a girare la chiave per aprirla dopo essermi ricomposto con la speranza di trovarmi Louis davanti.
Gemma, eccola nella sua bellezza con gli occhi lucidi e un sorriso sghembo sul viso.
«Ehi, cosa succede?» chiesi sapendo già la risposta mentre lei correva tra le mie braccia in uno degli abbracci più difficili che avevo mai sopportato consapevole che quella sua tristezza era anche per causa mia.
Si sedette sul letto di fronte a me e mi raccontò ogni dettaglio, ogni frase di quello che era successo poco prima con Louis, all’oscuro del fatto che conoscessi già tutto.
«Gemma, sei una ragazza intelligente, dolce, sensibile e bellissima, te lo dico perché lo penso! Non rovinare te stessa per quello che sta succedendo, da quello che mi stai dicendo Louis sembra confuso con se stesso, tu non hai nessuna colpa.. Prenditi questa pausa per te stessa, cerca dentro di te di capire se è Louis la persona che veramente vuoi e non soffrire, non meriti di stare male..» abbozzai per confortarla.
«Non lo so Harry, io con Louis sto bene, lui è un bravissimo ragazzo ma sento che manca qualcosa tra noi, come se al filo che ci dovrebbe unire manca un pezzo minuscolo per rendere tutto perfetto.. Davo colpa di questo al tempo, pregavo che con il tempo tutto si sarebbe sistemato e forse questa pausa ci farà bene: farà migliorare il nostro rapporto!» disse convinta.
«Ne sono sicuro..» risposi a denti stretti.
Neanche il tempo di far uscire Gemma dalla porta e fui invaso dalla sensazione più brutta: i sensi di colpa.
Ero un fratello orribile, mi odiavo per quello che stavo facendo, al solo pensiero di Louis diventavo egoista, per la prima volta volevo essere felice anche io, per la prima volta stavo mettendo al primo posto me stesso e tutto questo mi faceva sentire male, tanto male.
Faceva ancora più male ripensare a quel bacio, a quei baci, che ogni volta amplificavano le mie emozioni e diminuivano il mio senso della ragione; ed era difficile vivere tutto questo, “non seguire il cervello, segui il tuo cuore” e se lo seguo e deludo tutti?
Odiavo deludere le persone vicine a me, era come ricevere uno schiaffo in pieno viso da me stesso perché avevo sbagliato e non potevo rimediare.
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Treacherous || Larry Stylinson
FanfictionTreacherous è l'amore infido, insidioso e traditore; è un incubo che si trasforma in un bellissimo sogno, un segreto che ti scoppia dentro, è andare controcorrente solo per seguire il proprio cuore. #larrystylinson