«Mamma!» gridai dalla camera in preda a una crisi isterica mentre cercavo di chiudere la valigia che strabordava da ogni lato.
«Cosa c'è?» rispose mia madre comparendo dalla porta qualche istante dopo.
Non riposi e mi limitai a indicare la valigia su cui ero seduto nel vano tentativo di chiuderla.
«Quante volte te l'ho detto di piegare bene i vestiti?! Altrimenti non si chiuderà mai! Alzati, faccio io.» iniziò a svuotare poco a poco la valigia per poi rimettere al suo interno lo stesso numero di vestiti che c'erano in precedenza i quali, come per magia, ci stavano perfettamente lasciando anche altro spazio libero, mentre io la fissavo sbalordito.
«Finisci in fretta che tra un'ora dobbiamo essere in aeroporto.» mi incitò mia madre mentre spariva a finire i preparativi; quando dovevamo partire la casa si trasformava in caos, come se una bomba fosse esplosa all'interno di ogni stanza.
Era passato così in fretta il tempo da quando l'idea di questa vacanza era lontana, ora mi ritrovavo a pensare che tra qualche ora avrei dovuto dividere la casa con la persona che nessuna cellula di me sopportava.
Quel ragazzo con la doppia faccia che si prendeva non solo gioco di me, ma anche di tutta la mia famiglia; e la mia famiglia nessuno doveva toccarla, doveva starne certo che non gliel'avrei fatta passare liscia.
"Non farti mettere i piedi in testa, tu sei più forte di lui." ecco quello che mi aveva suggerito Niall e sicuramente avrei ascoltato tutto ciò.
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Arrivati all'aeroporto trovammo Louis ad aspettarci con un bagaglio grande la metà del mio in cui, a prima vista, non mi capacitavo di come potesse starci tutto quello che serviva per un mese.
«Gemma, Amore! Signor Styles, Anne..» disse con tono confidenziale e molto docile «..Harry!» proseguì lanciandomi un'occhiataccia.
«Vi ringrazio ancora di avermi dato la possibilità di venire con voi.» continuò mentre il suo braccio si posava sulla spalla di mia sorella; notai la sua bassa statura confrontandolo con Gemma che lo superava di un paio di centimetri.
«Scommetto che vi divertirete, vero ragazzi?» ci incitò mia madre mentre salivamo sull'aereo.
«Uh, certo!» risposi ironicamente mentre fulminavo con lo sguardo Louis.
Le dodici ore di viaggio sembravano non passare mai con a fianco Louis che, tra una pomiciata con mia sorella e una dormita, mi riservava occhiate di fuoco che non portavano nulla di buono; non riuscivo ancora a capire perché quel ragazzo mi odiasse così tanto, pensandoci non gli avevo mai fatto nulla di male.
Il viaggio ci aveva uccisi, arrivammo a Miami che ormai era sera e ci rifugiammo a dormire: la casa era molto spaziosa con un grande salotto adiacente alla cucina, due bagni e quattro stanze da letto delle quali una sarebbe rimasta spesso vuota immaginando che Louis sgattaiolasse dalla sua per andare in quella di mia sorella.
Neanche il tempo dei chiudere gli occhi e mi ritrovai nel mondo dei sogni.
Una spiaggia dalla sabbia bianca dove erano state poste decine di sedie su cui c'erano altrettante persone e un tavolo, sotto un gazebo, ricco di fiori rosa e bianchi: sembrava tutto pronto per un matrimonio.
Delle scarpe nere da uomo avanzavano sulla navata di sabbia, poi la figura si vide interamente: Louis in smoking nero con una rosa bianca che faceva capolino dal taschino.
Pensai che stessi sognando il matrimonio tra mia sorella e il suo fidanzato, poi qualcosa mi lasciò spiazzato.
La navata la stava attraversando un uomo, non capì chi era perché di spalle, anche lui vestito elegante, poi si voltò: ero io, Harry Edward Styles.
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Treacherous || Larry Stylinson
FanfictionTreacherous è l'amore infido, insidioso e traditore; è un incubo che si trasforma in un bellissimo sogno, un segreto che ti scoppia dentro, è andare controcorrente solo per seguire il proprio cuore. #larrystylinson