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"Odio fottutamente il coprifuoco, amico," si lamentò Julián mentre chiudeva rumorosamente la porta della cella. "Non vedo l'ora di andarmene di qui."
"Quando te ne andrai?" Gli chiese Tyler.

"Presto," rispose Julián. "Molto presto." Tyler sapeva che poteva avere diversi multipli detenuti nel corso di undici anni, e non era pronto ad essere amichevole con un altro sconosciuto.

"Lascia che ti dica una cosa, Tyler. Quando me ne sarò andato, non lasciare che questi animali ti trattino male, ok?" Forse se fossi un po' più grosso e parlassi di più ti avrei distrutto, ma una volta lasciato questo posto, dovrai comportarti come se avessi vissuto qui per tutta la vita. Mi capisci? Questa è la tua cella." Julián sprofondò il dito sul petto di Tyler durante le ultime cinque parole.

I due conversarono per un po' di tempo del più e del meno. Julián gli parlò di un certo Brad Farron, che apparentemente era il 'ragazzo più gay' lì dentro. Tyler non capiva come si potrebbe misurare il livello di omosessualità di qualcuno, ma non glielo chiese. Invece, gli domandò delle altre persone gay che si trovavano lì. Julián fece una lista di uomini che sapeva che furono coinvolti in faccende con lo stesso sesso in passato, ma a Tyler non importava di nessuno di loro.

"Che mi dici... dei ragazzi che giocavano a poker ieri," chiese lui, cercando di non farlo sembrare troppo ovvio.

"Non sono molto sicuro su di loro. Credo che Matt e Brett possano aver avuto una specie di relazione ad un certo punto, ma non lo so per certo," replicò Julián.
"Quel ragazzo... come si chiama, Josh? Qual'è la sua sessualità?"
"Sono quasi sicuro che sia bi, ma dovresti chiederlo a uno dei suoi amici più stretti. Però so che molti ragazzi gay farebbero i salti di gioia all'idea di scoparselo."

Tyler non rispose, ma pensò a come sarebbe riuscito a capirlo. Non voleva avere false speranze e poi scoprire che fosse etero o omofobo. Tyler era anche molto confuso su se' stesso. Prima della prigione gli erano piaciute solo le ragazze, ma ora l'unica persona a cui riusciva a pensare era Josh.

"Fernando" disse una guardia mentre apriva la porta della cella, "sei libero di andare."
Julián saltò su dal letto per l'eccitazione e iniziò subito a raccattare insieme le sue cose. "Me ne vado!" Gridò ripetutamente, attirando l'attenzione degli altri detenuti.

"Joseph, avrai un altro compagno di cella a breve."
Tyler sorrise, ma non riusciva a pensare a niente di peggio al momento.
"Oh, Tyler..." Julián si voltò prima di uscire. "Buona fortuna."

Tyler pensò a tutte le cose che gli furono dette durante la sua permanenza in galera, ad esempio a come era piccolo e magro, e decise di iniziare a fare degli esercizi. Tutti erano ancora chiusi dentro per colpa della lotta di Josh, ma questo diede tempo a Tyler per iniziare a lavorare sulla sua immagine. Addominali, flessioni e affondi erano solo poche delle cose che Tyler passava ore a fare. Occasionalmente catturò Josh mentre lo guardava esercitarsi, ma appena ricambiava lo sguardo si girava dall'altra parte e guardava qualcos'altro.

Il coprifuoco durò per quattro giorni, e Tyler sentì gli altri discutere che probabilmente il giorno seguente sarebbe finito, perché la rissa fu molto breve. In questo arco di tempo, Tyler migliorò di molto la sua immagine. Era già quasi il doppio di com'era prima, e sentì un cambiamento positivo nel suo corpo. Anche se cambiò solo il suo fisico, ora si sentiva più duro, e con buona speranza gli altri non gli avrebbero più dato fastidio.

