Ormai erano passate diverse ore da quando gli agenti ebbero ispezionato le celle, e Tyler non riusciva ancora a credere di aver fatto finire Josh nei casini. Sapeva che non avrebbe dovuto dargli la droga e nemmeno accettarla dagli altri ragazzi, ma ora era troppo tardi. Quello che era successo non poteva più essere cambiato.
"Joseph," disse un agente, aprendogli la cella. "Hai un nuovo compagno." Tyler non si voltò a guardarlo, invece alzò i pollici e continuò a scrivere. Sentì la porta chiudersi, che significava che il suo compagno di cella era dentro. Non ebbe il coraggio di guardare chi fosse, anche se voleva immensamente farlo.
"Cosa? Non hai intenzione di salutare il tuo nuovo coinquilino?" Disse una voce familiare. Gli occhi di Tyler si sgranarono sentendola, e lui si voltò per vedere finalmente chi fosse. Josh. Tyler si alzò e gli gettò le braccia al collo stringendolo in un forte abbraccio, che fece ridere Josh e lo ricambiò.
"È un piacere vederti anche per me," sorrise Josh. Tyler fece un passo indietro per esaminare il suo viso, che ora aveva un taglio sul labbro, un livido nell'occhio e qualche punto sopra la fronte.
"Che è successo?" Chiese Tyler, preoccupato.
"Non ti hanno beccato per la droga? Pensavo che ti avrebbero rinchiuso in isolamento!""L'ho nascosta tra le cose del mio compagno di cella. È un tossico, quindi sapevo che avrebbe funzionato. Ci hanno fatto fare un test, e sono abbastanza sicuro che non fosse pulito, ma io sì. Mi accusò di averlo ingannato, e iniziò a colpirmi. Però dovresti vedere il danno che gli ho fatto io, ora è messo molto peggio di me. In ogni caso, ha avuto un'estensione della pena e ora passerà i prossimi 50 giorni in isolamento. Non ci metteranno di nuovo in cella insieme per il conflitto che abbiamo avuto, ma ora sono qui con te," sorrise Josh.
"Oh, e prima che mi dimentichi," aggiunse, "ecco qui." Josh diede a Tyler una corda di chitarra e un vasetto di inchiostro che nascose nelle tasche della tuta. "Ecco perché ci ho messo così tanto. Ho detto agli ufficiali che dovevo andare nella stanza della musica per fare qualcosa con la mia batteria e poi sono andato di nascosto nel dipartimento d'arte per prendere l'inchiostro che Matty lasciò sul suo tavolo. Stupidi maiali, mi hanno lasciato andare da solo. Per qualche ragione credono che venire legati e ammanettati possa renderti sicuro mentre giri.
Tyler lo ringraziò e si sedette sul suo letto, Josh fece lo stesso. "Non mi hai mai detto quale sarà il tuo impiego," constatò Josh. Tyler non replicò, ma tirò fuori le cose che aveva nascosto nel materasso e le appoggiò sopra il letto, invitando Josh a sedersi accanto a lui. Impiegò qualche minuto ad assemblare tutto insieme, ma poi ebbe successo. La pistola per tatuaggi funzionava esattamente come avrebbe dovuto.
"Vuoi un tatuaggio gratis?" Chiese Tyler.
"Certo," replicò Josh, lasciandolo iniziare. Gli vietò di guardarlo finché non l'avesse finito del tutto, e stranamente questo non rese Josh nervoso.
"Adesso posso guardare?" Chiese lui, tenendo ancora gli occhi chiusi. Josh abbassò lo sguardo verso la sua gamba, dove 'Tyler' fu segnato con l'inchiostro per sempre."Ora, in prigione o non, sarò sempre con te," disse Tyler. Josh gli disse che gli piaceva molto e che adorava il suo significato. Gli chiese anche se potesse fargliene uno uguale, e Tyler acconsentì felicemente.
Nei giorni seguenti, Tyler ricevette montagne di soldi grazie al suo nuovo impiego, permettendogli di comprare qualcosa allo spaccio - che ovviamente condivise con Josh.
Il gruppo (Tyler, Josh, Tiger, Brett, Jace e Matty) si fece lo stesso tatuaggio per rappresentare la loro gang. Il tatuaggio era la scritta "R.I.P." che stava per "Reckless in Purgatory", cioè 'Avventato Del Purgatorio' , scritto in corsivo sul bicipite di tutti.
Tyler non pensava che sarebbe stato possibile farsi degli amici in prigione, ma tutto iniziò a migliorare per lui. Certo, non era ancora passato un anno e aveva ancora molto tempo da scontare, ma l'attitudine di Tyler rimase quasi sempre positiva.
Più tardi quella notte, Josh e Tyler erano stesi nelle brandine, mentre guardavano il soffitto con la mente che galoppava. Il silenzio riempì la stanza, ma sapevano entrambi che l'altro era ancora sveglio.
"Ty?" Disse Josh, attirando la sua attenzione. Tyler emise un piccolo suono in segno di riconoscimento, aspettando che continuasse.
"Parleremo di quello che è successo l'altro giorno o abbiamo intenzione di dimenticarcene?" Chiese lui.
"Be', cosa di quel giorno?"Gli occhi di Tyler erano chiusi, ma sentì Josh scendere dal letto superiore e sedersi sul suo.
Josh aspettò una risposta, ma evitava il contatto visivo e l'unica cosa che riuscì a dire fu "non sono gay."
Josh tossì. "Neanche io."
"Ok."
"Non lasciarmi di nuovo fuori, Tyler!"
"Non ti sto lasciando fuori!"
"Tu mi lasci sempre fuori," rise Josh, alzandosi per raggiungere il suo materasso e tolse da lì il lenzuolo bianco, mettendolo in modo tale da bloccare qualsiasi vista del letto in cui dormiva Tyler."Josh, cosa stai facendo? Ci metteremo nei casini, non puoi coprire il mio letto così! Gli agenti lo vedranno e-" Josh zittì Tyler con un bacio, e si distese sopra di lui.
"Sta' zitto. Parli troppo," sussurrò Josh prima di baciarlo di nuovo.I loro petti premevano uno con l'altro per via del ritmo con cui si muovevano. Le mani di Tyler scivolarono lungo il petto e lo stomaco di Josh, sbottonandogli lentamente la tuta arancione e poi gliela tolse. Josh smise di baciare le labbra di Tyler, si spostò dalla sua mandibola al collo, e poi alle clavicole. Non riuscì a togliere abbastanza velocemente la tuta di Tyler, e accidentalmente strappò alcuni bottoni. Ma subito dopo niente importò più, erano tutto ciò che l'altro desiderava. Josh spostò una mano per stringere quella di Tyler incrociando insieme le loro dita, e tenne l'altra sul letto per reggersi mentre baciava il suo petto. Lui intricò le sue dita tra i capelli rossi che si incollarono alla fronte di Josh per il sudore. Avvisò Tyler prima di entrare, per essere sicuro al 100% che fosse d'accordo. Lui annuì semplicemente, troppo preso dal momento per cercare una risposta migliore. I loro corpi erano attorcigliati, come se temessero di separarsi. Non passò molto tempo prima che raggiungessero l'apice, ma una volta che successe, i loro respiri si fecero molto più affannosi. Anche se c'era spazio solo per una persona per materasso, Tyler si spostò più che poté per far spazio a Josh. Nessuno dei due disse una parola, ma questo fece parte della bellezza del momento. Pura serenità riempì la cella, e si sentirono infiniti.
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The Run And Go Fic - Traduzione Ita
Fanfiction-book 3 of the vessel series- {continuazione della Kitchen Sink Fic} {traduzione della storia di @jeondreaming con il suo permesso}