Gli uomini furono liberati dalle celle due alla volta per andare a farsi la doccia, cosa che succedeva ogni 72 ore. Fino ad allora, i detenuti erano autorizzati ad usare solo il deodorante, uno spazzolino e un tubo di dentifricio per aiutare la loro igiene.

Mentre Tyler andava verso la doccia, sentì dei bisbigli e multipli occhi su di lui. Tutti erano sorpresi da quanto fu cambiato in pochi giorni, e amava l'attenzione che riceveva. Invece di avere un'espressione spaventata per tutto il tempo, la rimpiazzò con uno sguardo duro.

Una volta in doccia, Tyler ci mise circa cinque minuti a controllare che fosse completamente pulito e che non puzzasse più di sudore. Guardò alla sua destra e vide Brad Farron, l'uomo più gay di tutto l'istituto (secondo le parole di Julián) guardare i tatuaggi di Tyler mentre l'acqua gli scendeva lungo il corpo. I loro occhi si incontrarono impacciatamente, ma Tyler spostò il suo mento in su come segno di saluto silenzioso e si arrotolò l'asciugamano in vita, spostandosi i capelli bagnati dalla fronte.

Si voltò e vide Josh in piedi a pochi passi da lui che stava per entrare nella doccia, anche lui con l'asciugamano intorno alla vita.

"Ciao," sogghignò Josh.
"Hey," disse Tyler mentre si leccava le labbra secche, attirando l'attenzione di Josh. Si portò una mano tra i capelli, sorpassò Josh e tornò nella sua cella, sghignazzando da solo. Era sicuro che Josh si stava interessando a lui, ma voleva fargli sentire il bisogno di lui.

Più tardi quel giorno, tutti furono fatti uscire dalle celle, e Tyler andò direttamente fuori. Tiger gli chiese se volesse far parte di un gioco di pugilato, e Tyler si sentì felicemente obbligato.

"Quindi Tiger è il tuo vero nome?" Lo interrogò Tyler mentre tirò un pugno che Tiger riuscì a schivare.
"No, è solo un soprannome che mi hanno dato per via del tatuaggio che ho," replicò lui, fermandosi per togliere la tuta e mostrargli il tatuaggio che ricopriva interamente la sua schiena.
"Wow, è davvero bello," lo complimentò.
"Grazie, anche se fece un male cane," disse Tiger mentre colpì il palmo di Tyler.

"Questa potrebbe sembrare una domanda strana," iniziò a dire Tyler, "ma conosci Josh?"
"Sì," ridacchiò leggermente Tiger.
"È gay?" Tyler ebbe paura della risposta che avrebbe ricevuto, anche se doveva essere diretto.
"Bisessuale," lo corresse Tiger. "Almeno, questo è ciò che mi disse." Dopotutto, Julián aveva ragione.

"Hey," interruppe una voce, facendo voltare entrambi verso Josh.
"Vi dispiace se mi aggiungo?"
"Fa' pure," acconsentì Tiger e andò verso Jace.
"Devo dire, Tyler," disse Josh, iniziando subito a colpire. "Ti sei davvero impegnato durante il coprifuoco."
"Lo pensi?" Chiese Tyler, facendo finta di dimenticarsene.
"Già, sei una persona completamente diversa di quando sei venuto qui."
"Spero non sia una cosa negativa."

"Uh, no - no, per niente," constatò Josh.
"Perché se lo fosse," disse Tyler mentre si avvicinò lentamente a lui, "dovrei fare qualcosa per migliorare, no? Sai, per il tuo interesse."
Erano solo a pochi centimetri di distanza, e per una volta, Josh rimase senza parole.

"Ti ho osservato," disse semplicemente.
"Lo so. Mi sono assicurato che lo facessi," sogghignò Tyler. Questa nuova versione di lui gli piaceva molto, si sentiva come se avesse il potere su ogni cosa. "Vado a fare altri esercizi, ci sentiamo più tardi," disse Tyler mentre camminava verso i pesi, lasciando Josh a guardargli la schiena. Josh lo desiderava, e Tyler lo sapeva.

The Run And Go Fic - Traduzione ItaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora